Rassegna stampa

Rassegna stampa di Lunedi 3 marzo

Catanzaro ruggisce, su uno spento Frosinone. Il commento dal Forum del Catanzaro

Il QUOTIDIANO
Successo pesante sul Frosinone: play out più lontani, play off più vicini
Il ruggito del Catanzaro. Un gol di Falco nel primo tempo regala tre punti d’oro

CATANZARO ­ Il Frosinone è stato sconfitto da una prova convincente di Ciardiello e compagni. Una vittoria utile sia per non perdere contatto con la zona play-off, sia per riscattarsi dalla pesante debacle di domenica scorsa. Il Catanzaro ha iniziato il primo tempo attaccando fin dal 1′. Un vero e proprio forcing concrettizatosi con la rete di Falco al 36′. Nella ripresa, invece, i padroni di casa badano a mantenere il risultato. Un compito svolto alla perfezione, tanto che i laziali non hanno effettuato nemmeno un tiro in porta. Una gara che fa ben sperare per i restanti 9 turni di campionato. Le squadre in lotta per la promozione, come il Frosinone, viste al “Ceravolo” quest’anno hanno dimostrato di non avere nulla in più del Catanzaro. L’errore fatto a Ragusa era stato quello di aver permesso agli avversari di poter tenere il pallino del gioco per una frazione di gara. Uno sbaglio che la truppa giallorossa non ha ripetuto ieri pomeriggio. Tra le fila del Frosinone si notano due ex Gianella e DiCorcia. Un 1′ di raccoglimento è stato osservato in memoria del giudice Vincenzo Calderazzo e del giornalista Nino Doldo, scomparsi nei giorni scorsi.
La cronaca. Franco Dellisanti schiera una formazione rinnovata rispetto a 7 giorni fa. Milone posizionato sulla fascia destra, prendendo, così, il posto di De Sanzo. Sempre sulla stessa fascia l’allenatore pugliese decide di mandare in campo un giocatore offensivo come Toledo. A centrocampo, dopo aver scontato un turno di squalifica, si registra il ritorno del leader del reparto Mario Alfieri.
Partenza sprint per il Catanzaro che al 5′ arriva al tiro con Ferrigno, imbeccato da un lancio di Ascoli, ma il numero uno laziale respinge. L’azione prosegue, Falco, con un bel gesto tecnico, tira a volo spedendo a lato la sfera. Ancora il Catanzaro, che 2 minuti dopo si rende pericoloso con Falco, fermato, però, in fuorigioco dall’arbitro. Al 10′ Moscelli passa la palla ad Ascoli che a sua volta serve Falco, anticipato da Cano. Un minuto dopo Alfieri tenta il colpo dalla distanza, senza successo. Il regista di centrocampo continua a dettare i ritmi di gioco lanciando Toledo sulla fascia di sua pertinenza, il brasiliano effettua un cross che Falco di testa spedisce alto sulla traversa. Due minuti più tardi, Ascoli batte una punizione deviata, secondo i catanzaresi che protestano, da un tocco di mano di un difensore avversario. Il signor Banti di Livorno non è dello stesso avviso. Toledo macina chilometri sulla destra ed al 22′ serve, con un lancio che taglia il campo da una parte all’altra, Ferrigno che manda di poco a lato. Ancora il brasiliano che passa la palla a Falco che tira a botta sicura (25′), ma un difensore laziale respinge sulla linea di porta. Intorno alla mezz’ora inizia a piovere. Si gioca solamente nella metà campo del Frosinone, ed il pressing continuo porta, infatti, Falco a realizzare il vantaggio dei locali al 36′. L’azione vede come protagonisti Alfieri e Toledo, il bomber esplode un gran tiro dal centro dell’area che non lascia scampo a Cano.
Al Catanzaro sta stretto l’uno a zero, tanto da legittimare il risultato al 43′, quando Milone si sovrappone a Toledo crossando in area per Moscelli che tira debolmente, dopo essere scivolato a terra. Il primo tempo si chiude fra gli applausi convinti del pubblico presente. La ripresa s’infiamma al 4′. L’estremo difensore biancazzurro interviene duramente su Moscelli proiettato in area. La punizione che ne consegue è battuta da Corazzini, Cano para. La partita s’incattivisce un po’ e l’arbitro decide di espellere alcuni componenti dello staff catanzarese che stanno vicino la panchina.
Al 34′, Ferrigno devia di testa un angolo, mandando la sfera di poco alto sopra la traversa. Stesso discorso 3′ dopo, su angolo battuto da Ascoli. La partita trascorre senza particolari emozioni fino al 46′, quando un angolo calciato dal Frosinone percorre tutta l’area giallorossa, sorprendendo l’intera retroguardia locale. L’arbitro fischia la fine del match dopo 5′ di recupero. I giocatori si raccolgono al centro del campo, formando un cerchio in un unico grande abbraccio, e poi ringraziano i tifosi. Non sono della stessa opinione Pastore e De Sanzo, che prendono la via degli spogliatoi senza perdere tempo a festeggiare.
Enrico Foresta

