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Più forti di tutto: missione compiuta!

Scritto da Redazione

Una vittoria schiacciante in un “Razza ” giallorosso certifica il secondo posto delle Aquile. Ora testa ai play-off con la consapevolezza dei propri mezzi

Si è colorato di giallorosso il “Luigi Razza” di Vibo per l’ultima gara della regular season con il settore ospiti gremito da oltre 1300 tifosi giallorossi e un altro centinaio sistemati in tribuna. L’obiettivo della vigilia per i giallorossi è quello di consolidare il secondo posto insidiato da Avellino e Palermo impegnate entrambe in Puglia, rispettivamente a Foggia e Bari.

Affinché ciò avvenga è necessaria la massima concentrazione perché proprio le partite come queste nascondono insidie. Infatti, la Vibonese retrocessa non ha più nulla da chiedere per il proprio destino già segnato e il terreno di Vibo per il Catanzaro non è mai stato facile da conquistare. Ogni partita storicamente è stata contrassegnata da un alto contenuto agonistico come si conviene per un derby.

Vivarini fra squalifiche e cautela per evitare che i diffidati possano essere squalificati per i turni di play-off, è costretto ad un turn over forzato. Martinelli, Biasci e Scognamillo si accomodano in tribuna essendo fuori per squalifica e guarderanno la partita insieme a tifosi e dirigenza giallorossa presente al gran completo. Panchina invece per chi è a rischio squalifica come Verna e Vandeputte.

Davanti a Branduani, Fazio è recuperato e prende il suo posto al centro della difesa. Il pacchetto arretrato è completato a De Santis a destra e Gatti sull’altra sponda. Cinelli e Welbeck agiscono sulla mediana con Bayeye sulla sua corsia di competenza e l’islandese Bjarkason sulla fascia di sinistra. Sounas a ridosso della coppia Vazquez-Iemmello formano il reparto più avanzato dello scacchiere proposto da Vivarini. Orlandi replica con il suo 3-5-2 e propone gli ex Mengoni fra i pali e Curiale al centro dell’attacco.

Le squadre scendono in campo e attendono almeno cinque minuti affinché le partite che si giocano sugli altri campi inizino in contemporanea. A tal proposito c’è da sorridere perché il tutto è finalizzato a garantire una regolarità di un torneo ampiamente falsato a tre giornate dal termine con l’esclusione del Catania e lo stravolgimento della classifica. Graduatoria cambiata anche alla vigilia dell’ultima giornata con i due punti riassegnati al Foggia che ora è già nei play-off a prescindere dal risultato della gara casalinga contro l’Avellino.  Il Catanzaro quindi ha il solo imperativo di vincere per evitare spiacevoli sorprese.

A inizio gara il Catanzaro appare un po’ impacciato nonostante una palla inattiva con Iemmello che tenta la conclusione fermato da Mengoni. Bjarkason fatica a trovare la posizione e Cinelli al centro ha difficoltà nella trasmissione della palla che appare troppo lenta. All’ottavo su un capovolgimento di fronte Spina si lancia in contropiede e arriva in area spedendo fuori dai pali un tiro che poteva essere pericoloso se calciato con più precisione. Dopo quattro minuti ancora uno squillo rossoblù. Una palla persa sulla mediana porta al tiro Gelonese da fuori e Branduani è pronto alla respinta. Passati i primi minuti in affanno il Catanzaro entra in partita. Bjarkason non è più timido, Cinelli, Welbeck e Sounas salgono di tono e i giallorossi iniziano a fare sentire il peso della loro qualità tecnica supportata dai 43 punti di differenza fra le due compagini. Vazquez e Iemmello sprecano due chiare occasioni da rete e allora ci pensa Sounas a indirizzare la partita binari giusti.

Bayeye da destra mette al centro una palla bassa che Sounas addomestica in area. La giravolta per portarsi la palla sul sinistro è di alto livello tecnico così come la conclusione che termina quasi all’incrocio alle spalle di Mengoni. Siamo al 36′ e il Catanzaro che per nove minuti aveva perso il secondo posto dopo il gol di Floriano a Bari, si riprende ciò che gli appartiene. D’ora in avanti la partita è indirizzata su altri binari.

