Provincia di Cz: STL, Dichiarazione di Ruperto (Mpa)

Lettera inviata al Presidente del Consiglio Provinciale

Il consigliere provinciale dell’Mpa, Pasqualino Ruberto,  ha inviato una lettera al presidente del consiglio provinciale una lettera con la quale chiede che venga esaminato nella riunione del prossimo consiglio un ordine del giorno con il quale l’assemblea da  “mandato al Presidente della Provincia ed all’Assessore al Turismo di coinvolgere, fin dalla fase costituente dei Sistemi Turistici Locali(Stl), le associazioni degli operatori turistici privati esistenti sul territorio e/o quelle associazioni che abbiano chiesto di volere partecipare alla costituzione e formazione dei sistemi turisti locali”.   La chiesta del consigliere Ruberto parte dalla considerazione del fatto che   “l’art. 5 della Legge 29 marzo 2001, n°135 e l’art. 6 della Legge regionale n°8/2008 disciplinano i Sistemi Turistici Locali (STL)”, ed inoltre dal fatto che “l’articolo 6 comma 1 della Legge regionale n°8/2008 definisce i Sistemi Turistici Locali come “aggregazioni dei soggetti pubblici e privati”. Ed inoltre perché  “l’articolo  6 comma 2 della Legge regionale n°8/2008 demanda alle Province il compito di promuovere i Sistemi Turistici Locali “attraverso il coinvolgimento attivo di Comuni, Comunità Montane, Camere di Commercio, Enti Parchi, altri Enti Locali, Associazioni di categoria di settore, nonché altri soggetti pubblici e privati locali individuati dall’art.1 del DPCM 13 settembre 2002”. Ma anche per il fatto che l’articolo  1 del DPCM 13 settembre 2002 definisce imprese turistiche quelle che svolgono  attivita’ ricettive ed attivita’ di gestione di strutture e di complessi con destinazione a vario titolo turistico-ricettiva, con annessi servizi turistici ed attivita’ complementari, fra le quali alberghi e residenze turistico-alberghiere/residences, case ed appartamenti per vacanze, anche quando gestiti sotto la formula della multiproprieta’, campeggi e villaggi turistici, altre strutture ricettive definite dalle leggi regionali. In relazione a specifici indirizzi regionali, le citate tipologie possono assumere denominazioni aggiuntive”. A giudizio di Ruberto “fra di esse possono essere individuate anche attivita’ ricettive speciali, finalizzate alla fruizione di segmenti particolari della domanda e/o alla valorizzazione di specifiche caratteristiche o risorse economiche e/o naturali dell’area. Attivita’, indirizzate prevalentemente ai non residenti, finalizzate all’uso del tempo libero, al benessere della persona, all’arricchimento culturale, all’informazione, la promozione e la comunicazione turistica, ove non siano di competenza di altri comparti, fra le quali i parchi a tema e le imprese di gestione di strutture convegnistiche e congressuali, nonche’ di organizzazione di iniziative e manifestazioni di medesimo oggetto”. Inoltre per il consigliere provinciale dell’Mpa, possono essere definite attività speciali quelle “correlate con la balneazione, la fruizione turistica di arenili e di aree demaniali diverse e il turismo nautico quali le imprese di gestione di stabilimenti balneari, definiti come pubblici esercizi di norma posti su area in concessione demaniale, attrezzati per la balneazione, l’elioterapia e per altre forme di benessere della persona, con attrezzature idonee a svolgere e a qualificare tali attivita’, le imprese di gestione di strutture per il turismo nautico, attrezzate per l’ormeggio o la sosta delle imbarcazioni da diporto stazionanti per periodi fissi o in transito, e le imprese di cabotaggio turistico e di noleggio nautico”. Ed anche “ativita’ di tour operator e di agenzia di viaggio e turismo, che esercitano congiuntamente o disgiuntamente attivita’ di produzione, organizzazione e intermediazione di viaggi e soggiorni e ogni altra forma di prestazione turistica a servizio dei clienti, siano esse di incoming che di outgoing”. Per Ruberto  “sono altresi’ imprese turistiche quelle che esercitano attivita’ locali e territoriali di noleggio, di assistenza e di accoglienza ai turisti”. Mentre “sono escluse le mere attivita’ di distribuzione di titoli di viaggio. Attivita’ organizzate per la gestione di infrastrutture e di esercizi ed attivita’ operanti, per fini esclusivamente o prevalentemente turistici, nei servizi, nei trasporti e nella mobilita’ delle persone, nell’applicazione di tecnologie innovative, nonche’ nella valorizzazione e nella fruizione delle tradizioni locali, delle risorse economiche, di quelle naturali, ivi compreso il termalismo, e delle specialita’ artistiche ed artigianali del territorio. Fra tali attivita’ – spiega ancora Ruberto – sono ricomprese le imprese di trasporto passeggeri con mezzi e/o infrastrutture soprattutto se di tipo dedicato, di noleggio di mezzi atti a permettere la mobilita’ dei passeggeri, di indirizzo sportivo-ricreativo ad alta valenza turistica, quali ad esempio i campi da golf, e turistico-escursionistico, quali ad esempio aree, sentieri e percorsi naturalistici, nonche’ gli esercizi di somministrazione di cui alla legge 25 agosto 1991, n. 287, facenti parte dei sistemi turistici locali e concorrenti alla formazione dell’offerta turistica, con esclusione comunque delle mense e spacci aziendali. Sono altresi’ imprese turistiche di montagna anche le attivita’ svolte per l’esercizio di impianti a fune, di innevamento programmato e di gestione delle piste da sci sia per la discesa che per il fondo come strumento a sostegno dell’imprenditorialita’ turistica della montagna intesa nel suo complesso”. Ruberto nell’ordine del girono evidenzia che “l’articolo  6 comma 4 della Legge regionale n°8/2008 sancisce che tra i criteri e le modalità di cofinanziamento del Sistema Turistico Locale, la Giunta regionale terrà conto prioritariamente della capacità di autofinanziamento  da parte dei Sistemi Turistici Locali dei progetti di valorizzazione e sviluppo turistico locale”. Ed inoltre, aggiunge il consigliere dell’Mpa “l’articolo  6 comma 3 delle Linee di indirizzo per il riconoscimento dei STL sancisce che le domande di riconoscimento del Sistema Turistico Locale devono essere presentate, dai promotori del STL (Provincia), al Dipartimento n°12 della Regione Calabria entro quarantacinque giorni dalla pubblicazione delle Linee di Indirizzo sul BURC, pubblicazione avvenuta il 16 Aprile 2009”. Ruberto nell’ordine del giorno sottolinea che “su tutto il territorio nazionale, i STL sono nati con la partecipazione (quasi paritetica con quella pubblica) degli operatori privati fin dalla fase costituente, dal momento che gli stessi operatori devono poi compartecipare con finanziamenti propri (di rischio) le azioni che i Sistemi Turistici Locali promuovono su iniziativa degli operatori stessi”. Ed inoltre ricorda che “sul territorio della Provincia di Catanzaro sono già nate delle associazioni tra privati operatori turistici ( vedi associazione del Lametino ed associazione del Soveratese), che coinvolgono importanti realtà economiche, alcune delle quali hanno già ufficialmente chiesto di essere coinvolte dalla Provincia fin dalla fase di avvio della costituzione dei STL”. Infine evidenza che la difficile condizione economica degli enti locali creerà difficoltà di intervento ( le azioni devono essere compartecipate con finanziamento da chi le promuove), che puo’ essere compensata da importanti iniziative private”. Da qui la richiesta del consigliere provinciale al consiglio provinciale perché deliberi “di dare mandato al Presidente della Provincia ed all’Assessore al Turismo di coinvolgere, fin dalla fase costituente dei STL, le associazioni degli operatori turistici privati esistenti sul territorio e/o quelle associazioni che abbiano chiesto di volere partecipare alla costituzione e formazione dei STL”.

 

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento