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La vittoria più bella

Scritto da Redazione

Un 3-2 che è già storia e mette in risalto la dote più importante di questa squadra: il Catanzaro è un gruppo coeso

Dopo tre settimane dalla sfida con il Messina, intervallata dalle trasferte vittoriose di Torre del Greco e Andria, si aprono nuovamente i cancelli del “Ceravolo” per Catanzaro-Viterbese. La sfida è valevole per l’ottava giornata d’andata del torneo di serie C girone meridionale.

C’è attesa per rivedere all’opera il Catanzaro e lo si percepisce da quanto si vede nel piazzale dello stadio che già alle 15 è colorato di giallorosso. Ad accogliere le due squadre al loro ingresso in campo alla fine ci saranno circa settemila spettatori e solo due tifosi ospiti presenti in curva “Mammì”.

Il sabato lavorativo ha precluso la possibilità di vedere sugli spalti qualche migliaio di presenti in più. Nonostante ciò il dato resta ottimo se rapportato al livello medio del panorama calcistico italiano.

La Viterbese affronta il match in fiducia. Infatti, i laziali di mister Filippi dopo un inizio balbettante, arrivano in Calabria con il morale alto dopo la vittoria di Monopoli hanno. Dall’altra parte il Catanzaro è costretto a rinunciare ancora a Situm per infortunio e si ripresenta con l’identico schieramento delle ultime due trasferte. Il modulo di Vivarini è il solito 3-4-1-2 mentre il collega laziale si presenta con un 5-3-2 molto compatto.

Uno striscione è alzato in curva per ricordare Massimiliano Fedeli, il tifoso catanzarese di 52 anni deceduto per un malore nella partita contro il Messina. Un appaluso scrosciante con commozione generale arriva da tutto lo stadio.

Ricci e Vandeputte sono i due ex oltre al Dg Foresti rispettivamente per Viterbese e Catanzaro. Sulla carta i giallorossi sono favoriti ma c’è da stare attenti per due motivi. La Viterbese al “Ceravolo” è stato sempre un avversario ostico tranne che in un solo precedente terminato per 4 reti a 0 in favore dei giallorossi. Addirittura, nel febbraio del 2004 riuscì a bloccare sul pari (1 a 1) il Catanzaro di Braglia poi promosso in cadetteria.

Un altro fattore del quale tenere conto è il vantaggio dei giallorossi di conoscere il risultato di Crotone e Pescara. Spesso però tale componente può essere un’arma a doppio taglio, quindi, serve la massima concentrazione.

Il Catanzaro non sembra soffrirne dal momento che dopo una manciata di secondi dal fischio d’inizio passa già in vantaggio. Tentardini dalla sinistra salta Semenzato e pennella al centro per Sounas che da due passi batte Fumagalli con un destro di prima intenzione indirizzato sul secondo palo. Lo stadio esplode e la partita sembra indirizzata come quelle precedenti con goleada e spettacolo.

In effetti sarà così almeno fino al 23’. Il Catanzaro sciorina il solito gioco arioso con giocate di prima a tutto campo mettendo alle corde i leoni della Tuscia. Prima Iemmello imbeccato da Vandeputte e poco dopo Scognamillo di testa, avrebbero potuto raddoppiare e chiudere come al solito la partita. Ma proprio al 23’ c’è il primo squillo dei laziali che si mettono in moto con una ripartenza grazie a un pallone conquistato sulla mediana forse per un eccesso di fiducia dei giallorossi. Gli esperti attaccanti Polidori e Marotta ripartono in coppia sull’asse di sinistra e sfiorano il pareggio. Il piattone ad allargare dell’ex attaccante di Catania e Juve Stabia lambisce il palo alla sinistra di Fulignati. Il pericolo scampato e l’occasione mancata cambiano l’inerzia della partita. La Viterbese ritrova fiducia mentre il Catanzaro si siede e la troppa tranquillità gioca un brutto scherzo a capitan Martinelli.

L’ingenuità arriva questa volta dalla costruzione dal basso. Martinelli si fa rubare in scivolata un pallone dal lato destro dell’attacco dei laziali dal furbo Marotta che ricambia l’assist precedente a Polidori il quale a porta vuota, malgrado il disperato intervento di Vandeputte in ripiegamento, segna la rete del pari.

La reazione del Catanzaro c’è ma Fumagalli (che poi si ergerà ad assoluto protagonista) compie al 40’ una prodezza su un destro di Iemmello alzando sulla traversa. La prima frazione si chiude sul pari che per come è maturato premia l’intensità della Viterbese, brava a rimanere in partita.

Con gli ospiti in fiducia inizia così la ripresa con gli stessi effettivi del primo tempo. Il Catanzaro prova a fare gioco ma dopo una conclusione di Biasci neutralizzata dall’estremo difensore avversario su angolo, passa avanti la Viterbese. Il corner calciato da Mungo è respinto dai difensori catanzaresi proprio sul sinistro del difensore argentino Monteagudo che si coordina e trova una rete spettacolare con la palla che si deposita all’incrocio sulla destra di Fulignati. Il Catanzaro per la seconda volta dopo Cerignola si trova in svantaggio. Mancano ancora 35 minuti più recupero e da qui in avanti inizia un’altra partita.

I cambi di Vivarini sono un chiaro segnale. L’entrata di Cianci e di Pontisso per Biasci e Ghion che era stato ingabbiato dal folto centrocampo laziale, servono per dare fisicità alla squadra perché adesso la Viterbese si arrocca dietro a difesa del risultato e diventa difficile passare solo con la tecnica. Gli altri cambi che saranno poi decisivi e diventeranno le mosse vincenti di Vivarini, saranno quelli di Tentardini e Sounas fuori per Katseris e Bombagi alla mezzora,  quattro minuti dopo sarà la volta di Curcio in luogo di Iemmello.

Bastano solo tre minuti a Cianci per fare esplodere il “Ceravolo”. Il Catanzaro dopo la rete subita gioca in a porta romana. La Viterbese dalla sua metà campo esce di rado impensierendo Fulignati solo sul 2 a 2. Un’azione insistita dei giallorossi porta Vandeputte al cross dalla destra. La sponda dell’onnipresente Verna per Cianci è perfetta. L’attaccante barese colpisce di testa da due passi a colpo sicuro ma Fumagalli respinge sulla traversa. Il destro al volo di rabbia di Cianci sulla respinta porta il pareggio dei giallorossi. Adesso ci credono tutti, ci crede la squadra e il pubblico che spinge i giallorossi tutti in avanti all’arrembaggio.

Da questo momento in poi ad ergersi a protagonista assoluto per gli avversari è Fumagalli il quale già in precedenza aveva salvato i suoi da un risultato che con un portiere normale poteva già essere acquisito.

Le occasioni a questo punto fioccano. Ancora Cianci di testa va vicino al vantaggio ma Fumagalli risponde presente. Poi l’episodio controverso del gol fantasma di Iemmello. L’attaccante giallorosso colpisce di testa con Fumagalli che smanaccia il pallone quando forse ha già varcato la linea di porta. Purtroppo in serie C non c’è la Goal Line Technology e pertanto Fumagalli è ancora autore di una prodezza.

Una ciabattata di Iemmello servito da Cianci e un’altra prodezza dell’estrwmo difensore laziale su un tiro di Curcio sono il preludio alla meritatissima rete che fa esplodere il “Ceravolo” a quattro minuti dal termine.

Un angolo di Vandeputte battuto corto torna sui piedi del belga, il contro cross trova Curcio di testa nel cuore dell’area di rigore e l’ex foggiano segna la sua seconda rete in campionato. Stavolta il peso specifico della marcatura vale tre punti e una corsa liberatoria verso la Ovest festante.

Sta tutto in questa immagine il senso di una vittoria meritata, voluta e cercata con tutte le forze a disposizione. I cinque minuti di recupero sono in totale controllo e al triplice fischio si festeggia in campo e sugli spalti. Le riflessioni e le considerazioni da fare dopo questa vittoria sono importanti.

Il Catanzaro di oggi, senza un Fumagalli in gran spolvero, la partita l’avrebbe portata a casa con un altro punteggio tennistico.

Vanno aggiunte anche le considerazioni sulle quali si dovrà lavorare. Se il secondo gol subito è stato la conseguenza di una prodezza, il primo (ma anche l’occasione precedente creata dalla Viterbese) nasce da una disattenzione dovuta all’eccessiva sufficienza che non deve ripetersi. Fa bene Vivarini a ricordare sempre quanto sia difficile il campionato e che ancora non si è vinto nulla e che solo lavorando sugli errori si può migliorare.

Paradossalmente però, rispetto alle altre vittorie,  questa è la più bella di tutte. Spesso la frase “siamo un gruppo” che si usa nel gergo calcistico è solo un modo di dire. Ieri il Catanzaro con tutti i suoi effettivi ha dimostrato di esserlo sul serio. Vincere con le sostituzioni significa dare morale e autostima a tutti i componenti della rosa. Tutto questo tornerà utile nel corso di un campionato lungo e insidioso com’è la C. Poi ci sono i particolari, quelli che fanno la differenza e testimoniano l’intelligenza dei campioni come Iemmello che esce per Curcio dopo aver ciccato una palla sotto rete e abbandona il campo velocemente per non perdere tempo e favorire l’ingresso del compagno. Un gesto da vero leader che ha dimostrato attaccamento ai colori e volontà di non arrendersi mai. E infine lasciatecelo dire: quando il Catanzaro gioca a calcio è davvero un bel vedere.

Infine uno sguardo alla classifica, mai così bella. Il Catanzaro ha vinto, il Pescara ha vinto, il Crotone ha perso. Adesso i giallorossi sono primi in classifica e distanziano gli avversari di tre punti.

Martedì alle 21 si ritorna al Veneziani per un turno infrasettimanale, poi sabato sarà di nuovo “Ceravolo” contro la Juve Stabia.

Il Monopoli come ben sappiamo è un avversario di tutto rispetto che vorrà vendicare l’eliminazione dopo l’ultima avvincente sfida playoff della scorsa stagione. Ci aspetta un’altra battaglia e il Catanzaro dovrà stare sul pezzo consapevole che d’ora in avanti tutti proveranno a disputare la prestazione della vita contro le Aquile.

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Redazione

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2 Commenti

  • La Viterbese fra tutte quelle che abbiamo affrontato e’ stata quella piu’ organizzata sul piano tecnico e che ci ha dato piu’ filo da torcere pressandoci in tutte le zone poi mettici la giornata non brillante di alcuni e il primo tempo e l’inizio del secondo abbiamo temuto un po’. Poi qualcuno ha intuito effettuando i cambi giusti e l’ultima mezzora e’ stato molto emozionante vincere .

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