DAL SITO Internet
FROSINIONECALCIO.it
CZ-FR 1-0
Note: spett. circa 3000 (presenti 9 tifosi del Frosinone); angoli 10 a 3 per il Catanzaro, recupero: 2’pt e 5’st.

Il cambio dell’allenatore non ha sortito gli effetti desiderati. Arriva Pagliari ma la musica non è cambiata: terza sconfitta consecutiva del Frosinone. Stavolta è stato il Catanzaro a battere la compagine gialloazzurra, che comunque non ha fatto nulla affinchè ciò non accadesse. Tutto sommato una sconfitta a Catanzaro ci può anche stare, in quanto i giallorossi sono una formazione ostica, soprattutto quando la si affronta al “Ceravolo”, ma ciò che ha sorpreso in negativo è stata la pessima prestazione offerta dagli uomini di Pagliari. Gentili, l’estremo difensore del Catanzaro, è stato spettatore non pagante; dalle sue parti non è arrivato nessun tiro.
Un 1-0 che sta più stretto al Catanzaro che al Frosinone. La rete della vittoria è arrivata al 35′ con Falco che prima stoppa elegantemente un cross di Machado dalla sinistra e poi batte Andrea Cano sotto la traversa.
Giocatori contati per Pagliari, che porta con sè a Catanzaro diciotto uomini contati, tra cui Orsinetti, un giovane difensore della Berretti di Fabrizio Perrotti, e Picciau, che sta giocando stabilmente con la Berretti. In più ci si aggiunge anche la sfortuna: all’8′ del primo tempo Lillo è costretto ad abbandonare il terreno di gioco; al suo posto spazio a Malpeli. Dunque mister Pagliari ha schierato Cano in porta, esterni Sbaglia e Gianella, centrali Cavaliere e Pellegrino; a centrocampo Galuppi a destra, Piccioni a sinistra, Sbaccanti e Lillo al centro, con l’ex giocatore della Nocerina, come già detto, uscito dopo otto minuti per infortunio. In attacco l’ex Di Corcia ha affiancato Sossio Aruta.
Già al settimo arriva la prima occasione da rete per i giallorossi: passaggio di Ascoli sulla sinistra verso Ferrigno, che controlla la sfera, entra in area e batte a rete, ma Cano riesce con qualche difficoltà a respingere la palla; l’azione non finisce e Falco ha la possibilità di aprire le marcature, ma la sua conclusione è alta. Un minuto dopo svarione in area canarina sul cross di Ferrigno; Falco appoggia in rete, ma il guardalinee avvisa una posizione irregolare dell’attaccante calabrese e annulla la rete. Al 10′ assedio del Catanzaro, ma Cano riesce a sventare ogni minaccia; nell’occasione in uscita blocca un passaggio di Ascoli verso Falco.
Ventritreesimo minuto: Ferrigno riceve dalle retrovie, si libera di Pellegrino e s’invola tutto solo verso l’area di Cano. A tu per tu con il portiere gialloazzurro, Ferrigno spedisce sul fondo un’occasione da gol limpidissima. Due minuti dopo, s’accende un contropiede del Catanzaro: bello scambio tra Machado e Falco, con quest’ultimo che conclude a rete, ma è provvidenziale il salvataggio di Cavaliere sulla linea in scivolata. Dopo quattro limpide azioni da rete per il Catanzaro arriva il meritato vantaggio al 35′ con Falco, che è lesto ad anticipare Cano e ad infilare sotto la traversa. Non ancora appagato il Catanzaro, sfiora il raddoppio al 40′ con un bel tiro a girare di Pastore, parato da Cano.
Nella ripresa ci si aspetta una reazione del Frosinone, che non arriva. Anzi, al 4′, Moscelli dribbla Pellegrino e avanza indisturbato verso l’area. Cano esce fuori dalla sua area di rigore e ferma fallosamente l’attaccante calabrese. Su calcio di punizione, Corazzini scalda le mani di Cano, che comunque riesce a sventare la minaccia. D’ora in poi cala il ritmo d’intensità del gioco, con il Catanzaro che non spinge più di tanto, cercando di fermare qualsiasi azione canarina. Da segnalare solamente un colpo di testa di Ferrigno al 32′ e un’azione sprecata da Ambrosino al 49′. La prima occasione per il Frosinone arriva al 92′, con due calci d’angolo consecutivi che la difesa giallorossa riesce ad allontanare. Alla fine il conto dei calci d’angolo riporta 10 a favore del Catanzaro e 3 a favore dei canarini.
Migliore in campo tra le file canarine Andrea Cano, che è riuscito nel compito di limitare il passivo. Nel Catanzaro, molto bene il colored Toledo Machado, Milone, autentica spina del fianco della difesa canarina quando si spingeva in attacco, e Ascoli.
Una partita giocata ad una sola metà campo, con il Frosinone incapace di sfruttare e di costruire alcuna azione. Mister Pagliari dovrà lavorare molto in settimana, soprattutto per capire cosa è successo ad una squadra che a dicembre faceva sognare, mentre ora è inguardabile. In classifica si allontana la zona play-off, mentre si avvicina quella play-out a tre punti soltanto. Ora il Frosinone ha davanti a sè tre partite non proibitive, in cui dovrà ricavare il massimo possibile. Domenica prossima viene l’Olbia, sconfitto dalla Puteolana; Puteolana che i canarini dovranno incontrare al “Conte” tra due settimane. Poi Tivoli ancora in trasferta.

