Avversario di turno

La medicina del Manfredonia viene da Catanzaro

La squadra di D’Arrigo spera che l’ex giallo-rosso Marchano guarisca i mali dell’attacco più sterile dei campionati professionistici
MANFREDONIA – Mauro Marchano si riscopre importante. Manfredonia lo ha già consacrato salvatore della patria. 10 giorni dopo aver lasciato Catanzaro, il centravanti di Rosario ritrova una maglia da titolare e la fiducia intorno a sé, dopo una prima parte di stagione vissuta all’ombra di Montella e Iannelli, con briciole di considerazione da parte di Nicola Provenza. D’Arrigo lo ha voluto subito, appena riaperto il mercato. Del resto il Manfredonia non può più attendere.

RECORD NEGATIVO – Se il Catanzaro, infatti, conserva il primato dell’imbattibilità, i pugliesi hanno il peggior attacco di tutti i campionati professionistici con soli 7 gol realizzati, 1 ogni 231 minuti. In trasferta il Manfredonia non segna dalla prima giornata di campionato: un gol pesantissimo, di Bellucci, che valse tre punti nel derby con l’Andria. Proprio l’Andria, domenica scorsa, ha subito una beffa al “Miramare”. Un gol del difensore centrale Nossa, su assist di Marchano, ha regalato il pari allo scadere al Manfredonia.

MERCATO PESANTE – D’Arrigo ha schierato subito tre dei quattro volti nuovi di questo mercato di riparazione: a parte Marchano hanno esordito anche i due esterni di centrocampo Arigò (di ritorno da Potenza dopo aver vestito nella seconda parte della scorsa stagione la casacca biancoceleste) e Sifonetti (ripescato dai dilettanti). Destinato per ora alla panchina il mediano Napolitano, chiuso dalla coppia Cerchia-Vitiello. D’Arrigo cerca dunque di dare maggiore spinta e creatività sulle fasce da cui dovranno scaturire i cross per l’ariete Marchano, chiamato a prendere il posto di Luca Bellucci. In uscita anche il centrocampista Mandorino.

CLASSIFICA PERICOLOSA – Marchano è sicuramente un’incognita dopo la parentesi non troppo brillante a Catanzaro. Dal suo rendimento dipenderanno le sorti della squadra pugliese, che ha infilato 4 risultati utili consecutivi a cavallo della sosta natalizia: i pareggi interni con Monopoli e Andria, la vittoria sulla Scafatese e lo 0-0 esterno col Pescina. Alla sfida col Catanzaro il Manfredonia arriva senza squalifiche e con tutti i titolari a disposizione. È probabile che D’Arrigo si affidi agli 11 che hanno pareggiato con l’Andria. Marchano e Arigò hanno bisogno di giocare per ritrovare al più presto la forma migliore. Accanto all’attaccante argentino l’unico dubbio è il ballottaggio tra Schettino e Giglio, a meno che il tecnico non decida di togliere una punta e avanzare leggermente gli esterni Sifonetti e Arigò a supporto di Marchano, inserendo un altro mediano (Napolitano). In difesa, davanti a Pelagotti, ci saranno Scarpitta e Patti sulle fasce con lo slovacco Bortel e Nossa coppia centrale. Qualche problema fisico solo per i difensori Carrieri e Indirli.

INEDITO AL “CERAVOLO” – All’andata al “Miramare” si giocò a 40° gradi una partita noiosa, finita giustamente 0-0. La sterilità offensiva del Manfredonia sembrava già evidente. Adesso, alla fine del girone d’andata, i pugliesi sperano di aver trovato il rimedio proprio a Catanzaro.

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Pelagotti; Scarpitta, Bortel, Nossa, Patti; Arigò, Cerchia, Vitiello, Sifonetti; Marchano, Giglio. All.: D’Arrigo.

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Redazione

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