Rassegna stampa

Rassegna stampa di giovedì 3 aprile

Catanzaro, adesso niente cali di tensione

GAZZETTA DEL SUD

Il tecnico Dellisanti riconosce che anche contro il Giugliano l’approccio
alla partita non è stato perfetto
Il Catanzaro deve evitare i “vuoti di memoria”

CATANZARO – In pieno sviluppo l’operazione… Andria
dove domenica ci sarà un altro passaggio importante dell’iter del Catanzaro
in questo finale di campionato. Si tratta, così a occhio e croce, di
un altro ostacolo che viene valutato dagli addetti ai lavori consistente con
un giudizio legato alle scarse fortune incontrate nel corrente campionato dalla
squadra pugliese; scarse fortune che ora costringono la stessa squadra a un
finale con il batticuore nell’intento di sfuggire ai play out e, quindi, raggiungere
preventivamente la salvezza. Ed è il parere… sposato da Franco Dellisanti
che, oltretutto, conosce bene il prossimo avversario del Catanzaro perché
è una delle squadre della sua regione, la Puglia. Parere obiettivo, secondo
lo stesso Dellisanti, il quale ha detto appunto a proposito della Fidelis: «È
una buona squadra meritevole, prima di tutto, di una migliore classifica; squadra
specificatamente composta da giovani, come tali, è vero, soggetti a una
certa discontinuità di rendimento, ma pieni di entusiasmo e vogliosi
di affermazione. Quindi – e lo dico non per ingigantire la portata del
prossimo nostro impegno – una partita da prendere decisamente con le molle».
Come tutte, verrebbe da aggiungere, visto che nel rush finale di qualsiasi campionato
con l’Andria che ha problemi di classifica, ma con la possibilità di
risolverli anche perché la squadra pugliese ha un calendario, come dire?
abbordabile. Comunque per quanto riguarda quello di domenica con il Catanzaro,
la Fidelis sa di avere a che fare con un’antagonista in salute anche dal punto
di vista psicologico dopo che ha centrato il primo obiettivo – il raggiungimento
dei play off – con un «uno-due» teoricamente di difficile
attuazione, con riferimento alle due vittorie consecutive, di cui la prima in
trasferta. Sul buon momento della squadra giallorossa ha, naturalmente, concordato
l’allenatore giallorosso: «I ragazzi stanno bene, come dimostrano giornalmente
durante gli allenamenti e senza riandare alla partita di domenica che, come
si è notato, è stata disputata alla grande, finendo per ridimensionare
un Giugliano paratosi contro con l’ambizione di frenare la nostra corsa e, naturalmente,
a proprio vantaggio». Ma, a proposito, ben si sa che i precedenti possono
fare testo limitato, sebbene Gentili e compagni da alcune partite a questa parte
stanno confermando una certa continuità di rendimento, vorremmo dire
globalmente ricordando la lacuna che viene rimproverata al Catanzaro, ovvero
l’approccio sbagliato alle partite; approccio che, tuttavia, nell’ultima partita
è stato limitato nel tempo rispetto alle precedenti gare: i primi 15/20
minuti. «Se in casa – ha detto in proposito Dellisanti – abbiamo
potuto rimediare; in trasferta è compito più difficile. Ed allora
bisogna assolutamente evitare questi «vuoti» e anche per poi dover
compiere sforzi maggiori per venire a capo del risultato». E intanto ieri
giornata cruciale per la preparazione infrasettimanale con la doppia seduta
d’allenamento alla quale si sono sottoposti tutti i giocatori, a eccezione di
Logiudice. Il maturo difensore, appunto ieri, ha indossato l’altro abito –
quello di componente il gruppo dell’area tecnica – spostandosi a Gioia
Tauro, insieme a Gianni Improta, per visionare una selezione di giovani. E nel
quadro della nuova politica sportiva della nuova società rivolta alla
cura del settore giovanile oggi Improta si sposterà a Napoli con l’identico
scopo.