I ragazzi di Vivarini prendono convinzione e fanno valere il maggior tasso tecnico in ogni reparto del campo. Fino al termine del primo tempo la Vibonese calcerà verso la porta con una punizione di Curiale ribattuta in angolo dalla barriera e Vazquez sprecherà qualche ghiotta occasione per siglare la seconda rete.

La ripresa vede in campo il Catanzaro con Rolando che entra in luogo di Bjarkason e Cianci per Vazquez. È partita vera e lo si vede anche nei minuti iniziali della ripresa. Un bel cross di Bayeye vede Cianci saltare in area in un imperioso stacco aereo ma riesce solo a sfiorare il pallone. Il Catanzaro amministra ma prima della capitolazione finale la Vibonese con un tiro da fuori di Panati deviato da Fazio, chiama Branduani all’intervento in angolo. La svolta arriva al 64′ quando Bombagi sostiuisce Sounas entrando benissimo in partita. Prima serve Cianci (anche lui apparso in palla) a rimorchio per una conclusione che termina sull’esterno della rete. Poi al 69′ un destro da fuori di rara bellezza fulmina Mengoni che vede il pallone insaccarsi sotto l’incrocio dei pali alla sua sinistra malgrado il volo del portiere.

Con il risultato in cassaforte adesso il “Razza” colorato di giallorosso è un’esplosione di gioia. I tifosi cantano cori e non prestano più attenzione ai risultati degli altri campi. Applaudono all’uscita dal campo di Iemmello per Carlini. A due minuti dal termine Bombagi sigla la sua prima doppietta in giallorosso seminando come birilli gli avversari nell’area grande e davanti all’estremo difensore avversario deposita in rete siglando il 3 a 0 finale.

C’è il tempo di vedere Maldonado per qualche scampolo di partita in luogo di Cinelli, poi è festa catanzarese. La squadra va a prendersi gli appalusi dei propri sostenitori e a seguire sotto il settore ci andranno per festeggiare pure i fratelli Noto accompagnati dal DG Foresti.

Il Catanzaro per il secondo anno consecutivo arriva secondo in campionato e considerando le difficoltà di un torneo complicatissimo si tratta di un risultato importante soprattutto per la società che in queste due stagioni ha alzato notevolmente l’asticella degli investimenti e della qualità restano dietro a due autentiche corazzate, ptima la stratosferica Ternana poi il Bari di De Laurentis.

L’1 maggio però inzierà una nuova storia con i turni preliminari dei play-off che vedranno impegnate inzialmente 29 squadre dei tre gironi in uno snervante e massacrante mini torneo. Il Catanzaro scenderà in campo nel doppio turno della fase nazionale, in trasferta il 17 maggio e in casa il 21 contro un avversario ancora da determinare. L’obiettivo è chiaramente quello di fare sei partite e giocarsi la chance promozione il 12 giugno.

Se per il Catanzaro praticamente sempre i play-off sono stati una iattura, è anche vero che prima o poi qualcosa di diverso dovrà accadere e per questo bisogna crederci senza pensare al passato.
Vivarini e il suo staff, dopo il meritato riposo, sicuramente lavoreranno sulla condizione fisica e psicologica dei calciatori. Sarà importante affrontare qualche amichevole per tenere alta la soglia dell’attenzione perché in campo si tornerà fra tre settimane e servirà avere il ritmo partita per non trovarsi impreparati.

Bisogna dare atto al tecnico di aver fornito al Catanzaro una mentalità vincente da quando ha preso le redini della panchina. La mentalità non si acquista per caso, bisogna lavorare e soprattutto credere nei propri mezzi. È per questo che il pubblico catanzarese dovrà dimenticare ciò che è successo negli anni passati. Bisogna dare fiducia e sostegno esattamente come è stato fatto ieri a Vibo dove i tifosi hanno incoraggiato e sostenuto i ragazzi per tutta la partita.

Crederci è un dovere. Tutti insieme. tutti uniti.

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Redazione

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2 Commenti

  • Più forti di tutto già. Più forti delle critiche di quella gentaglia che continua a non crederci. Più forte dei stranieeonellanotte che continuate a far scrivere. Ma siamo in un Paese libero. E giusto che sia così. E giusto che ognuno scriva quello che vuole ed io giusto che i veri tifosi, quelli oltre oceano, che non capiscono come si possa criticare la squadra della propria città, definiscono questa gente xeirixona con il loro nome: cretini.

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