Rassegna stampa

Rassegna stampa di giovedi 12 dicembre

Cavallaro ottimista: “Sabato è il giorno buono per dare alla luce una nuova società” – Improta pronto a tornare a Catanzaro: “Basta alzare la cornetta”

IL QUOTIDIANO

Un gruppo di imprenditori sembra interessato all’acquisto della società giallorossa
A Catanzaro spirano venti del Nord
Per il ruolo di direttore sportivo si pensa a Gianni Improta

CATANZARO ­ Un gruppo di imprenditori del centro-nord, operante nel settore agro-alimentare, è interessato all’acquisto del Catanzaro. A confermare l’ipotesi il fatto che alcune persone avrebbero chiesto di poter prendere visione della contabilità societaria. I tempi per questa trattativa, da avviare, non appaiano brevi. Per il ruolo di ds, salgono le quotazioni di Gianni Improta. L’ex allenatore del Catanzaro è stato visto nei paraggi dello stadio in quest’ultimo periodo.
A prescindere da chi sarà il nuovo presidente, ciò di cui il Catanzaro sembra aver bisogno è, però, di una seria programmazione a lunga scadenza. Anche nell’era Mancuso, pur essendo riscontrabili notevoli miglioramenti gestionali, è mancato, per via dei problemi ereditati, un progetto “definitivo”, che non necessitasse di ampi correttivi da fare ormai a stagione avviata. Il neo presidente Domenico Cavallaro ha ricevuto la delega fino al 18 gennaio per trattare la cessione della società. Questa la data che indica il termine ultimo per ricapitalizzare, quando il Consiglio d’amministrazione è chiamato a riunirsi per la seconda convocazione. Nel caso in cui nessuno dovesse rilevare le quote azionarie, gli attuali soci si troverebbero a un bivio. Ricapitalizzare, eventualità attualmente lontana dai pensieri dei i soci, oppure non agire, e sarebbe il fallimento dell’Us Catanzaro 1929.
La squadra continua a preparare la prossima partita con l’Olbia, ma, inevitabilmente, i pensieri si rivolgono alle vicende del sodalizio giallorosso. I giocatori non ricevono lo stipendio dallo scorso settembre, per la precisione l’ultima mensilità è stata quella di agosto. Una situazione che non si discosta dalle altre realtà di serie C. In questo momento, «quando scendo in campo penso solo a raggiungere la vittoria ­ afferma lapidario Ambrosino ­ la messa in mora da parte di noi giocatori è una possibilità che non considero». Un impegno che, in effetti, la rosa attuale non ha mai fatto venire meno. Verrebbero a crearsi condizioni molto differenti, qualora l’inadempienza della società si protraesse per un periodo eccessivo. Lo spogliatoio appare compatto nel non procedere ad azioni clamorose, monitorando l’evolversi degli eventi. Il laterale destro, alle prese con la riabilitazione necessaria per recuperare dalla distorsione alla caviglia, prosegue: «Spero che tutto si risolva per il bene di una città che merita di raggiungere traguardi ragguardevoli».

Enrico Foresta


GAZZETTA DEL SUD

Il cambio alla guida societaria al vaglio della tifoseria giallorossa
Catanzaro tra speranze e ansia

