Rassegna stampa

Rassegna stampa del 9 Novembre

Gli articoli sul Catanzaro dalle testate nazionali e locali

Gazzetta dello Sport

CATANZARO – Come nella migliore tradizione del calcio nazionale, non basta giocar bene, ma è necessario vincere per mantenere i giusti equilibri. La regola vale doppiamente a Catanzaro, ambiente avvelenato da tanti anni di frustrazioni, in cui le difficoltà provocano l’immediata instabilità dei rapporti. Anche se le tensioni non sono sin qui sfociate in atti d’intemperanza, i rapporti fra tifosi e società sono tesi e l’armonia s’è rotta. Filtra il risentimento della società, sensibile alle critiche, che non aiuta a recuperare il rapporto inquinato e la serenità di cui la squadra avrebbe pur bisogno. Insomma, è nuovamente bufera. In questo clima di guerra fredda, i giallorossi s’apprestano ad affrontare la trasferta di domani a Giugliano. La squadra, tutto sommato al riparo dal descritto scontro principale, ha cercato d’isolarsi, continuando a lavorare con consueta dedizione. Fra l’altro, da anni, ormai, i giocatori abitano fuori città, sulla costa ionica, apparendo come lavoratori pendolari, avulsi dal calore di momenti favorevoli e dalle tensioni dei giorni di crisi. Domani, dunque, la squadra tenterà, ancora una volta, di reagire per riportare un po’ di serenità. Dellisanti sa tutto questo e non ne fa mistero: “Abbiamo sete di punti e dobbiamo farne a tutti i costi.” Il tecnico non è di quelli che si nasconde dietro gli specchi ed illustra la reale situazione: “Il risultato di domenica è stato un’autentica mazzata. La squadra ha accusato pesantemente il colpo che, ripeto, è stato di gravi proporzioni. Non è stato facile far digerire una cosa del genere. Ho dovuto lavorare sul piano psicologico, per recuperare una situazione molto difficile.” S’aggiunga che il tecnico è squalificato sino a dicembre e lo sostituirà in panchina Sergio Musa, preparatore atletico e collaboratore di fiducia. “Questo non è un problema. –riferisce- Semmai, mi dispiace aver subito, per la prima volta nella mia carriera, l’onta della squalifica.” Quasi a giustificarsi, dopo il pur grave comportamento dell’arbitro Finazzi di Torino, il tecnico ricorda i suoi presunti torti: “Mi sono limitato a domandare al direttore di gara, al ritorno negli spogliatoi, come non sia riuscito a non vedere un fuorigioco di almeno tre metri. Dicendogli che così rovinava il lavoro di un’intera settimana, compromettendo quello di una stagione. Tutto qui. Sapete che non sono tipo che urla e che si lascia andare a frasi non consentite.” Finazzi, intanto, è un brutto ricordo, mentre il presente è rappresentato dal Giugliano. “E’ un avversario abbordabile –commenta il tecnico- ha una difesa lenta, mentre gli altri due reparti non sono trascendentali. E’ un avversario che, più che mai in questo periodo delicato, dev’essere affrontato con rispetto e grande concentrazione. Solo così potremmo trarne profitto e sperare in qualcosa d’importante.” Mancherà lo squalificato Moscelli e non è poco. Dovrebbe iniziare dalla panchina il giovane Folino, che sta gradatamente miglioramento dalla distorsione subita alla caviglia. Dovrebbe trattarsi della stessa formazione di domenica, con l’eccezione del rientro di Bertuccelli. “La squadra mi appare determinata e tonificata –conclude Dellisanti che non perde le speranze. Salvatore Bertuccelli, da parte sua, non vuole lasciarsi sfuggire l’occasione per dimostrare la sua utilità e dare una mano a Dellisanti, che l’ha voluto a Catanzaro. “Mi dispiace per questa situazione difficile –riferisce- e farò di tutto per offrire il mio migliore contributo. La squadra dispone delle risorse necessarie per risorgere e ritornare a recitare il ruolo che le compete.”

Fabio Blasco


Gazzetta del Sud

I giallorossi vogliono recuperare a Giugliano quanto perduto tra le mura amiche
Il Catanzaro si affida ai gol di Ingenito