Gazzetta del Mezzogiorno
…la giornata…..”omissis X la C1″…
Nel campionato di serie C2 girone C, si è segnato davvero poco. Minimo stagionale di gol con 9 reti. Bene le squadre di casa che ottengono quattro successi. I pareggi, tutti per 0-0, sono tre, mentre le vittorie in trasferta sono 2. Pareggia il Foggia in Campania contro la Palmese.
L’unico precedente tra le due squadre era finito anche in pareggio (1-1). Si interrompe, così, la serie di tredici partite in cui i satanelli sono andati sempre a gol. I pugliesi, che sono in testa alla classifica, ottengono il primo pareggio nel girone di ritorno dopo aver vinto cinque volte e subito due sconfitte. Stop interno per la seconda della classe, il Brindisi non va oltre lo 0-0 contro il Latina. Confermata, quindi, la tradizione: in tre sfide non c’è stato mai nessun vincitore.
Il Brindisi è ancora imbattuto nel ritorno con cinque vittorie e tre pareggi. Il Latina allunga a sei la serie dei risultati utili e non subisce reti da cinque giornate (l’ultimo a Olbia). Senza reti anche Fidelis Andria-Ragusa. Importante successo della Nocerina che supera 1-0 la Lodigiani. I campani hanno interrotto la serie negativa di tre sconfitte di seguito e sono tornati al gol dopo un digiuno di due partite. Nelle nove sfide complessive tra i due club ci sono cinque successi dei padroni di casa, tre pareggi e una sola vittoria della Lodigiani. Passo in avanti in classifica del Catanzaro che con una rete batte il Frosinone. Per i ciociari lo stadio calabrese si conferma amaro.
Prima vittoria in questo campionato del fanalino di coda Puteolana che rifila due gol all’Olbia. Si conferma allergico al pareggio il Gladiator: vince a Gela 0-2. Ma da sei giornate i campani o vincono o perdono. L’Igea Virtus è ancora la bestia nera del Giugliano. I siciliani vincono 0-1 e nell’albo dei confronti diretti restano imbattuti. In tre partite un pareggio e due vittorie lontano dal campo amico.
(a cura di Mediasport)

Dal nostro Forum commento di “Bart”, un simpatico siparietto di competenza e catanzaresita’:

La formazione è quella giusta: il mitico Spillo con uno dei suoi innumerevoli figli, il grande RAGIONIERE, e l’unico e ineguagliabile ‘Dustin Hoffman da Maddalena’.
Giovanni ha deciso di seguirmi piuttosto che andare a vedere i carri allegorici a lido (‘mamma ai carri vacci tu se ti piacciono tanto’) Tribuna coperta ovest senza esitazione visto il tempo.
Prima di entrare incontriamo AntonioCz intronato dal sonno e Giuseppe, con tanto di zzita, che schiuma rabbia contro Dellisanti ‘se oggi pareggiamo, deve tornarsene a Taranto’.
L’emozione di Sergio DiCorcia si vede dalla tribuna e l’applauso che lo accoglie non lascia dubbi sull’affetto reciproco.
Un minuto di raccoglimento per salutare un ottimo giudice, Enzo Calderazzo, ed il giornalista Nino Doldo. Si parte.
Dellisanti decide, vivaddio, di schierare una formazione forte in tutti i reparti con Milone e Toledo a presidiare la fascia destra. Al centro del campo Ascoli fa il regista e Alfieri fa …. l’Ascoli. Ferrigno a sinistra e Toledo a destra, finalmente cercato dai compagni, spingono con forza e le occasioni da rete arrivano. Moscelli con una splendida veronica serve Ascoli che vede Ferrigno solo sulla sinistra: due passi in area e tiro, ma il portiere para senza difficoltà. Sempre Ascoli prova a lanciare Falco che viene anticipato di poco dal portiere ospite. Toledo sulla destra serve Ferrigno dall’altra parte del campo, ma il tiro è fuori. La difesa tiene bene contro un antipaticissimo Aruta ed un DiCorcia non al meglio. Alfieri evita accuratamente di battere i calci piazzati sacrificandosi in fase di copertura. Bel passaggio di Ferrigno a Toledo che entra in area e dà la palla a Falco: tiro che supera il portiere, ma viene respinto sulla linea di porta: porcavacca!!!.
Pastore ci prova con una bella punizione dal limite, ma il portiere para con bravura.

‘ L’atalanta vincia tri a zeru ccu u Milan ‘
‘ Ajalà, e l’atri squatri cchi fannu? ‘
‘ L’Empoli vincia cu a Roma e l’atri tutti 0 a 0’
‘ E a Juventus?’
‘ A Juventus joca stasira, a Tele+’
‘ Ma tu mo arrivasti?’
‘ Si fici tardu, com’è a partita?’
‘ Nenta stamu jocandu boni, sfiorammi u gol, u guardalinee è cornutu e sti cazzi e arbitri ni mandanu tutti a nui’
‘ A vabbò, on mi perdivi nenta’.

Continuiamo ad attaccare, mentre comincia a piovere e mio figlio si preoccupa per Mandarino che imperterrito continua a suonare i suoi piatti. Bellissima l’azione del gol: Alfieri addomestica con classe una palla a centrocampo e serve Toledo sulla fascia, il brasiliano aspetta che Falco rientri dal fuorigioco e lo serve con precisione, stop e tiro al volo all’incrocio dei pali: gooooooooooool.
Bella l’esultanza di Falco che va a raccogliere l’abbraccio dei compagni di panchina. MAncano 10 minuti alla fine del primo tempo ed il Frosinone prova a reagire, ma senza riuscire ad arrivare nella nostra area. Nel secondo tempo la partita non cambia: Dellisanti mantiene lo stesso assetto della prima frazione (menomale !!!) ed il Frosinone rimane lontano dalla nostra area. Moscelli solo davanti al portiere che lo stende fuori area : l’arbitro da la punizione, ma non espelle il loro estremo difensore. Sulla punizione Ascoli serve Corazzini che tira con potenza costringendo il portiere a respingere con i pugni.
Aruta litiga con tutti (pubblico compreso) e riesce a far ammonire prima Ciardiello (salterà la partita con il Brindisi) e poi Milone. DiCorcia spara altissimo da fuori area (‘ è n’amicu’).
Ascoli e Alfieri si ‘imbrigano’ su una palla al limite dell’area e perdono l’occasione giusta.
Dellisanti toglie Alfieri per inserire Basile, ma la sostanza non cambia. Cambia invece, la sostanza ovviamente, quando il nostro mister decide di inserire Ambrosino al posto di Toledo: arretriamo di qualche metro e perdiamo il nostro riferimento offensivo sulla fascia destra. Bella discesa di Milone che guadagna un calcio d’angolo: sul tiro dalla bandierina Ferrigno colpisce bene di testa, ma il tiro è fuori. Cinque minuti di recupero con DeSanzo al posto di Milone (il nostro allenatore ama le cose complicate). Fischio finale e vittoria.
Quattro punti ci dividono dall’ Acireale e sette dall’Igea che vince a Giugliano (non ci voleva). Tre punti invece day play-out.
A nove giornate dal termine tutto è possibile, crediamoci senza illuderci troppo.

