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Potenza: cosa fare da grandi

Scritto da Redazione

Altro match complicato per le aquile in casa della quarta forza del campionato

Una sconfitta con la Reggina per 1-0 e la successiva, difficile, partita contro il Potenza, una delle migliori sorprese del girone C. Sembra un deja vù il campionato del Catanzaro, visto che ad ottobre ci trovavamo a commentare la stessa sequenza di eventi. I giallorossi sono ancora una squadra volubile, la Reggina è ancora padrona del torneo e il Potenza continua a dire la sua nei piani alti della classifica.

Un altro match complicato, quindi, per la banda di Auteri, che se vuole iniziare a trovare continuità di risultati deve per forza di cose tornare con un risultato positivo dalla Basilicata.

Le due compagini si sono affrontate al “Viviani” altre dodici volte, i padroni di casa hanno avuto la meglio in due occasioni, tre sono state le vittorie dei giallorossi mentre sono ben sette i pareggi.

Il Potenza, come detto, è la quarta forza del campionato con cinquantadue punti, frutto di quindici vittorie, sette pareggi e sei sconfitte con trentaquattro gol fatti e ventitrè subiti.

Quello che doveva essere l’attacco titolare della squadra lucana a inizio stagione – Arcidiacono, Vuletich, Isgrò – si è dissolto col mercato di gennaio. La punta argentina si è svincolata, l’ex Cosenza invece è tornato in Sicilia, a Messina stavolta. Se n’è andato anche Alvaro Iuliano, mai del tutto titolare, che, come sappiamo, ha preferito riabbracciare Gaetano Auteri.

Nessun problema comunque: il Potenza continua a funzionare e a competere contro qualunque avversario del girone C.  Purtroppo per mister Raffaele non sempre la sua squadra mantiene la continuità e per questo ha dilapidato punti preziosi contro avversari modesti. A febbraio i rossoblu non sono andati oltre il pareggio con Rieti e Rende, nettamente le squadre peggiori del campionato. Contro la Sicula Leonzio è arrivata una sonora sconfitta per 4-1. Nelle ultime due giornate i prossimi rivali del Catanzaro hanno ritrovato la bussola e hanno battuto Viterbese e Teramo. Oggi il Potenza ha scavalcato la Ternana.

Raffaele usa una disposizione speculare a quella di Auteri, il 3-4-3. I moduli però nel calcio dicono sempre poco o nulla. Bisogna osservare i principi, solo così si può capire che, a parte i numeri, c’è poco in comune tra il 3-4-3 del Catanzaro e il 3-4-3 del Potenza. A partire dall’atteggiamento difensivo. Mentre i giallorossi amano aggredire in alto l’avversario, con scalate in avanti che portano i difensori anche oltre la metà campo e fasi di riaggressione successive alla perdita del possesso, i rossoblu preferiscono scappare all’indietro e difendere con un baricentro medio-basso. I tornanti si allineano ai centrali per formare la difesa a cinque e le ali si abbassano sulla linea del centrocampo che diventa a quattro: il Catanzaro pressa in alto, il Potenza mira a creare densità al centro. Così Raffaele cerca di spingere il possesso avversario verso le fasce, dove è più facile rubare il pallone per via del limite della linea laterale. Allo stesso modo, il blocco medio-basso consente di nascondere le difficoltà in campo aperto di difensori lenti e avanti con l’età come Emerson e Giosa.

Anche in fase offensiva le differenze sono abbastanza nette. Entrambi i 3-4-3 prediligono la costruzione sulla fascia, ma il palleggio del Catanzaro è molto più elaborato rispetto a quello del Potenza. I rossoblu provano a risalire velocemente il campo. Le combinazioni veloci puntano a raggiungere il fondo per il cross, mentre la punta, l’ala del lato debole e uno dei centrocampisti occupano l’area. Quasi opposto tra Auteri e Raffaele è l’uso della punta, anche sui lanci profondi. Bianchimano e Di Piazza devono tagliare verso la fascia per ricevere la verticalizzazione, mettere a terra il pallone e aspettare i compagni per costruire. Gli uomini di Raffaele invece si appoggiano a Murano che, alto quasi un metro e novanta, resta al centro e spizza il lancio per creare seconde palle sulla trequarti con cui il Potenza può alzare improvvisamente il baricentro e, perché no, cercare il tiro dalla distanza.

I rossoblu scenderanno quindi in campo con il collaudato 3-4-3.

Tra i pali troveremo Ioime.

Difesa a tre con Emerson, Giosa e Sales.

A centrocampo spazio a D’Angelo e Coppola al centro con Silvestri e Coccia sulle fasce.

In attacco Jacopo Murano sarà l’attaccante centrale con Golfo e Ricci pronti a imbeccarlo.

Dopo le ultime due sconfitte, arriva quindi un altro avversario di livello per provare a crescere in vista dei play off.

Probabile Formazione 3-4-3: Ioime, Emerson, Giosa, Sales, Silvestri , D’Angelo, Coppola, Coccia, Golfo, Ricci, Murano. All. Raffaele

LUCA PAGANO e EMANUELE MONGIARDO

 

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