PARENTE E POGGI CHIEDONO 24 ORE DI TEMPO

Ancora un nulla di fatto dopo l’incontro tra Mirante, Lobello, Colao e Parente. Le foto

CATANZARO – Cinque ore di attesa per un nulla di fatto.
Cinque ore di attesa per un rinvio di altre 24 ore, il tempo preso da Poggi
e Parente per decidere sulla proposta d’acquisto del gruppo “Aquile”,
società che raggruppa un pugno di imprenditori catanzaresi che rispondono
al nome di Pino Mirante, Daniele Lobello e Bernardo Colao (ma ce ne sono altri
dietro) e che ha chiesto all’attuale maggioranza almeno il 52% del totale
azionario dell’Uesse. E lo ha chiesto in tempi brevi per avere la possibilità
di operare bene e in modo puntiglioso sul calciomercato appena iniziato.
C’è poco da dire di una serata che ha fotografato i soliti 30-40 instancabili
tifosi radunati sotto lo studio del commercialista Ierace, armati di bandiere
e di uno striscione in particolare, quello che porta alto il nome del Presidentissimo,
Nicola Ceravolo, figura che da anni chi si è alternato sulla poltrona
giallorossa ha tentato di imitare senza successo.

All’uscita dallo studio (erano le 21.20) ha preso parola Bernardo Colao per
descrivere l’andamento delle trattative: «Abbiamo sottoposto una
buona offerta per rilevare l’Us Catanzaro. Parente, giustamente, ha chiesto
24 ore di tempo per esaminare le carte e decidere insieme a Massimo Poggi
sul da farsi. E’ un tempo giusto che dobbiamo rispettare. Se ci sono possibilità
che l’affare vada in porto non sono io a dirlo, non mi sbilancio e dico che
c’è un 50% positivo e un 50% negativo».
Poi arriva il capanello
di tifosi con le proprie domande, le proprie pretese e la rabbia che illumina
gli occhi. Nessuno vuole P&P. E Mirante si aggancia con il suo pensiero:
«Se l’affare andrà in porto, bene. Altrimenti anch’io mi
defilerò dall’attuale società».

Tirando le somme, c’è da aspettare la giornata di giovedì per
avere ulteriori sviluppi in chiave societaria. Ancora incerti sede o orario
di svolgimento del prossimo incontro. Perchè non è detto che
sia ancora lo studio di Ierace il teatro dei colpi di scena. Il gruppo “Aquile”
proporrà un incontro in uno studio dei propri professionisti. Ma sono
particolari insignificanti. L’importante è che giovedì Claudio
Parente, ancora invisibile agli occhi della tifoseria (ha raggiunto lo studio
da un ingresso secondario) metta una firma e dia qualche speranza a questo
Catanzaro. La notte porta consiglio.

Massimiliano Raffaele

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Massimiliano Raffaele

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