Dalla Redazione

Paganese-Catanzaro 0-0: le pagelle

Scritto da Redazione
Una buona prestazione dei giallorossi con il 3-5-2. Benedetti in gran spolvero, ancora sottotono Squillace e Quadri

CATANZARO (3-5-2)

PISSERI – La stoffa c’è. Un paio di parate impegnative a terra denotano una certa sicurezza. Un solo brivido: complice il sole, si lascia sfuggire solo un pallone su un’uscita alta. E poi quell’uscita alla disperata che poteva costare l’inferiorità numerica. VOTO 6

MARIOTTI – Torna nel suo ruolo dopo la brutta prestazione col Benevento. Soffre poco dalla sua parte, anche se è da lì che arriva il rischio-espulsione per Pisseri. Puntuale nei minuti di recupero una chiusura su Caturano che salva il risultato. VOTO 6,25

SIRIGNANO – Ancora sugli scudi il centrale giallorosso, anche se con un paio di sbavature inedite. L’esperienza di Fava non è semplice da tenere a bada, ma “Il Muro” regge fino alla fine. VOTO 6,5

PAPASIDERO – Senza fronzoli e senza rischiare nulla si guadagna la pagnotta, subendo pochissimo nel primo tempo e controllando le folate di Ciarcià nella ripresa. VOTO 6,25

FIORE – Sembra sempre sul punto di esplodere, ma non ci riesce. Ordinato tatticamente, punta sempre l’avversario diretto, ma gli manca il guizzo per saltarlo. Un paio di volte ci prova col tiro a giro di sinistro, ma il marchio di fabbrica è appannato. VOTO 6

QUADRI – Spostato qualche metro più avanti, sciupa subito una ghiotta palla-gol in apertura. Nei primi 20 minuti gioca una buona gara con un sapiente mix tra tagli e lanci, anche se manca nell’ultimo passaggio. Soffre un campo in pessime condizioni, sbagliando dei facili controlli e si spegne fino alla sostituzione. VOTO 5,5

ULLOA – Schierato come schermo davanti alla difesa, svolge il compito in maniera perfetta a parte qualche piccolo errore di posizionamento. Recupera decine di palloni, l’ultimo fondamentale al 95′ quando stoppa una pericolosa ripartenza campana. VOTO 6,75

BENEDETTI – Gli manca solo il gol per incorniciare una prestazione ottima. Tagli, lanci, inserimenti da mezzala pura, tiro da fuori, persino interdizione. Il ragazzo c’è, ma Marruocco decide che per finire sul tabellino c’è ancora tempo. VOTO 7,25

SQUILLACE – La corsa e l’impegno non mancano, la qualità sì. Svincolato da compiti di copertura, gioca in costante proiezione offensiva, ma sbaglia puntualmente il tempo degli inserimento. E soprattutto dov’è finito il suo piede? Neanche un cross degno di questo nome e una paio di calzi piazzati direttamente sul fondo. VOTO 5,25

CARBONI – Una partita di grande sacrificio per il sardo, raccordo tra i mediani e Fioretti. A differenza delle partite precedenti, Cozza lo tiene in campo quasi fino alla fine, ripagato da una prestazione in crescendo anche come qualità. Unico neo: troppo lontano dalla porta. VOTO 6,5

FIORETTI – Migliora di partita in partita nella fase di partecipazione alla manovra. Fa salire la squadra, si batte come un leone nella morsa dei centrali paganesi, ma perde lucidità nei 16 metri. Gli arrivano pochi palloni giocabili e un paio li spreca con piroette più adatte a un fantasista che a un centravanti di peso. VOTO 6

D’ALESSANDRO – Entra a puntellare la squadra in un momento complicato. Ci riesce, bloccando le velleità di Scarpa e regalando corsa e qualità. Può essere una piacevole sorpresa. VOTO 6,25

CRUZ – Gioca gli ultimi due minuti più il recupero. Ingiudicabile. SENZA VOTO

COZZA – L’assenza di Masini e le due sconfitte lo spingono verso un 3-5-2 più coperto. Fuori un attaccante, dentro Ulloa, schermo davanti alla difesa. Il risultato è che inevitabilmente la coperta è più corta in fase offensiva, dove il Catanzaro riesce a pungere più con gli inserimenti delle mezzali (Quadri e Benedetti) che degli attaccanti, spesso sacrificati a 30 metri dalla porta. In compenso la squadra è corta, quadrata e soffre pochissimo, sbandando solo nella prima parte della ripresa, quando il gran caldo comincia a farsi sentire. Puntuale la sostituzione di Quadri, in calo fisico. Con l’inserimento di D’Alessandro, risponde benissimo alla mossa di Grassadonia passato a un 4-4-2 più offensivo. Il Catanzaro non rischia più niente, anzi chiude in crescendo: segno di una condizione in netto miglioramento. Da questo 3-5-2 si può ripartire come solida base anche per le future partite. Magari con qualche accorgimento che renda più incisiva la fase offensiva senza per questo perdere un equilibrio finalmente ritrovato. VOTO 6,5

Ivan Pugliese

@naracauliz

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