Rassegna stampa

Non sono un mangiallenatori

Il presidente del Crotone Vrenna conferma Gasperini e si prepara alla gara
«Poggi mi disse che avrebbe barattato il derby per la C1»

Il Quotidiano

Ed è finalmente derby. I giallorossi di Braglia e i rossoblù di Gasperini, con la partita di domenica al N. Ceravolo di Catanzaro, vorranno dimostrare di poter aspirare ad una posizione di classifica importante.
Una squadra, quella del Catanzaro ben organizzata che dispone di elementi validi in ogni reparto che dovrà confrontarsi con un Crotone alla ricerca della propria identità, visti i risultati delle ultime quattro gare.
Abbiamo rivolto qualche domanda al presidente del Crotone, Raffaele Vrenna, per tastare il polso a una squadra che da settimane, ormai, accusa qualche difficoltà in termini di risultati.
Domenica anche il Chieti, come il Taranto e l’Acireale vi hanno imposto un pareggio casalingo. Il terzo consecutivo. La preoccupa questo andamento?
«Qualcosa si è inceppato nel nostro collettivo. Sicuramente, per il volume di gioco espresso e per le occasioni create, almeno avremmo dovuto portare a casa due vittorie e due pareggi che a conti fatti sarebbero stati cinque punti in più in classifica. Se così fosse stato, ora parleremmo di un Crotone primo in classifica e non di un calo di concentrazione dei miei uomini».
Ha mai ritenuto in discussione la guida tecnica della squadra, Gian Carlo Gasperini?
«Assolutamente. Quest’anno abbiamo un grande allenatore sia sul piano tecnico che su quello personale. Sicuri della scelta gli abbiamo fatto un biennale che in queste categorie è raro a vedersi. Gasperini negli anni passati ha sempre ben figurato e poi voglio smentire la fama di presidente mangia allenatori come sono stato definito nell’ultima stagione di B quando si sono alternati cinque allenatori alla guida del Crotone. Gasperini c’è e rimarrà».
Domenica prossima il derby con il Catanzaro. Cosa o chi la preoccupa di più della squadra di mister Braglia?
«Il Catanzaro è un’ottima squadra formata da giocatori esperti e di categoria. Rispetto a noi ha il vantaggio che, ad esclusione della gara di Viterbo, ha collezionato risultati utili che lo hanno portato a ridosso delle prime. Certamente questa tranquillità di risultati lo porterà ad affronterà il derby con la sola tensione che di norma una partita come queste comporta. Nel Catanzaro ci sono elementi che farebbero comodo a parecchie squadre del torneo. Il Crotone ha comunque buoni calciatori e per quest’anno andremo avanti così. Abbiamo acquistato elementi di valore ed abbiamo dato fiducia anche a chi, nella stagione passata, ha avuto rendimenti al di sotto delle loro potenzialità».
Pensa che la classifica attuale abbia in qualche modo delineato il lotto di squadre che lotteranno per le posizioni play off?
«No. Non penso che alla settima giornata si possa delineare una classifica delle posizioni che consentono di entrare nei play off. La passata stagione abbiamo iniziato alla grande collezionando 5 vittorie consecutive nelle prime 5 giornate. Alla fine del torneo ci siamo piazzati solo settimi. Ogni anno ci sono le sorprese, squadre che iniziano il torneo in sordina ma che escono alla distanza. Il campionato di C1 è lungo e pieno di sorprese. Alla viglilia di una partita non c’è niente di scontato».
Azzardi un pronostico per domenica, il più obiettivo possibile e che non sia di circostanza.
«Vinca il migliore è quello che mi sento di dire. Vedo comunque in palla il Crotone ­ è solo una battuta -. A questo proposito però voglio ricordare quello che mi disse Massimo Poggi in occasione dell’incontro a Crotone di coppa Italia dello scorso mese di agosto “Raffaele, se mi ripescano in C1 non mi interesserebbe di perdere i derby con il Crotone”. Per il ripescaggio è stato accontentato, per il derby…».
Un invito alle tifoserie.
«Che sia una giornata di festa. Prendiamo ad esempio le tifoserie di città come Roma, Milano e Torino che, negli ultimi anni, vedono uscire dallo stadio tifosi di fede diversa e tornare a casa tranquillamente commentando quello che è stata la partita. E’ solo un incontro di calcio, lasciamo che resti solo e solamente un avvenimento sportivo. Sarà bello gridare, sentire i cori e vedere le coreografie sugli spalti».

Francesco Iuliano

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