Gentili 7
Di stima.

Milone 6,5
Bravo a coprire e a proporsi in avanti. Qualche errore veniale.

Corazzini 7
Risponde a chi lo voleva in panchina in favore di Logiudice (me per primo) con una prestazione più che positiva. Buona l’intesa con Ferrigno.

Ciardiello 7
Gioca da marcatore puro su Aruta che non vede palla. Peccato per l’ammonizione. A volte eccede troppo in proteste.

Pastore 6,5
Imbattibile sulle palle alte, meno affidabile in velocità. Molto bello il calcio di punizione che il portiere para con difficoltà.

Ascoli 7,5
Alfieri gli lascia il compito di regista e lui lo esegue con personalità e precisione.

Toledo 8
Sbaglia la misura di qualche passaggio all’inizio, poi però conferma di essere un giocatore di livello assoluto. Esce tra gli applausi.

Ferrigno 7
Due occasioni mancate ed un numero enorme di palloni recuperati. In campo si sente.

Falco 7,5
In area si muove con intelligenza e rapidità. Bello il gol, sfortunato sul tiro che un difensore avversario salva sulla linea.

Alfieri 7
Lascia ad Ascoli il ruolo di regista ed evita inutili manfrine. A me piace di più così. Bellissimo lo stop nell’occasione del primo gol.

Moscelli 6,5
Si muove tantissimo ed è bravo anche come rifinitore.

Basile 6,5
Ultimi venti minuti di sostanza.

Ambrosino 6
Tiene bene la posizione, ma ce ne vogliono 4 di lui per un mezzo Toledo.

De Sanzo 6
Non fa danni.

Dellisanti 6,5
Come al solito la squadra è disposta bene in campo. Però è grave che Toledo sia stato praticamente ignorato per tutto il campionato. Milone al posto di DeSanzo rende la difesa più sicura; speriamo che se ne sia accorto anche lui.

Milko vi saluta

GAZZETTA DEL SUD

Catanzaro e dintorni
Cittadella regionale L’acquisto del terreno secondo il sen. Veraldi della Margherita
E’ un grave errore «Le accuse di Galati aprono una falla nella maggioranza»