Berretti pari, Allievi ko
CATANZARO – Un pareggio e una sconfitta il bilancio dell’ultimo turno
dei rispettivi campionati per la Beretti e la squadra allievi nazionale giallorosse.
Alla Berretti impegnata in trasferta contro la pari squadra del Ragusa non sono
bastati un gol, un rigore (fallito da Corapi) e due traverse (colpite dallo
stesso Corapi e Musumeci) per andare al di là del pareggio. Insomma una
vittoria mancata con il pari comunque soddisfacente per la positiva prestazione.
Questa la formazione schierata da Franco Cittadino: Mascaro; Polistena, Vatalaro;
Corosiniti, Pagliuso, Trapasso (La Banca); Marino, De Pascale (Pignieri), Musumeci,
Corapi, Staglianò. Il nuovo e ultimo impegno per la Berretti sabato sul
vicino campo di Calabricata (Sellia Marina) contro il Gela. La squadra allievi,
invece, battuta dal Paternò per 3 a 1. La sconfitta è maturata
negli ultimi minuti di gara. Pur non cercando attenuanti per gli ultimi risultati
negativi l’allenatore Mirarchi ha sottolineato che la squadra allievi, dopo
l’ultima partita casalinga del 23 febbraio scorso, è stata alle prese
con una serie di trasferte. Ora i ragazzi giallorossi contano di rifarsi domenica
(inizio ore 11) quando sul campo di Santa Maria affronteranno il Taranto. A
Paternò hanno giocato: D’Auria, Letizia, Scidà; Scalercio, Mancuso,
Criniti; Levato, Mandaroni, Corapi, Trichilo, Pironaci. (v.m.)


GIORNALE DI CALABRIA

Catanzaro, adesso niente cali di tensione

CATANZARO – Giornata di intenso lavoro anche mercoledì
per il Catanzaro di mister Dellisanti che si sta preparando in vista del match
di domenica prossima contro la Fidelis Andria fuori casa. Tutti i giallorossi,
infatti, si sono ritrovati al “Ceravolo” per una doppia seduta di
allenamento accompagnati da un sole assolutamente in linea con la stagione in
corso e da un giusto entusiasmo dopo la bella e convincente vittoria di domenica
scorsa contro il Giugliano che è valsa il quinto posto in classifica
a discapito dell’Acireale. Una domenica, quindi, da ricordare quella da
poco trascorsa, ma certamente da archiviare al più presto per concentrarsi
al massimo in vista del prossimo impegno che, come più volte è
stato sostenuto all’interno dello staff giallorosso, sarà difficile
e delicato. “Non abbiamo ottenuto ancora nulla, ha infatti affermato Dellisanti
buttando benzina sul fuoco dei facili entusiasmi, mentre adesso viene il difficile.
Aver conquistato la quinta posizione è importantissimo, ma è solo
il punto da cui partire. Insomma, ha concluso il tecnico giallorosso, il difficile
viene adesso e noi non dobbiamo in nessun modo allentare la presa”. Un
concetto assolutamente valido, tanto più che il prossimo avversario del
Catanzaro venderà cara la pelle. L’Andria con i suoi 34 punti,
infatti, lotta per non essere risucchiata nella zona calda della graduatoria
e per questo certamente farà di tutto, giocando in casa, per ottenere
un risultato positivo. Ci sarà bisogno di un Catanzaro attento ed efficace,
dunque, mentre l’Acireale, squadra diretta concorrente con i giallorossi
per l’ultima poltrona utile per disputare gli spareggi promozione, sarà
impegnata in casa con il Gladiator, formazione non delle più facili da
affrontare che con i suoi 40 punti aspira a lottare fino all’ultimo per
una posizione di prestigio. Oggi, intanto, la consueta partitella del giovedì
durante la quale Dellisanti proverà tutti gli uomini a sua disposizione
per vagliarne lo stato di forma fisica e mentale. Da segnalare, infine, che
il tifo organizzato si sta organizzando in grande stile per seguire in massa
i giallorossi domenica in terra pugliese.


IL DOMANI

In continua crescita il difensore che scommette sulle possibilità
di promozione
Milone pronto alla battaglia
Ed Emiliano si scopre spavaldo: «Avversari da temere non ce ne sono»

