Rassegna stampa

Rassegna stampa di lunedi 10 marzo

Solo un pari con la vice capolista Brindisi superata comunque sul piano tecnico-agonistico

GAZZETTA DEL SUD

Solo un pari con la vice capolista Brindisi superata comunque sul piano
tecnico-agonistico
Al Catanzaro non basta una grande ripresa
Ospiti per primi a segno con il capocannoniere Corona. Di Moscelli su rigore
la rete del pareggio

CATANZARO – La classica ciambella che non riesce col buco. Eppure gli
ingredienti erano di prima qualità. Ma, si sa, a volte per vincere, ci
vuole anche un pizzico di fortuna. E anche una oculata e autoritaria direzione
arbitrale. Il primo riferimento non può che andare a quel secondo rigore
(più vistoso del primo) sempre per un fallo su Moscelli che il signor
Zambon di Padova non si è sentito di concedere e dopo che è stato
perentorio nell’indicare il dischetto al centro dell’area nella prima occasione.
E questo forse perché l’episodio si è registrato qualche minuto
dopo la concessione del primo penalty. Il Catanzaro avrebbe potuto andare al
di là del pareggio e compiere quel secondo colpo consecutivo in casa
che avrebbe avuto positivi effetti in classifica con l’avvicinamento alla zona
play-off. Invece, il punto bilancia quello conquistato dall’Acireale a Palma
Campania. Cosicché il distacco dall’area nobile della classifica è
rimasto di quattro lunghezze. Ma il Catanzaro non rimpiange soltanto la mancata
concessione del secondo rigore, bensì anche alcune azioni offensive non
andate a buon fine un po’ per il solito difetto nella finalizzazione e anche
per quel pizzico di fortuna che gli è mancato in qualche occasione, oltre
che per la bravura del portiere avversario come nel secondo minuto di recupero,
compiendo un’autentica prodezza su tiro di Basile. Nel secondo tempo la squadra
giallorossa ha fatto venire il fiatone alla difesa del Brindisi che se pressata
e affrontata in velocità, sarebbe andata in difficoltà. Ma, come
vedremo in sede di cronaca, è stata infilata soltanto dal dischetto al
centro dell’area e su un penalty sacrosanto. Il rigore ha rappresentato una
molla per il Catanzaro che ha aumentato ritmo e aggressività e che ha
trasformato l’incedere di Ferrigno e compagni in assalto. Il riscontro sta nell’assoluta
incapacità del Brindisi di rendersi pericoloso anche se in alcune fasi
del primo tempo aveva dato l’impressione di una buona squadra. Invece nel secondo
tempo gli ospiti sino stati deludenti. Quello della seconda frazione di gioco
è stato un Catanzaro che avrebbe meritato di recuperare per intero il
risultato in quanto ha giocato concentratissimo, agonisticamente a… pieni
giri. Come nella domenica precedente contro il Frosinone. Per quanto riguarda
la qualità della prestazione ieri Gentili e compagni non sono stati assistiti
dalla fortuna. Nella prima frazione di gioco si è visto un Catanzaro
dignitoso con ospiti ben disposti in campo in quanto la squadra pugliese non
è l’ultima arrivata. Ha, infatti, potuto praticare il suo gioco preferito
accorciandosi e cercando le ripartenze a volte micidiali. Quelle che le hanno
consentito di vincere ben sette partite in trasferta. Se, poi, aggiungiamo che
nell’occasione del gol i difensori giallorossi si sono concessi la solita pausa
della partita, si spiega come davanti a Gentili si sia aperto un vistoso buco
nel quale il bravo Corona si è comodamente infilato. Al Catanzaro resta,
comunque, il rammarico di non aver potuto rimediare completamente all’unico
errore visto che bene o male il momento di difficoltà successivo al gol
è stato superato senza danni. Ecco i dati più salienti dei 94
minuti di gioco. Il primo portiere ad essere impegnato è stato Gentili
(3′) su una girata di Corona. Al 12′ una prima opportunità per il Catanzaro.
Moscelli, da ottima posizione su cross di Ferrigno ha girato di testa la palla
oltre lo specchio della porta brindisina. Un tiro di Menolascina al 17′, ha
preceduto (29′) un’altra girata del capocannoniere del girone. Sul capovolgimento
di fronte, occasione per Falco (su servizio di Toledo) che è avanzato
per sfiorare il palo con un tiro secco. Al 37′ la doccia fredda del gol del
Brindisi. Azione che si è sviluppata tra Orlandini e Terrevoli. L’ex
giallorosso ha imbeccato al centro dell’area lo smarcato Corona che non ha avuto
difficoltà a spedire il pallone alle spalle di Gentili. A quel punto
ha tentato di reagire la squadra giallorossa, ma senza costrutto. Nella ripresa
la squadra si è ripresentata in campo animata da… sacro fuoco. Il pareggio
potrebbe essere cosa fatta al 4′ su tiro di Ascoli prima e di Moscelli in rapida
successione (il tempo per tirare un calcio dalla bandierina) ma il piccolo attaccante
sotto porta anziché deviare in rete si è prodotto in una ciabattata
sbilenca. Un minuto dopo il pareggio. Cross in area di Ferrigno per Moscelli
falciato da dietro da Trinchera. Dal dischetto il gol di Moscelli. A vuoto i
successivi tentativi di Ferrigno e compagni compreso quello molto serio di Basile
e un minuto dopo la palla buona per Calabrò su colpo di testa che ha
sorvolato la traversa. Sarebbe stata una beffa che il Catanzaro non avrebbe
meritato.
Vito Macrìna