CATANZARO – Commenti disparati nell’ambiente sportivo sul cambio del
vertice della società giallorossa da Giovanni Mancuso a Domenica Cavallaro.
E ai commenti si aggiunge la preoccupazione per il futuro dello stesso sodalizio
che la stragrande maggioranza della tifoseria vedrebbe guidato da un gruppo
di imprenditori locali però difficile da stanare e anche ora che Mancuso
si è fatto da parte. Comunque un primo appello agli stessi imprenditori
è partito dal neo presidente della società giallorossa sul quale
ieri si è aggiunto l’avv. Toni Sgromo, assessore comunale allo Sport
e presidente provinciale del Coni: «Non avranno più alibi a impegnarsi
a superare questo delicato momento quanti finora hanno manifestato interesse
sulle sorti del glorioso sodalizio giallorosso», ha scritto in una nota
lo stesso Sgromo. «L’uscita di scena di Mancuso – ha continuato
– non consentirà più a chicchessia di accampare scusanti.
Per il momento a Mancuso vadano i miei ringraziamenti come esponente politico
della città, ma soprattutto come uomo di sport e tifoso del Catanzaro.
Egli ha preso le redini della società quando all’orizzonte campeggiavano
gli spettri del fallimento profondendo sforzi finanziari per tentare di riportare
la squadra in posizioni a essa più consone. Un imprenditore che generosamente
ha sperimentato in prima persona quanto sia difficile misurarsi con la gestione
di una società sportiva senza peraltro ottenere quei riconoscimenti e
quella riconoscenza che gli sforzi fatti meritavano». «Proprio grazie
alla disponibilità di Mancuso – ha proseguito l’assessore comunale
allo Sport – l’amministrazione comunale ha potuto definire l’annoso problema
legato all’utilizzo dello stadio “Ceravolo” da parte dell’U.S. Catanzaro.
Si sono create, quindi tutte le condizioni affinché possa proseguire
l’opera certosina di ricomposizione di quel mosaico che dovrebbe portare in
alto il vessillo sportivo fiore all’occhiello della città. Per far questo
è necessario però l’apporto degli imprenditori locali che non
possono rimanere insensibili di fronte a una vicenda che rischia di affossare
una componente importante della vita sociale della nostra città».
«Un ruolo importante – ha continuato Sgromo – lo dovrà
svolgere anche la tifoseria che non dovrà limitarsi a vestire solo i
panni della critica e della contestazione, come ha fatto negli ultimi tempi,
ma dovrà tornare a fungere da collante tra squadra e società».
L’avv. Sgromo ha, quindi, indirizzato il saluto di buon lavoro al nuovo presidente
Domenico Cavallaro, sottolineando la sua assunzione di responsabilità,
definita encomiabile, anche per le aperture annunciate tendenti a dare nuova
linfa al sodalizio giallorosso. Il riferimento è all’annuncio dello stesso
Cavallaro di incontrarsi con il sindaco Abramo anche con lo scopo di ricucire
i rapporti tra Catanzaro e amministrazione comunale; rapporti ultimamente deteriorati.
E a proposito di compiti del neo presidente del Catanzaro, lo stesso, rispondendo
alla domanda cosa farà la società nel prossimo mercato e ovviamente
nel caso in cui la crisi non dovesse risolversi il prossimo 14 dicembre in occasione
della riunione in prima convocazione del consiglio d’amministrazione ha risposto:
«Non è detto che staremo con le mani in mano». Un problema
immediato per Cavallaro è relativo all’appianamento del contenzioso con
la squadra relativo al pagamento dello stipendio di settembre e a qualche «appendice».
Da parte sua la squadra – che ieri ha rispettato i due canonici appuntamenti
del mercoledì – sta dissimulando bene la preoccupazione per la
crisi societaria, auspicando una pronta schiarita: «Servirebbe –
ha commentato un giocatore che ha preferito l’anonimato – a riportare
tranquillità in tutto l’ambiente».
Vito Macrìna


IL DOMANI

L’ottimismo del nuovo presidente giallorosso Mimmo Cavallaro
incoraggia a pensare positivo
Sabato si scoprono le carte?
«Potrebbe essere il giorno buono per dare alla luce una nuova società»

CATANZARO – Colloqui e disbrigo di adempimenti burocratici hanno caratterizzato,
ieri, la prima giornata dì Domenico Cavallaro nella sua nuova veste di
presidente dell’Us Catanzaro. Un incarico che gli ha assorbito l’intera giornata
lavorativa, tenendo conto anche degli impegni relativi all’attività della
azienda Esisud, di cui è il titolare. Sul fronte dei movimenti per l’acquisizione
del pacchetto di maggioranza del club giallorosso, non si segnalano passi importanti,
anche se l’impressione è che qualcosa incominci a prendere corpo, seppure
opportunamente ben celato.
«Aspettiamo con fiducia che gli imprenditori catanzaresi si facciano avanti
– ha ribadito il presidente Cavallaro – Sabato è in programma l’assemblea
dei soci, potrebbe essere il giorno buono per dare luce ad una nuova società.
Vediamo. Il mio compito è soprattutto quello di agevolare la transizione
societaria e gli imprenditori locali sanno che il futuro del Catanzaro passa
dalla loro volontà d’intervento: non possono tradire la città.
Rimango fiducioso sul buon esito della vicenda».
Gianni Improta ha dato la sua disponibilità a dare una mano d’aiuto al
Catanzaro.
«Questo mi fa piacere, siamo pronti ad accoglierlo. Comunque spero che
entro la fine dell’anno arrivino le novità tanto attese dai nostri tifosi».

