La Striscia

Ore 19 di domani: liquidazione o fallimento

I soci dovranno scegliere come dovrà terminare lo scempio compiuto

Ancora un giorno e conosceremo il destino dell’Effeci Catanzaro.

Come ampiamente previsto nessuno dei soci ha ottemperato alla ricapitalizzazione prevista e pertanto domani alle ore 19,00 è fissata nello studio del notaio Crispino  – su Corso Mazzini – l’assemblea dove i soci dovranno scegliere quale strada perseguire: liquidazione della società o prendere la via che porta al Tribunale presentando, a nome dell’Amministratore Unico Santaguida, istanza di fallimento.

Nella prima ipotesi (in seguito questa testata approfondirà i regolamenti federali) la radiazione dovrebbe essere cosa certa, nella seconda invece gli scenari cambierebbero.

Sino a giugno ci sarebbe la possibilità, una volta che il Tribunale nominerà il curatore, di rilevare la società e di conseguenza il titolo sportivo accollandosi i debiti ritenuti prioritari per la FIGC.

In pratica potrebbe essere acquisita la certezza di ripartire dalla Serie D. Ci addentreremo successivamente nei meandri dei regolamenti per capire se ci potrà essere la possibilità di rimanere addirittura, malgrado la certa retrocessione, nei campionati professionistici. 

E’ il caso di rammentare che fra i soci l’azionista di maggioranza è Tribuna Gianna che detiene il 46% delle azioni. Poi l’amministratore Santaguida, Catalano e Ruga con quote minori, Pasquale Bove all’11% circa, infine Giuseppe Soluri e Antonio Aiello che affidarono una procura a vendere al primo cittadino.

Ci sembra inutile riaffermare a questo punto che l’ipotesi fallimento è l’unica via percorribile ed è quella che in tanti chiedono sin da quando la società Fc Catanzaro si presentò ai ranghi di partenza per la preparazione estiva.

SF

Autore

Salvatore Ferragina

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