Anche se si è bravi in matematica, l’atteggiamento del tifoso è sempre quello di utilizzare le dita delle mani, come si faceva ai tempi della “priminaâ€, per conteggiare i punti di vantaggio sulle squadre rivali o di ritardo rispetto agli obiettivi da raggiungere.
Nel secondo dei due casi sopra citati, è da due anni che i tifosi del Catanzaro utilizzavano due mani (l’anno scorso non bastavano!) per il conteggio dei punti di distanza dalle posizioni utili per la salvezza. Otto oppure sette i punti di distacco (quando tutto andava bene…) ed ora ne basta una sola!
Appena due punti dalla Ternana e tre (quattro) dall’Avellino. Insomma, bando alle ciance, il Catanzaro c’è ed è vivo e più che vegeto. La cura Giordano è sotto gli occhi di tutti e i nuovi arrivati stanno dando il proprio prezioso contributo oltre ogni rosea aspettativa. A questo punto bisogna riconoscere a Improta e Pavarese di avere bene operato e a Colao di essersi inserito alla grande nell’organigramma societario.
In più c’è da sottolineare che la tifoseria, molto saggiamente ha fatto marcia indietro su pericolose e stupide divisioni, facendo quadrato intorno alla squadra.
Il team è compatto, il gruppo ostenta una sicurezza da non credere. Roba da “Treno dei desideriâ€! Solo poche settimane addietro, nessuno avrebbe immaginato che il derby contro il Crotone si sarebbe disputato con un Catanzaro così vivo e soprattutto così vicino alla zona playout. L’anno scorso si assistette ad un Catanzaro da “Corrida†della serie: dilettanti allo sbaraglio con un Bolchi impotente innanzi a tanto sfacelo.
E invece, come si sperava, la gara contro il Modena ha definitivamente confermato i progressi delle Aquile e i risultati delle squadre che precedono la squadra di Giordano hanno ottimizzato gli sforzi dei giallorossi. Da ora in poi anche Bari, Vicenza e lo stesso Modena dovranno guardarsi alle spalle… La gara contro i gialloblu finisce uno a zero grazie al penalty realizzato dal solito Corona (bravissimo nel procurarselo e in occasione della trasformazione dello stesso), ma è bene sottolineare che il passivo degli uomini di Pioli sarebbe dovuto essere molto più pesante. Tante le occasioni non finalizzate a dovere dai giallorossi e se il primo tempo si fosse chiuso sul 3-0, nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Ma la vittoria su misura, esalta ancora di più la motivazione e la grinta degli undici scesi in campo. Si è sofferta una certa lentezza nella manovra soltanto sulla fascia sinistra, ma Corona, Greco (oramai un punto fisso nello schieramento di Giordano) e Vanin hanno rimediato molto bene. E che dire di Giannone? Vero e proprio faro di centrocampo. Il capocannoniere della serie cadetta Bucchi è stato praticamente annullato da Olorunkele che insieme a Venturelli ha fatto ottima guardia in difesa.
Tante conferme dunque, ma nell’entusiasmo è bene tenere i classici piedi per terra senza peraltro (è il caso di dirlo) “tarpare le ali†al sano entusiasmo che caratterizza il prologo al derby di sabato prossimo.
A tal proposito, Giordano ritorna allo Scida da “ex†a distanza di dieci anni circa. Parliamo del campionato1996/97. Allora il Crotone militava in CND e Bruno Giordano (ingaggiato a campionato già iniziato) permise ai Pitagorici di abbandonare i dilettanti per accedere alla serie C2 a seguito di un’estenuante rincorsa contro il Locri, culminata con il sorpasso e la definitiva promozione all’ultima giornata di campionato, proprio in casa dei reggini.
A sostenere le gesta di Giordanik & C. ci saranno migliaia di tifosi (ci si augura che non ci siano i soliti “problemiâ€â€¦ per i tagliandi di ingresso) al fianco di Corona e compagni. Insomma sarà un derby con tutti gli ingredienti per esercitare al massimo il miocardio dei presenti (e non solo).
L’augurio è che al di fuori dei fisiologici e simpatici sfottò, siano assenti i “cretini dello sport†(di qualsiasi colore si tratti), coloro i quali potrebbero offendere la Calabria e la Sua immagine. Per il Catanzaro l’occasione per confermare ancora una volta i progressi degli ultimi tempi e agganciare definitivamente la zona playout (e guardare anche oltre…vedi Bari …)
Ma come dicevamo è meglio “volare basso†e continuare a lavorare con entusiasmo ed umiltà per permettere alle mani dei fantastici Tifosi giallorossi di “baciarsi†nel ritmare e applaudire le gesta delle Aquile. E ora più che mai: Catanzaro, alla carica!
Giuseppe Mangialavori