Rassegna stampa

Nicoletti, il piccolo idolo di Piterà

Con la Tivoli un esordio passato con l’emozione di chi fin da piccolo mastica il giallo e il rosso

CATANZARO — E’ il piccolo-grande idolo di Piterà. Nel quartiere
catanzarese, Giuseppe Nicoletti, giovane centrocampista giallorosso classe ’83,
è uno dei personaggi più conosciuti. Ma a lui non ditelo… Domenica
scorsa si è tolto la soddisfazione di esordire in casa. Correva, infatti,
il 30′ del secondo tempo quando il tecnico Franco Dellisanti decideva di farlo
entrare in campo al posto di Fabio Moscelli. Ma non si è trattato dell’esordio
in assoluto. Era, infatti, il 18 aprile del 2001 quando l’allora tecnico delle
Aquile, Agatino Cuttone, lo lanciava nella mischia, sin dal primo minuto, in
un match infuocato e che valeva tanto in chiave play off: Puteolana-Catanzaro.

«Non me lo sarei mai aspettato. Immaginavo – spiega – di andare in
panchina, poi quando mister Cuttone in albergo ha comunicato la formazione…
diciamo che tremavo dall’emozione! Perché mi fece esordire in una partita
tanto delicata? Forse per le mie caratteristiche, infatti mi mise in marcatura
su Barone».

Nicoletti è ormai aggregato da due anni alla prima squadra, oltre ad
essere anche il capitano della compagine “Berretti”. E il classico
centrocampista versatile, da lanciare a tutto campo. Un infaticabile recuperatore
di palloni. Uno di quelli che fanno la felicità del proprio allenatore.
Per esempio, Franco Cittadino, tecnico della “Berretti” giallorossa,
lo ha utilizzato davanti alla difesa.
«Mister Dellisanti – prosegue il giovane mediano – mi fa
giocare un po’ dappertutto. Da terzino destro, da esterno di centrocampo e anche
in mezzo al campo. Domenica scorsa sono stato dirottato a centrocampo sulla
fascia destra. Io non posso che essere grato sia a Dellisanti che a Cittadino
per la fiducia che ripongono in me e per le tante cose che mi insegnano. Sono
ancora giovane. Per cui non ho fretta di bruciare le tappe».

Che sensazioni ha avuto, domenica scorsa, giocando dinanzi a tanta gente?
«Tremavo dall’emozione. Poi mi sono preso di coraggio… E stato bellissimo.
Per me che sono di Catanzaro e che ho i colori giallorossi nel sangue è
stato meraviglioso».
Per lei un’avventura che in questa stagione è iniziata già
dal ritiro di Chiaravalle…
«E’ vero. E stata un’annata molto positiva, perché ho
avuto l’opportunità di maturare stando a contatto con giocatori molto
bravi e che mi aiutano ogni giorno».
Tra gli attuali calciatori della prima squadra per lei chi è l’esempio
da seguire?
«Mah, difficile dirlo, perché si tratta di gente eccezionale
in campo e fuori. Se poi dovessi proprio fare un nome direi Pasquale Lo Giudice.
E un grande e mi piacerebbe, magari, ripercorrere la sua carriera».
Svestendo i panni del calciatore e indossando quelli del tifoso, cosa pensa
di questi play off che inizieranno il 25 maggio?
«Li vinciamo».
Che ragazzo è Giuseppe Nicoletti fuori dal campo?
«Un tipo normale, tranquillo, che vive con i genitori».
E i suoi genitori, tra l’altro, sono i suoi più grandi tifosi…
«Verissimo. Mi seguono e mi incoraggiano sempre. Quando ho esordito
loro sono stati felicissimi e so di aver dato loro una grande gioia».
Senza contare che lei è il piccolo-grande idolo di Piterà…
«Mah più o meno…».

Vittorio Ranieri – da Il Domani

Autore

God

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