Le pagelle

Paganese-Catanzaro 0-4: le pagelle

Paganese Catanzaro gol Giannone
Scritto da Redazione

Voti alti per tutti nel poker rifilato alla Paganese. Riggio, Maita e Giannone i migliori. Nessuno sotto la sufficienza

12) ELEZAJ: Sostituisce il titolare Golubovic e fornisce una prestazione senza ombre. Non deve fare gli straordinari per fronteggiare gli scarsi attacchi degli offensivi della Paganese. VOTO 6

2) CICCONE: L’attaccante con il numero sulla maglia da terzino alla Ardiles (campione del mondo 1978 in Argentina) è intraprendente sin dai primi minuti. Sua la prima conclusione a rete verso il portiere Galli. Suo l’assist per la rete del vantaggio di Giannone. Uomo ovunque. VOTO 6,5

Maita

Il capitano Maita

4) MAITA: Il capitano domina sulla linea mediana distribuendo un’infinità di palloni. Si fa notare anche nella fase d’interdizione e per questo farà contento anche il suo mister. Unico neo, l’ammonizione subita a inizio ripresa. VOTO 6,5

5) CELIENTO: Difensore schierato nel centro destro della difesa a tre, che partecipa attivamente alla manovra offensiva e conclude a rete nella ripresa. Buona prova macchiata solo dall’ammonizione. VOTO 6,5

10) GIANNONE: Sblocca il risultato segnando con un piattone di sinistro che anticipa l’eventuale contrasto dell’avversario. Tenta la conclusione da fuori nel primo tempo. Quando accende la luce è sempre un pericolo per chi deve fronteggiarlo. Delizioso il corner a tagliare che imbecca Riggio sull’azione del secondo goal. VOTO 7

11) STATELLA: La sua posizione fornisce equilibrio alla squadra. Deve ancora capire bene il suo nuovo ruolo per mantenere la giusta posizione in campo ed essere decisivo come lo è stato nell’azione del primo goal, quando recupera palla su Acampora e serve Ciccone in profondità. Gli ultimi venti minuti li gioca nel tridente offensivo, ma la partita è già segnata. VOTO 6

13) FAVALLI: Buona prova dell’ex Ternana. Sulla sua fascia di competenza è un continuo punto di riferimento costante per i compagni e partecipa attivamente alla manovra offensiva, fornendo manforte anche alla linea mediana in fase di non possesso. VOTO 6,5

Riggio

L’esultanza di Riggio dopo il gol

14) RIGGIO: Per aver fatto ricredere chi aveva avuto dubbi sulla sua riconferma, meriterebbe dieci per come sta dirigendo la retroguardia giallorossa. Ieri, con una difesa poco impegnata, si è tolto anche la soddisfazione del gol. VOTO 7

19) DE RISIO: Leggermente appannato nella prima frazione di gioco. Si riprende man mano che passano i minuti per poi terminare in crescendo. Segna il gol del 3-0 con una rasoiata di destro da fuori, a coronamento di un’azione personale. VOTO 7

21) FISCHNALLER: Non segna ma partecipa attivamente a tutte le azioni offensive del Catanzaro. Il suo gran movimento stordisce i difensori che spesso vanno in difficoltà e crea spazi invitanti per i compagni. Dimostra d’essere un calciatore vero, quando da grande altruista regala a D’Ursi la gioia di timbrare il cartellino dei marcatori. VOTO 6,5

Figliomeni

Figliomeni in marcatura

23) FIGLIOMENI: Nella difesa a tre, schierato a sorpresa nel ruolo di terzo da sinistra, fa valere tutta la sua esperienza e fornisce un ottimo contributo, partecipando attivamente al gioco con palla a uscire dalla retroguardia. È bravo a non toccare Sapone, nell’unico pericolo per la porta giallorossa. Forse la palla era già sul fondo, ma in quei casi se sfiori l’attaccante è rigore. VOTO 6,5

17) KANOUTE: Gioca mezz’ora e dimostra chiaramente che sta ritrovando la condizione ottimale per diventare decisivo. VOTO 6

7) D’URSI: Gli bastano 30 minuti per centrare la prima marcatura in campionato e bissa così la buona prova fornita nella sfida di Coppa. VOTO 7

6) NICOLETTI: S.V
16) EKLU: S.V
25) POSOCCO: S.V.

Auteri

Mister Auteri

MISTER AUTERI: Sicuramente la Paganese non era un avversario ostico e il Catanzaro è stato superiore. Erano questi i temi principali della vigilia, accentuati ancora di più, poiché agli azzurri mancavano titolari d’esperienza. La bravura del mister è stata quella di tenere alta la concentrazione dei suoi ragazzi preparando la partita come se si stesse giocando una finale. Non è facile tenere alta l’attenzione per novanta minuti. Eppure il mister (imitando il suo collega più famoso Ancelotti) si affida a una sorta di turnover, che ha lo scopo di dare spazio a tutti gli elementi della rosa.
La panchina lunga e la considerazione in egual misura, per tutti, potrebbero essere armi vincenti in un torneo come quello attuale dai ritmi serrati. Martedì ci sarà la Juve Stabia. Il Catanzaro ha l’occasione di dimostrare il suo valore contro una squadra in pole per le prime posizioni della graduatoria. VOTO 7

(Foto di Romana Monteverde – Us Catanzaro 1929)

 

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