LE INTERVISTE
C’è tanta amarezza ma senza sconforto

CATANZARO – Rabbia e amarezza tantissima ma non sconforto. Sono questi
i sentimenti che emergono negli spogliatoi tra gli addetti ai lavori ma soprattutto
da parte di giocatori e tecnico. «Due punti persi – dichiara Moscelli
– perché avremmo meritato ampiamente di vincere sia per il gioco
che per le occasioni che abbiamo creato. Purtroppo, ancora una volta, siamo
stati penalizzati dalla mancata concessione di un secondo rigore, a mio avviso,
più netto di quello, invece, giustamente decretato da un arbitro che
ha diretto bene ma che è mancato in due episodi molto importanti anzi
determinanti. Oltre al rigore non dato l’arbitro, infatti, ha espulso troppo
affrettatamente Ferrigno nel contesto di una partita molto corretta».
Al di là delle decisioni arbitrali c’è da rilevare come il Catanzaro
di occasioni per vincere ne ha create parecchie ma non siete pronti e spietati
nel mettere il pallone in rete. «In effetti è così –
risponde l’attaccante giallorosso – e la rabbia aumenta se pensiamo che
il Brindisi ha segnato nell’unica occasione in cui ha tirato in porta. Sono
contento, quindi, per il gol segnato ma molto amareggiato per non aver vinto
e per essere stati condizionati, ancora una volta, da episodi a noi sfavorevoli.
Il Catanzaro, comunque, ha dimostrato carattere e grande reazione contro un
avversario difficile come il Brindisi a conferma che siamo in condizioni di
dire la nostra sino al termine del campionato. Il gesto di stizza quando sono
stato sostituito? Uscire prima del tempo non fa mai piacere ma, a mente fredda,
devo dire che il mister ha fatto la scelga giusta». Amareggiato per il
risultato ma non per il gioco espresso anche il tecnico Delli Santi che aveva
previsto una partita difficile ma non le decisioni avverse del signor Zanon.
«L’arbitro ci ha impedito di vincere con merito una gara in cui abbiamo
giocato ad alto livello per buona parte della gara e soprattutto nel corso del
secondo tempo. Il secondo rigore su Moscelli era più evidente del primo
perché al giocatore è stato impedito di girare il pallone in rete
a colpo sicuro. Un pareggio, quindi, che ci sta molto stretto sia per la qualità
del gioco espresso che per le occasioni create. Un Catanzaro che ha dimostrato
carattere e convinzione perché non era facile recuperare contro una squadra
come il Brindisi. Un vero peccato perché avremmo avuto l’opportunità
di portare a soli due punti il distacco dalla quinta in classifica. Significa
che faremo di tutto per tornare da Latina con i tre punti sempre che riusciamo
a esprimerci come contro il Brindisi». Un plauso caloroso da parte di
Massimo Poggi nei confronti di un pubblico che non ha cessato un attimo di incitare
i giallorossi. «Una grande dimostrazione di affetto nei confronti di un
Catanzaro che ha confermato di essere squadra forte e in grado di centrare i
play off. Sono certo che i giocatori sapranno ricambiare l’affetto dei tifosi
con una vittoria in quel di Latina. Una vittoria che il Catanzaro avrebbe pure
meritato contro una signora squadra come il Brindisi. Peccato per l’occasione
di Basile all’ultimo minuto ma forse è stato bravo il portiere a respingere
il pallone con il corpo. Comunque con un arbitro più coraggioso avremmo
potuto usufruire di un altro penalty e vincere la partita».
Giorgio Tallarico