A proposito di tifosi, il suo appello nei loro confronti è stato abbastanza
chiaro: basta con la contestazione e tutti allo stadio.
«E’ così. Ora più che mai la squadra ha bisogno di
essere sostenuta ed incoraggiata. Mancuso non ‘è più e, per questo,
mugugni e riicche non hanno motivo di esistere. Contro l’Olbia mi auguro di
vedere più gente al “Ceravolo”. C’è bisogno di unità
d’intenti. E un momento particolare, che va affrontato con la massima tranquillità».
Vittorio Giummo

Improta: «Pronto a tornare»
«Basta alzare la cornetta, la disponibilità è massima»

CATANZARO – «Non ho ricevuto, al momento, nessuna proposta, per ritornare
a Catanzaro. Qualora dovesse esserci, sarei felicissimo a dare una mano d’aiuto:
la squadra giallorossa ed i suoi tifosi sono sempre nel mio cuore».
Gianni Improta, indimenticata gloria del Catanzaro degli anni ruggenti, ribadisce,
così, il suo forte interessamento alle sorti delle aquile; ma, allo stesso
momento, smentisce le voci circolanti in città che lo davano come referente
di una cordata interessata a rilevare il pacchetto di maggioranza del sodalizio
di scesa Jannoni. «So che nell’ambiente catanzarese si fa il mio nome;
ma, ribadisco, attualmente sto seguendo alla finestra le vicende calcistiche
e non che stanno riguardando il Catanzaro. E chiaro che auspico che il tutto
possa ricomporsi, perché la città merita palcoscenici calcistici
decisamente diversi da quelli attuali».
L’impressione, comunque, è chiara: Improta freme, vuole contribuire al
rilancio del Catanzaro. Ma con una precisazione: «Non voglio, di certo,
propormi o autopubblicizzarmi. Non ne ho bisogno».
Lei ha seguito, casualmente, due partite del Catanzaro, contro la Nocerina e
il Foggia. Che impressione le ha fatto la squadra giallorossa?
«Positiva, è una formazione che ha buone qualità ed un tecnico
che sa il fatto suo. Necessita di qualche ritocco mirato. Penso, tuttavia, che
i play-off siano ampiamente alla portata».
Quante sono le probabilità di rivederla, a Catanzaro? «Non ne ho
idea, assolutamente, mi creda. Dico solo che basta alzare il telefono e chiamarmi.
La mia disponibilità per i colori giallorossi è massima».
V. Giu.

L’assessore allo Sport, Antonio Sgromo: «Faremo la nostra
parte per scongiurare il f allimento»
II Comune sarà vicino all’Uesse

CATANZARO – «L’amministrazione comunale, consapevole del ruolo che lo
sport può svolgere per lo sviluppo e per l’immagine di una comunità,
continuerà a fare pienamente la sua parte per scongiurare l’ipotesi di
un fallimento di questa nostra società sportiva». E’ la manifestazione
d’intenti che Mimmo Cavallaro aveva sollecitato, attraverso le nostre pagine,
nell’intervista di ieri. L’assessore comunale allo Sport, Antonio Sgromo, rinnova
la vicinanza dell’Ente pubblico al Catanzaro Calcio a seguito del cambio al
vertice della società di via Iannoni. «L’uscita di scena di Mancuso
–ha detto inoltre Sgromo – non consentirà più a chicchessia
di accampare scusanti. Per il momento, a Mancuso, vadano i miei ringraziamenti
come esponente politico della città, ma soprattutto come uomo di sport
e tifoso del Catanzaro. Egli ha preso le redini della società quando
all’orizzonte campeggiavano gli spettri del fallimento, profondendo grossi sforzi
finanziari per tentare di riportare la squadra in posizioni ad essa più
consone. Un imprenditore che generosamente ha sperimentato in prima persona
quanto sia difficile misurasi con la gestione di una società sportiva,
senza peraltro ottenere quei riconoscimenti e quella riconoscenza che gli sforzi
fatti meritavano. Proprio grazie alla disponibilità di Mancuso l’amministrazione
comunale ha potuto definire l’annoso problema legato all’utilizzo dello stadio
“Ceravolo” da parte dell’Us Catanzaro. Si sono create, quindi
–a parere del presidente del Coni provinciale – tutte le condizioni affinché
possa proseguire l’opera “certosina” di ricomposizione di quel mosaico
che dovrebbeportare sempre più in alto il vessillo sportivo fiore all’occhiello
della città capoluogo di regione. Per far questo è necessario,
però, l’apporto degli imprenditori locali che non possono rimanere insensibili
di fronte ad una vicenda che rischia di affossare una componente importante
della vita sociale della nostra città. Un ruolo importante – ha sottolineato
l’assessore allo Sport – lo dovrà svolgere anche la tifoseria, che non
dovrà limitarsi a vestire solo i panni della critica e della contestazione,
come ha fatto negli ultimi tempi, ma dovrà tornarea fungere da collante
indispensabile tra squadra e società. Insomma, i nostri tifosi dovranno
tornare adessere quel f amoso “dodicesimo uomo in campo”, quella risorsa
che storicamente si è rilevata fondamentale per costruire la fama e la
gloria del Catanzaro calcio. Un augurio di buon lavoro, infine, al nuovo presidente
Domenico Cavallaro che si è assunto il gravoso compito di guidare la
società in questo particolare momento assicurando la gestione impostata
insieme al predecessore Mancuso. Una assunzione di responsabilità certamente
encomiabile la sua anche per le aperture annunciate tendenti a dare nuova linfa
al sodalizio giallorosso».