CATANZARO — «Siamo pronti ad andare fino in fondo». Il messaggio
è di Emiliano Milone, il Robocop della difesa giallorossa. Domenica scorsa,
contro il Giugliano, il roccioso difensore ha impressionato, per disinvoltura
e forza fisica: sui suoi muscoli si sono infrante tante azioni d’attacco dei
campani. È un Milone diverso, quello che si sta mettendo in mostra in
questa parte finale del campionato. Più determinato e, soprattutto, notevolmente
migliorato sotto l’aspetto prettamente tecnico, tanto che le sue proiezioni
sulla fascia destra sono diventate, a tratti, devastanti. E se qualcuno gli
fa notare questi pregi, mi si schernisce ed abbozza un sorriso: «Sono
contento di ricevere dei complimenti. Il miglioramento è frutto del lavoro
quotidiano, ma il fatto più importante, adesso, è quello di continuare
a fare bene in campionato».
Domenica c’è l’Andria. Che tipo di gara vi aspetta?
«Molto dura. La formazione pugliese deve pensare a raccogliere punti,
per conquistare il traguardo della salvezza. Tra l’altro, si tratta di una squadra
organizzata, con discrete individualità. Dovremmo stare molto attenti,
anche se le credenziali in nostro possesso autorizzano a pensare in termini
positivi. Il nostro obiettivo, logicamente, è quello di difendere i play-off,
appena conquistati. Pensiamo a migliorarci domenica dopo domenica, poi tireremo
le somme».
C’è qualche squadra che può dare fastidio al Catanzaro?
Mah, sinceramente avversali da temere in modo particolare, non ne vedo. Abbiamo
più volte dimostrato di non essere inferiori a nessuno, nemmeno a chi
ci sta sopra. Credo che dobbiamo pensare più a noi stessi, senza guardare
gli altri».
La vostra condizione fisica è invidiabile. Potrebbe rappresentare l’arma
vincente qualora doveste giocare play-off?
«Indubbiamente, però da qui alle finali c’è ancora un po’
di tempo e questo può giocare a favore di qualche formazione che, per
ora, sta tirando un pò il fiato, nel senso che si possono recuperare
energie attraverso un cambio di preparazione nei 15 giorni antecedenti i play-off».
Ci crede alla promozione? «Tutti noi confidiamo nel raggiungimento di
qualcosa d’importante. Il Catanzaro può benissimo conquistare la C1,
anche se sarà una autentica battaglia».
A gennaio è saltato il suo trasferimento al Martina. Soddisfatto di essere
rimasto in giallorosso? «Sono rimasto con le motivazioni giuste. Il passaggio
al Martina mi avrebbe consentito di salire di categoria, un desiderio legittimo,
per ogni giocatore; ma si tratta, ormai, di un capitolo chiuso. Il salto di
categoria non è escluso che lo faccia proprio con il Catanzaro. Qui mi
trovo bene, la nuova società ha portato stabilità e tranquillità,
fattori determinanti per lavorare bene».
Vittorio Giummo

Gentili confessa: «A un certo punto speravamo di salvarci»
Come cambiano le cose. Dall’orlo del baratro all’euforia di memoria cuttoniana

CATANZARO — Per Luca Gentili, se non fosse stato per il gol subito in
apertura di match, la partita col Giugliano avrebbe rappresentato normale amministrazione
. Nonostante con la testa sia già alla gara di Andria, il mercoledì
è utile per esaminare, per l’ultima volta, la vittoriosa gara di domenica
scorsa.
«È stata una prestazione positiva. – ha commentato il portierone
giallorosso – ma per migliorarci dobbiamo anche tenere in considerazione le
cose che non sono andate per il verso giusto».
Stiamo parlando, forse, dell’ormai consueta partenza a rilento? «Si, esatto.
Ritengo sia stato un problema di approccio mentale allagarci. Non è la
prima volta che ci capita di dover rincorrere. Il motivo? Mah, non lo so con
certezza. Col Giugliano, forse, ci ha giocato un brutto scherzo la consapevolezza
dell’importanza dell’incontro. Se n’era parlato molto e, quindi, probabilmente,
c’era un po’ di tensione in più».
Comunque, poi vi siete sbloccati alla grande…
«Senza dubbio. Il gol di Ferrigno ci ha dato la scossa e ci ha caricati.
Poi abbiamo disputato, veramente, settanta minuti di alto livello». Lei
è da tre anni a Catanzaro. Il pubblico di domenica sembrava esser tornato
quello della stagione con Cuttone in panchina.
«Sono d’accordo. I tifosi ci hanno dato una spinta non indifferente. È
stato uno spettacolo. Sembrava di essere tornati al finire dell’annata a cui
lei accennava o all’inizio dello scorso torneo. Sicuramente giocare in questo
stadio e con un pubblico del genere fa un certo effetto. Ti senti un giocatore
di categoria superiore. In C2 le emozioni che ti trasmette il “Ceravolo”
sono uniche…».
In città si vive un clima quasi di euforia. La tifoseria è in
fermento. Insomma, è tornato il sereno. Una situazione impensabile due
mesi fa.
«All’epoca si discuteva se allenarci o meno, i nostri supporter erano,
giustamente, sul piede di guerra ed esasperati. I pensieri erano altri e non
le nascondo che, all’interno del gruppo, si diceva a volte “speriamo almeno
di salvarci”». Ora, invece, è cambiato tutto… «.Il
calcio è bello per questo. Si è passati da una situazione quasi
drammatica alla speranza di restare in zona play-off».Domenica ad Andria
ritroverà il suo ex compagno nonché attuale portiere biancazzurro
Siringo.
«Mi farà un gran piacere. Abbiamo avuto un ottimo rapporto. È
un ragazzo leale che, sicuramente, non meritava di fare il dodicesimo in C2.
In Puglia sta dimostrando tutto il suo valore». Da un dodicesimo all’altro.
Con Leonardo Della Torre i rapporti come sono?
«Non per voler essere ripetitivo, ma anche con Leonardo va tutto bene.
Un bravissimo ragazzo, col quale ci aiutiamo e ci consigliamo a vicenda. È
un piacere potersi allenare e lavorare con lui». Anche Della Torre avrebbe
meritato in carriera qualcosina di più, se si pensa che, forse, senza
la “chiamata” del Catanzaro avrebbe smesso… «Ha sempre giocato,
e bene, in queste categoria. Io lo conosco da anni e mi sembrava strano non
vederlo più disputare neanche un torneo di C2. Per lui la chiamata del
Catanzaro è stata senza dubbio importante perché l’ha rimesso
nel giro che conta e che un giocatore della sua bravura merita».