CATANZARO – Giornata, quella di oggi, di “trasloco” per il Catanzaro per trovarsi domani all’appuntamento con la partita di Giugliano; partita di ben diverso interesse rispetto a qualcuna del recente passato quando le due squadre si affrontavano da protagoniste del girone. E invece questa volta il confronto al nuovo «De Cristoforo» si può definire tra «parenti poveri» in quanto entrambe le squadre occupano i quartieri bassi della classifica: il Catanzaro sopravanza di appena un punto (11 contro 10) il Giugliano che ha il vantaggio di giocare in casa, sebbene sino a ora la squadra campana abbia saputo sfruttare pochissimo il fattore campo. La cosa ha finito per compromettere il cammino degli ex uomini di Celestini centrocampista degli anni d’oro del Catanzaro, sostituito da Cari. La stagione sembrerebbe accordare qualche punto a favore della squadra giallorossa, se ovviamente saprà sfruttarlo. Basterebbe che Alfieri e compagni ripetessero la prestazione di domenica contro il Latina, ma a tempi meno prolungati e visto che la loro vena espressiva si è esaurita dopo una sessantina di minuti. E a proposito di ripetizione è attesa quella di Ingenito dopo che appunto domenica, il centravanti si è sbloccato dopo un’astinenza che costituiva un freno appunto alle sue capacità realizzative. Ora è sperabile che l’ex terrore dei portieri di uno dei meridionali della serie D continuasse a segnare per dare una grossa mano al Catanzaro. E a Giugliano, anzi, le potenzialità offensive della squadra sono massimamente rappresentate da Ingenito mancando il suo partner Moscelli, fermo per squalifica. Ingenito, tuttavia, avrà a fianco Bertuccelli che cercherà di dare il suo contributo. Ma il ruolo di primo ariete lo dovrà recitare lui: «È quello che vorrei; è quello che mi propongo e anche perché dopo aver rotto l’incantesimo è aumentata, e di molto, la convinzione nei miei mezzi». «Non ho più l’assillo del primo gol – ha aggiunto l’attaccante – per cui spero che la migliore condizione psicologica mi aiuti a sfruttare qualche pallone che sono certo mi offriranno i compagni per la conclusione. Spero proprio che vada bene non soltanto per il sottoscritto ma anche per la squadra che ha bisogno di fare punti dopo averne lasciato tanti per strada. Come accaduto domenica: ma in quell’occasione non per colpa esclusiva della squadra. Comunque il passato non conta se non per ricordarci che dobbiamo recuperare il terreno perduto». Il che vale dapprima per lui, atteso sin dall’inizio del campionato alla conferma delle sue capacità realizzative. «Purtroppo mi è andata male, ma senza colpa di alcuno, tantomeno della squadra che spesso mi ha messo in condizioni di andare in gol. Gol che stava diventando per il sottoscritto un tabù, ma fortunatamente domenica è andata bene. Peccato, semmai, che il mio gol non sia servito per la vittoria». Da domani, quindi, un nuovo Ingenito al centro dell’attacco del Catanzaro? Se lo augurano per primi i compagni di squadra che con i suoi gol vedrebbero ripagati gli sforzi che domenicalmente compiono, contrariamente a come è successo sino a ora. Ingenito, intanto, giocherà domani con gli stessi compagni di domenica scorsa (recupererà Ambrosino, mentre è rinviato il rientro di Folino, ancora convalescente dopo l’infortunio alla caviglia) con la sola eccezione di Bertuccelli al posto di Moscelli. Intanto la società, attraverso un comunicato, ha smentito la notizia su un presunto interessamento per l’allenatore De Rosa quale sostituto di Dellisanti: «Nel ribadire di non aver contattato alcun tecnico – è detto nota – la società esprime, ancora una volta, incondizionata stima e fiducia nei confronti del proprio allenatore Dellisanti avendo avuto modo di apprezzare le sue doti umane e tecniche».

Vito Macrìna


Il Quotidiano

A soli 23 anni il centrocampista originario di Vibo è una vera bandiera
Catanzaro, ascolta Ascoli
«Capisco i tifosi, ma che dolore la Capraro semi vuota»

CATANZARO ­ Archiviato l’ultimo incontro casalingo con non pochi rimpianti, il Catanzaro è nel pieno della preparazione per la partita contro il Giugliano. Ieri pomeriggio sul campo di Montepaone, gli uomini di Dellisanti hanno affrontato i locali, approfittando così dell’occasione per provare gli schemi. L’amichevole, disputata su un campo in non perfette condizioni, si è conclusa col risultato di 5 a 0 a favore dei giallorossi. Nel primo tempo, con parziale di 2 a 0, sono stati schierati gli elementi che potrebbero scendere in campo nella trasferta campana. Gentili in porta, difesa a quattro con da sinistra: Corazzini, Pastore, Ciardiello e Milone. A centrocampo: Ambrosino, Alfieri, Ascoli e Logiudice. Per quanto riguarda il reparto offensivo, vista l’indisponibilità per squalifica di Moscelli, spazio ad Ingenito e Bertuccelli. Sono andati in rete i tre attaccanti, Ambrosino e Corazzini. Nel secondo tempo la porta giallorossa è stata difesa da un ragazzo in prova per qualche giorno. Ambrosino è uscito al 35′ in seguito ad una botta rimediata alla caviglia. A fare un quadro della situazione, Nicola Ascoli, soltanto 23 anni, ma già una bandiera per i colori giallorossi: «Non vorrei guardare al passato più recente, ma l’arbitraggio di domenica scorsa non riesco proprio a digerirlo. Prendere una rete come quella al 90′ non è il massimo della vita, quei tre punti sarebbero serviti per rinfrancarci nello spirito. Per non parlare dei due rigori, incredibile!». Il centrocampista continua dicendo: «Siamo arrivati a questo punto, con la mia squadra a soli 11 punti, per una serie di coincidenze. Mancano i gol, oltre ad arbitraggi decenti, e ad un po’ di fortuna. Durante gli allenamenti va tutto bene, eseguiamo sempre gli schemi alla perfezione. Un periodo negativo, come capita a tutte le squadre, anche se, in effetti, per noi sta durando di più». Il giocatore continua: «Quali le vie d’uscita? Sicuramente più cattiveria, inoltre non è da trascurare il fattore “fortuna”». L’obiettivo più prossimo per il Catanzaro può essere dato da una vittoria contro il Giugliano, formazione che si trova in una situazione analoga a quella delle aquile. «I campani non attraversano un momento felice, hanno un punto meno di noi, chiaro che lotteranno fino alla morte per conquistare un risultato utile, ma noi non ci faremo trovare impreparati». L’ultimo pensiero di Ascoli è per i tifosi giallorossi: «Per quanto riguarda i loro malumori, li capisco è una situazione quasi insostenibile dal loro punto di vista. Hanno compiuto una scelta, la rispetto. Sono da cinque anni qui, e non mi era mai capitato di entrare in campo con una “Capraro” così vuota. Una curva che mi ha sempre fatto venire i brividi, il vederla semivuota faceva male».

Enrico Foresta

Autore

God

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