Parla Salvatore Basile una dei giallorossi che meglio si sono distinti
nella trasferta campana
«La panchina non è un problema»

CATANZARO – Continua a farsi apprezzare perla duttilità tattica e per
lo spirito di sacrificio il giovane centrocampista giallorosso, Salvatore Basile.
Piano piano si sta ritagliando uno spazio non solo come vice-Ascoli (ance per
via delle caratteristiche tecniche), ma anche come sostituto di Mario Alfieri.
Domenica, infatti, al “Conte” di Pozzuoli, causa l’indisponibilità
per squalifica dell’ex regista di Empoli, Cosenza e Pisa, il buon Salvatore
ha giocato, per certi versi, in un ruolo non suo, ma destando una buona impressione
ai cronisti campani. «Non è la prima volta che gioco dal primo
minuto – ha esordito l’ex giocatore del Crotone – ma, domenica, alla fine è
andata bene. Abbiamo vinto, questa era la cosa più importante, anche
se non è stato affatto facile. Come ci aspettavamo, è stata una
partita dura, anche se giocavamo contro l’ultima in classica, ma, va detto,
che anche la nostra situazione era precaria, soprattutto, dal punto di vista
psicologico. Senza contare che, dopo neanche un quarto d’ora, siamo rimasti
in dieci …».
Per quasi tutta la partita, dopo l’espulsione di Machado, avete dovuto correre
molto di più…
«Verissimo, ma alla fine siamo stati ripagati dai tre punti» .
Hai destato una buona impressione agli occhi dei giornalisti napoletani.
«Sono contento di ciò, ma, personalmente, non do molta importanza
a queste cose. Bado di più a quello che pensano di me il mister e i miei
compagni. In ogni caso, cerco di dare sempre il massimo».
Per quanto riguarda la partita con l’Olbia, vale lo stesso discorso fatto la
scorsa settimana. Partita abbordabile sulla carta, ma queste sono le gare più
difficili…
«Penso che incontri abbordabili non ne esistano. Pertanto, è meglio
non usare proprio quest’aggettivo. Le partite, per noi, sono tutte importanti,
anche perché dobbiamo pensare solo a vincere, sia che giochiamo con la
prima in classifica che contro l’ultima».
Insomma, sarete attesi da un’altra battaglia…
«Senza dubbio. La compagine sarda verrà qui con il preciso intento
di portare a casa un risultato positivo, magari chiudendosi. Noi, dal canto
nostro, abbiamo un solo risultato a disposizione, valea dire la vittoria se
vogliamo dare un seguito alla prestazione di Pozzuoli. Siamo convinti di potercela
fare, arche perché ritengo che possiamo riprenderci alla grande, recitando
un ruolo importante in campionato».
Nonostante le vicissitudini societarie, il morale della squadra sembra buono,
anche perché rinfrancati dalla vittoria di domenica…
«E normale che con una società forte alla spalle si sta più
tranquilli, ma noi siamo tutti professionisti ed una volta che entriamo in campo
pensiamo solo a fare del nostro meglio».
Domenica con l’Olbia, con il rientro di Folino e Alfieri, a centrocampo, forse,
non ci sarà una maglia da titolare per te.
«Per me non ci sono problemi. Remiamo tutti nella stessa direzione. L’importante
è dare il massimo quando si è chiamati in causa».
Un pensiero sulla tua ex squadra. Il Crotone, dopo quelle tre sconfitte di fila,
si sta riprendendo bene.. «Mi sento spesso con i miei ex compagni. Loro
sono con il morale alto, anche perché vengono da alcuni risultati positivi
e poi hanno, anche, una partita in meno. Sono certo che si riprenderanno alla
grande, costituiscono veramente un buon gruppo. Un ottimo impianto sia dal punto
di vista tattico che umano».
Per chiudere, un bilancio di questi tuoi primi mesi catanzaresi.
«Molto positivo, anche perché mi sto ritagliando il mio spazio
e mi trovo bene».
Vittorio Ranieri

Autore

God

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