IL QUOTIDIANO

Il capitano si gode il quinto posto: «Ad Andria per mantenere
i play off»
Ciardiello presenta il conto
«Adesso toccherà agli altri riprendere il Catanzaro»

CATANZARO ­ L’imperativo nella prossima trasferta sarà: non perdere.
Quando mancano solamente sei giornate alla conclusione del campionato sarà
fondamentale realizzare: «12 o 13 punti ­ afferma Marco Ciardiello
­ che non è poco. Con la Fidelis Andria è importante non perdere.
Non c’è dubbio, però, che proveremo a vincere anche lì».
Il Catanzaro ha ricominciato ieri la preparazione settimanale. Domenica prossima
dovrà affrontare un team invischiato nella zona retrocessione. «Sarà
una partita difficilissima quella con i pugliesi ­ dice il capitano ­.
La Fidelis sta lottando per i play out, si rivelerà sicuramente un avversario
rognoso. Questa classifica corta concede elevate speranze di salvezza a tutti
i club se escludiamo Puteolana e Tivoli».
Il giocatore campano parla anche delle propizie condizioni di forma che la squadra
sta attraversando: «Speriamo che questo momento continui fino alla fine
della stagione. Abbiamo raggiunto il quinto posto, adesso bisogna mantenerlo.
Scavalcare l’Igea? Ripeto pensiamo a mantenere l’attuale posizione in classifica.
Dipenderà sia da quello che faremo ad Andria, sia da ciò che i
siciliani riusciranno a combinare nel derby con il Gela. Tra due giornate ci
sarà lo scontro diretto. Adesso, cambia la prospettiva: fino a ora, eravamo
noi a inseguire, attualmente noi siamo nei play off, le altre squadre provano
a raggiungerci». Non può mancare un commento al risveglio dell’entusiasmo
in città. Il pubblico di fede giallorossa ha gremito il “Nicola
Ceravolo” fino a sfiorare le 5.000 presenze: «E’ normale che arrivi
l’entusiasmo quando la classifica inizia a sorridere. Stiamo giocando bene da
un po’ di tempo, sta a noi continuare a meritare i play off. Negli ultimi quattro
match, abbiamo offerto delle prestazioni sempre sullo stesso livello d’intensità.
Rispetto a prima, ci “sentiamo più forti».
Ieri pomeriggio, è stato svolto un lavoro pressoché atletico,
tutti gli uomini agli ordini di Dellisanti vi hanno preso parte. Falco e Alfieri
hanno, invece, evitato il contatto con la sfera, per via di un lieve affaticamento
muscolare.
Continua, intanto, l’annosa vicenda dei giocatori in diffida per la squadra
giallorossa. Ciardiello dice: «In questa fase del campionato bisogna far
sentire i tacchetti. In fondo, in questo periodo, il mister ha a disposizione
23 elementi, quindi anche se mancherà qualcuno, potrà essere facilmente
sostituito». La spada di Damocle penderà sulla testa di tanti atleti
anche nel corso della prossima sfida di campionato. Non è oggi che si
scopre il numero eccessivo di sanzioni disciplinari comminate ai danni dei calciatori
della società di via Lombardi. Una tendenza difficile da invertire negli
ultimi turni del torneo.
Enrico Foresta

Autore

Giuseppe Mangialavori

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