Avversario di turno

L’Aquila calcio SpA

“L’avversario delle Aquile ai raggi X”

L’AQUILA CALCIO

 

PREMESSA

L’avversario di domenica prossima ospite del “Ceravolo”
sarà il più abbordabile del girone B della serie C: il derelitto L’Aquila. I
primi calci nel capoluogo abruzzese risalgono agli anni tra il 1910 e il 1915,
e negli anni ’30 i rosso-blu raggiungono addirittura il campionato di serie B.
Peraltro questo periodo segna l’avvenimento più funesto della storia della
società: il 3 ottobre 1936 in uno scontro ferroviario perde la vita
l’allenatore e rimangono gravemente feriti alcuni giocatori. L’episodio è un
duro colpo per la squadra ma, nonostante tutto, L’Aquila si rialza e torna in
serie C negli anni ’50, dopo un periodo in quarta serie.

La
stagione 1968/69 è quella della retrocessione in D, campionato in cui gli
abruzzesi militeranno per 10 anni prima dell’agognato ritorno tra i
professionisti al termine dello spareggio vinto a Cassino contro l’Avigliano.
Nel 1981-82, però, la difficile situazione economica costringe L’Aquila ad una
nuova retrocessione. Nei primi anni ’90 gli abruzzesi falliscono per due volte
il ritorno in C2, a causa di due spareggi persi contro Gualdo (2-0; 1-1) e
Torres (2-1 al “Flaminio”), ma nell’estate ’93 la Federcalcio decide di
ripescare la società rosso-blu per meriti sportivi. Dopo un sesto posto nel primo
anno di C2, nuovi problemi economici segnano la scomparsa dell’Aquila Calcio.

Gli
anni successivi sono difficili e confusi, segnati dalla nascita di varie
società dilettantistiche, prima del definitivo ritorno tra i professionisti nel
’98. Sull’onda dell’entusiasmo gli abruzzesi sfiorano nella stagione successiva
i play-off, dopo aver condotto la classifica per tutto il girone d’andata. Con
l’avvento del patron Passarelli, L’Aquila centra nella stagione ’99-2000 la
storica promozione in C1, al termine di un’emozionante finale ad Avellino
contro l’Acireale terminata 0-0.

L’anno
scorso, al termine di campionato difficilissimo, l’Aquila è riuscita a salvarsi
ai play-out contro il Paternò (1-0 gol di Vidallé; 0-0), dopo aver toccato
anche i 10 punti di svantaggio dalla penultima. L’ennesima grave crisi
societaria ha rischiato l’estate scorsa di far scomparire nuovamente L’Aquila.
Esclusa in un primo momento per inadempienze economiche, la società abruzzese è
stata riammessa solo il 21 agosto, 10 giorni prima dell’inizio del campionato.
Il passaggio di consegne della società ha portato alla presidenza Iannini, con
l’aiuto concreto dell’Amministrazione Comunale.

L’Aquila
gioca allo stadio “Tommaso Fattori”, capace di ospitare circa 14.000
spettatori.

 

I PRECEDENTI

Sono
solo 5 i precedenti allo stadio “Ceravolo” tra le due squadre. Tre risalgono a
prima degli anni ’60: in serie B nel ’34-35 (2-0) e nel ’36-37 (3-4), in serie
C nel ’58-59 (clamoroso 7-0). Gli altri due precedenti sono invece della fine
degli anni ’90 in C2: 3-0 nel ’98-99; identico punteggio, ma per gli abruzzesi,
nella stagione successiva (con un gol di Di Corcia). Il bilancio quindi vede i
giallo-rossi in vantaggio sugli abruzzesi sia per quanto riguarda le vittorie
(3-2), sia per i gol realizzati (15-7).

 

LA SQUADRA

La formazione abruzzese ha pagato clamorosamente i
problemi estivi legati all’iniziale esclusione dalla C1. Il tardivo ripescaggio
datato 21 agosto, dopo il ricorso al TAR, ha costretto gli abruzzesi a
rincorrere tutte le altre squadre. La preparazione è praticamente saltata e
l’allenatore Gentilini (confermato) è stato costretto a provare i pochi
giocatori a disposizione nelle partite di campionato, vista la contemporanea
rinuncia a giocare le partite di Coppa Italia.

Alcuni
calciatori sono rimasti in Abruzzo, ma gli acquisti necessari per completare
(si fa per dire) la rosa sono stati tutti di basso profilo. In porta confermato
Sassanelli; la difesa appare il reparto più completo potendo contare su uomini
di una certa esperienza e caratura. Sono arrivati Marcuz, tre presenze in A con
l’Udinese; De Amicis, vecchia conoscenza abruzzese con 28 presenze e 3 gol
l’anno scorso con la Sambenedettese; Tomei dal Montevarchi, una stagione con la
Fermana in B; infine, da poche giornate Chionna dal Martina, 121 partite in B
con Pescara e Palermo. A centrocampo spiccano gli arrivi dal Tivoli di Ettori,
una lunga esperienza in C con Viterbese e Ospitaletto, e del giovane Volante,
21 anni. In mezzo al campo è arrivato anche Agostini dal Giulianova, 85 gettoni
in serie B con Ancona, Ravenna e Cesena, ed è stato confermato Rizzioli. In
attacco tre buoni giocatori, anche se non proprio prolifici: l’argentino
Vidallé, alla sesta stagione a L’Aquila, che ha segnato il gol-salvezza nel
play-out col Paternò; il brasiliano Adriano, 13 presenze e 3 gol l’anno scorso
in maglia rosso-blu; De Palma, 2 reti nella passata stagione a Benevento.

L’organico
è completato in tutti i reparti dall’innesto di giovani del vivaio: 5 sono
addirittura diciottenni. A parte la clamorosa salvezza dello scorso anno, in
questa stagione L’Aquila ha pochissime speranze di centrare la salvezza.

Formazione-tipo
(4-4-2):

Sassanelli;
Marcuz, Tomei, Chionna, De Amicis; Ettori, Agostini, Volante, Rizzioli; De
Palma, Vidallé.

 

VERSO CATANZARO-L’AQUILA

La situazione societaria ha influito pesantemente sui
risultati. Saltata la Coppa Italia per le carenze d’organico, spesso la squadra
abruzzese ha raggiunto a stento i 18 giocatori da mettere a referto. I
rosso-blu vengono da 6 sconfitte consecutive e hanno colto finora solo 2
pareggi in 10 partite, entrambi in Sicilia sui terreni di Paternò e Acireale.
Le ultime due partite coincidono con due sconfitte casalinghe contro Foggia
(1-2) e Giulianova (0-2). 7 le reti realizzate (3 Vidallé, 2 Adriano, 1 De
Palma e Rizzioli), 19 quelle subite.

Intanto,
la settimana che precede la proibitiva trasferta di Catanzaro è iniziata con
una ulteriore puntata della querelle societaria. Il sindaco della città Biagio
Tempesta, traghettatore della società e garante della squadra, ha dimostrato
pregevoli doti di tecnico intimando all’allenatore Gentilini di non schierare
più Sassanelli e Adriano, pena la revoca della concessione dello stadio
“Fattori”. La trovata del primo cittadino della città abruzzese ha suscitato la
curiosità dei media che durante la settimana sono tornati a L’Aquila dopo le
manifestazioni, i cortei e i blocchi stradali della scorsa estate. Tempesta ha
poi fatto retromarcia affermando di aver fatto soltanto la battuta.

In
questo bailamme tragicomico, la squadra ha preparato la partita nel ritiro di
Solofra, dove ha anche sostenuto un’amichevole (vinta 2-0) contro la formazione
locale. Rispetto a domenica scorsa dovrebbe giocare De Amicis a centrocampo al
posto dello squalificato Volante con l’inserimento di Venditti o di Florindo
sul versante sinistro della difesa. Dopo la sfuriata del sindaco la coppia
d’attacco dovrebbe essere Vidallé-De Palma, a meno che Gentilini non voglia
coprirsi ulteriormente inserendo un centrocampista in più e spostando Rizzioli
in attacco accanto a Vidallé.

Probabile
formazione
(4-4-2):

Sassanelli;
Marcuz, Tomei, Chionna, Venditti (Florindo); Ettori, Agostini, De Amicis,
Rizzioli; De Palma, Vidallé.

 

I TIFOSI

La difficile situazione societaria ha portato la città a
stringersi attorno alla propria squadra. Nonostante una partenza disastrosa le
tessere vendute sono state ben 1.133, con una media di presenze superiore ai
2.400 spettatori. L’anno scorso i numeri erano inferiori (484 abbonati, 2.200
spettatori in media).

Il
gruppo ultras principale della tifoseria rosso-blu è il RBE – Red Blue Eagles
1978 – che quest’anno ha festeggiato i 25 anni di attività. L’unico gemellaggio
è con gli ultras del Chieti, mentre le principali rivalità sono con Messina,
Pescara, Teramo, Lanciano, Vastese e Avezzano.

 

Si
ringrazia

http://utenti.lycos.it/agosin

www.laquilacalciospa.com

Ivan Pugliese

 

 

Autore

Redazione

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