LE PAGELLE
Corazzini padrone della difesa. Ascoli è superlativo

GENTILI 6,5 Sul gol non ha colpe anche perché tradito dal mancato marcamento
dei suoi compagni.
LO GIUDICE 6 La sufficienza la merita per l’impegno con cui si è battuto
ma sul gol degli ospiti si è fatto trovare fuori battuta.
CORAZZINI 7,5 Forse la migliore prestazione da quando è a Catanzaro.
Non ha sbagliato un intervento e sulla corsia di sinistra l’ha fatta da padrone.

MILONE 6,5 Marcatore spietato ma anche troppo gigione in alcune uscite difensive.
Sembra che ci provi gusto a complicarsi la vita anche in occasioni di semplice
giocata.
PASTORE 7 Preciso e puntuale in ogni intervento non lascia spazio e tempo al
suo avversario.
ASCOLI 8 Superlativo. Cattura una infinità di palloni e si erge a baluardo
insuperabile in mezzo al campo. Gioca con grande concentrazione e non si limita
solo a difendere ma partecipa attivamente a ogni azione offensiva.
TOLEDO 6 Ci mette un po’ a entrare in partita. Doveva essere l’elemento che
con la sua velocità poteva mettere in difficoltà il Brindisi ma
le sue doti si sono viste solo nel secondo tempo.
FERRIGNO 6,5 Espulso molto affrettatamente da Zambon si è fatto apprezzare
per alcune aperture molto pericolose e si è reso protagonista di un’azione
da gol in cui non è stato fortunato.
FALCO 6 Ha svolto un buon lavoro e si è buttato senza paura nell’area
avversaria però è stato poco incisivo e quando ha avuto l’occasione
propizia non è stato preciso nella conclusione.
ALFIERI 6 Una sufficienza di fiducia visto che raramente è riuscito a
rendersi partecipe delle azioni in mezzo al campo.
MOSCELLI 6,5 Realizza il rigore con freddezza e precisione ma se ne vede negare
un altro ancora più evidente. Peccato per aver sprecato una buona occasione
da rete.
BASILE 6 Si inserisce con intelligenza nel gioco e i minuti di recupero ha l’occasione
per realizzare il gol vincente.
MACHADO s.v.


GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Raccoglie un punto, il Catanzaro, e può ancora sperare per entrare
nei play-off.