Betty Calabretta
Sulla cittadella regionale sembra sceso il black out. Nessuna reazione “spontanea” dopo l’acquisto del terreno in località Sansinato da parte della Regione eccetto le dichiarazioni di fuoco del consigliere regionale del Nuovo Psi, Francesco Galati. Quello del consigliere socialista è stato un attacco frontale alla Giunta regionale, colpevole, secondo lui, di un atto di irresponsabilità nei confronti del «Consiglio regionale, del Consiglio provinciale, del Comune di Lamezia, delle associazioni, delle forze politiche e sociali» che si erano battute per evitare la delocalizzazione della sede degli uffici da Germaneto all’area del Sansinato. Galati ha anche invocato l’intervento della Corte dei Conti per controllare alcuni aspetti del governo regionale. Un governo di cui fa parte un assessore dello stesso partito di Galati e di cui il Nuovo Psi è parte integrante. La circostanza che più colpisce è che a sferzare la Giunta (che, non dimentichiamolo, ha autorizzato il presidente della Regione a firmare l’atto di compravendita del terreno) sia stato finora solo un consigliere della maggioranza di centrodestra. Dov’è finito il centrosinistra? Al consociativismo capillare e pervasivo che ammorba la politica calabrese abbiamo avuto più volte modo di accennare, ma adesso c’è qualcosa in più. L’impressione è che a fare l’opposizione ormai sia solo una parte della maggioranza e qualche piccolo partito collocato agli estremi degli schieramenti. Per il resto, a parte la polemica sui Bronzi di Riace, la devolution ed altre dispute sui massimi sistemi, c’è da constatare che sulle questioni concrete regna tra i due poli una certa armonia e una conseguente identità di vedute, con buona pace di chi ancora crede alla vecchia dialettica tra maggioranza e opposizione. Mentre circolano indiscrezioni sulle preoccupazioni della maggioranza per l’uscita violenta di Galati (un “j’accuse” che, lo ripetiamo, investe tutto l’esecutivo regionale), non è chiaro come l’opposizione storica veda la definitiva archiviazione dell’ipotesi Germaneto. Per questo siamo andati a chiederlo al senatore della Margherita, Donato Veraldi. «A me non sembra un’operazione politica giusta», risponde a proposito dell’acquisto del terreno. E aggiunge: «Non lo è per due ordini di motivi: il primo è perchè ci sono delle istituzioni come il Consiglio regionale e quello provinciale che si sono pronunciate a favore della localizzazione a Germaneto. Il secondo è che se Catanzaro deve esercitare il ruolo di capoluogo di Regione deve avere il coraggio e la capacità di declinarsi sul territorio, di accorciare la distanza con le altre città della Calabria, di rendersi accessibilie, di non arroccarsi insomma sui tre colli». «Tutte le città del mondo – dice ancora Veraldi – dalle più piccole alle più grandi – hanno sempre trovato il modo di costruire la cittadella degli uffici (la city) che è diventata il polmone economico, finanziario ed amministrativo dei centri storici, lasciati alla vivibilità dei cittadini e allo sviluppo delle tradizioni artigianali, culturali e turistiche delle città. Grande errore quindi la decisione della Giunta regionale, ma soprattutto grande atto di arroganza e di mancato rispetto per il pronunciamento del Consiglio regionale». E sull’uscita di Galati? «Se Galati dà seguito con i fatti a quello che ha dichiarato, che io condivido ed apprezzo, non c’è dubbio che si aprirà una grossa falla nella maggioranza e si avrà l’opportunità di poter rivedere una scelta che reputo inadeguata per Catanzaro e per tutta la Regione». Sarà, quella di Veraldi, l’unica voce fuori dal coro (silenzioso)? Intanto altre perplessità potrebbero sorgere sulla spesa affrontata dalla Regione e sulle differenti valutazioni dei costi da parte dei diversi organismi che si sono susseguiti prima che si arrivasse alla stima finale.

Sport Minori
La ex pallamano Calabria Crotone-Catanzaro ora Pallamano Crotone:
Crotone, riscatto a spese del Fondi

Crotone-Fondi 29-21 CROTONE: Ventrella, Perri 2, Sessio 3, Gc Giaquinta, Grillo 5, Bientinesi 1, C. Giaquinta, Heinz 13, Mancuso, Cusato, Lo Vecchio 5, Laera, Turrà. All: Perri FONDI: D’Angelis, V. De Santis, Popovic 5, Di Nanno 4, Di Cicco, Di Leli 2, Gc De Santis 3, Manojcovic 4, Gl. Di Manno, V. Di Manno, Pettorile 3. All: Padrone ARBITRI: Caglioti (Lamezia), De Vito (Catanzaro) CROTONE – I rossoblù di Perri rispondono con una convicente vittoria alla immerita sconfitta di sabato scorso a Fasano. Lo fanno praticando un gioco veloce, bene organizzato e potente in fase di conclusione. Nella squadra crotonese, sono andati a segno quasi tutti a dimostrazione della grande determinazione con cui hanno affrontato il Fondi, avversario non facile da battere. Primo tempo molto equilibrato nel gioco e nel punteggio (11-11) e ripresa nettamete nelle mani del Crotone, protagonista assoluta fino al termine della partita grazie anche al solito bomber Kamil Heinz. Il Fondi ha cercato di reagire aggirando la linea difensiva dei rossoblù, ottenendo soltanto qualche ritardo nella conclusione dell’incontro, ben diretto dalla coppia Caglioti e De Vito. Fra otto giorni, Crotone in trasferta contro l’Ambra nella gara decisiva per il futuro dei rossoblù. (o. s.)

Dal sito www.pallamanocrotone.it
Classifica serie A2 2002/2003.
Noci 42
Ancona 40
Città Sant’Angelo 40
Ambra 36
Benevento 1999 35
Junior Fasano 28
Semat Fondi 23
Terni 22
Cus Chieti 21
Pallamano Crotone 21
Acli Avellino 19
San Benedetto 7

Autore

Davide Pane

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