CATANZARO Raccoglie un punto, il Catanzaro, e può ancora sperare per
entrare nei play-off. Lo ha ottenuto giocando bene, soprattutto nel secondo
tempo, un Catanzaro capace di costruire gioco e di cercare con ostinazione la
via della rete; Ma acerbi in fase conclusiva. Il primo tempo, contro un Brindisi
che sfiera Terrevoli sulla tre quarti, trova enorme difficoltà, di portare
il pressing in modo aggressivo. Ne approfitta la squadra pugliese, con un gioco
corale ed una tecnica di categoria superiore, rispetto ai padroni di casa. Alla
fine partita assai bella e sicuramente a due facce. Perché Delle Santi,
con merito riesce a correggere in corsa la squadra e commette i propri errori.
Mentre Giorgini compie il percorso inverso.
Ne escono due gol, poco rispetto all’azione condotta dalle due squadre e al
volume di gioco espresso. Giusto sarebbe invece, guardare al numero delle occasioni
sprecate dalle due squadre. Alla fine il Catanzaro recrimina di più per
un rigore non concesso. Il gol del Brindisi arriva nel primo tempo e nel primo
vero tentativo. Il gol di Corona giunge al 37′. Azione impostata sulla destra
da Orlandini, perfetto cross al centro, colpisce di testa Terrevoli, palla al
centro per Corona che in mezzo ad una fila di gambe più svelta di tutte
a spingere di sinistro la palla in rete. Il Catanzaro si smarrisce, Sardella
(al 39′) non sa approfittare dello sbandamento dei padroni di casa per raddoppiare.
Un Catanzaro avvisato, insomma che non può più dolersi più
di tanto per lo svantaggio. Nella ripresa è altra cosa. Partono a testa
bassa i padroni di casa e non concedono nemmeno il tempo al Brindisi a prendere
le misure che pareggiano. La prima minaccia la porta al 49′ Ascoli che ruba
palla al centro campo, tiro micidiale da 30 metri, risponde bene Giumbrello
che manda in angolo. Un minuto dopo 50′, fallo netto su Muscelli, quanto inutile.
Chimeo colpisce da dietro l’attaccante del Catanzaro, rigore netto. Batte lo
stesso Muscelli e pareggia. Insiste il Catanzaro, il Brindisi accusa il colpo
e arretra il baricentro del gioco.
Al 52′ è ancora Moscelli tra tenute e spinte in area, tutto regolare
per l’arbitro che lascia correre, forse il rigore poteva pure starci. Giorgini
corso il pericolo corre subito ai ripari. Fuori Orlandini per Damblè.
Al 59′ grosso errore di Millone. Sardella non sa approfittare del regalo concesso.
Il Catanzaro attacca a testa bassa, concede poco al Brindisi, cerca in tutti
i modi la vittoria va vicino al raddoppio con Toledo al 70′ che solo in area
sceglie la rapidità al posto della precisione e l’azione sfuma. All’86’
il Catanzaro rimane in 10 per l’espulsione di Alfieri che dal tentativo di bloccare
l’avversario lo colpisce da dietro. Il Catanzaro nonostante giochi con un uomo
in meno cerca in tutti i modi la vittoria. Corre il 92′ veloce azione sulla
destra condotta da Toledo e Basile, Ciumbrello in uscita nega il gol ai padroni
di casa. Rapido capovolgimento di fronte, questa volta è Gentile a dire
no a Calabro e la gara termina in parità.
Angelo Carduccielli

Si presenta serena e rammaricato l’allenatore del Brindisi Giorgini

CATANZARO Si presenta serena e rammaricato l’allenatore del Brindisi Giorgini
il quale sperava di vincere la gara e per l’ottimo primo tempo disputato. «Nella
ripresa certamente per la forza e la volontà del Catanzaro siamo stati
costretti ad arretrare non si tratta però di un calo fisico. In ogni
caso, vi ricordo che siamo poi impegnati in Coppa Italia e siamo scesi in campo
privi di alcune pedine importanti. Nonostante il pareggio rincorriamo ancora
il primo posto anche se il Foggia sembra imprendibile», afferma. a. card.

Autore

God

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