Rassegna stampa

Rassegna stampa di martedi 10 dicembre

Cavallaro è il nuovo presidente dell’US Catanzaro. Finita l’era Mancuso.

IL DOMANI

L’ex socio di minoranza chiamato temporaneamente a ricoprire
la massima carica
Cavallaro è il nuovo presidente
Finita l’era Mancuso. Possibili contatti tra il responsabile Esisud e Albano

CATANZARO РMinimo Cavallaro da ieri sera ̬ il nuovo presidente del
Catanzaro Calcio. Il consiglio di amministrazione ha di fatto sancito la definitiva
uscita di scena di Giovanni Mancuso e l’elezione, in via temporanea, di Cavallaro
a numero uno della società di scesa Jannoni. Non un nome nuovo, dunque,
ma un socio di minoranza. Peraltro, quello rimasto finora più in ombra.
Rispetto al gruppo Parente-Poggi (che insieme a Cavallaro ha detenuto circa
il 40% delle quote societarie), infatti, il neo presidente ha sempre lavorato
dietro le quinte e non è escluso che la sua provvisoria posizione in
seno alla società giallorossa sia propedeutica a un definitivo rilancio
dell’azione proprio di Claudio Parente e soci, sostenuta magari dall’esterno.
Ma un’altra tesi prende piede. Minimo Cavallaro è responsabile
dell’Esisud e intrattiene da sempre buoni rapporti con Pino Albano, ex presidente
del Catanzaro e magnate della grande ristorazione. Pare che negli ultimi tempi
si siano infittiti i contatti tra i due. Niente di ufficiale, ma di certo neppure
un’ipotesi campata in aria.
Bisogna attendere ancora e forse non necessariamente la data del 14 dicembre,
fissata ufficialmente per riunire il consiglio di amministrazione, ma che ora
potrebbe divenire superflua. Il dato nuovo e inopinabile da ieri è che
l’epoca Mancuso è davvero finita.

La nuova società avrebbe delle solide basi su cui ricostruire
Un buon investimento

Settimana cruciale, quella che ci apprestiamo a vivere, per le sorti del Catanzaro
Calcio. Dall’assemblea prevista per sabato prossimo, infatti, dovrebbero sortire
grosse novità dal punto di vista societario. Il presidente Mancuso vuole
lasciare; lo ha detto tante volte in questi quattro anni della sua gestione,
ma forse non è mai stato così determinato come in questa circostanza.
Per fortuna non sembrano mancare le alternative. Franco Scorsa, e gli imprenditori
da lui rappresentati, sembrano altrettanto determinati a rilevare la società
di via Iannoni. È un cambio davvero auspicabile, per il bene dei colori
giallorossi. Il fatto che lo stesso Scorsa sia un profondo conoscitore del mondo
del calcio, rappresenta già, di per sé, una grossa garanzia. Proprio
la scarsa competenza calcistica è stato infatti il limite maggiore della
gestione Mancuso, purtroppo poco aiutato anche dai collaboratori che si sono
avvicendati nel ruolo di direttore sportivo. Le incertezze societarie si riflettono,
purtroppo, anche sulla squadra, che comunque è apparsa ultimamente in
leggera ripresa. La vittoria, pur stentata, di Pozzuoli, è servita a
dare ossigeno quantomeno alla classifica. Tre punti di vantaggio sulla zona
play-out e sei di distacco da quella play-off, dicono che il campionato del
Catanzaro è ancora aperto a qualsiasi prospettiva.
L’intelaiatura base non è per niente male, specie se si riesce a recuperare
qualche infortunato importante. La difesa offre ampie garanzie, probabilmente
è la più forte del girone. Uomini come Ciardiello, Corazzini,
Milone, supportati da Ascoli e con alle spalle un portierone come Gentili, farebbero
la gioia di qualsiasi allenatore, così come un centrocampo al completo
dei vari Ferrigno, Ambrosino, Alfieri e lo stesso Ascoli, gente che può
garantire qualità e quantità al reparto nevralgico. Anche le alternative
non sono male, come hanno dimostrato i vari Machado, Toledo, Lo Giudice, De
Sanzo, Basile. L’attacco è la vera nota dolente. Occorrono al più
presto un paio di elementi di peso, sembra siano stati già individuati
da mister Dellisanti, si spera arrivino a gennaio per dare man forte ad un Moscelli
comunque sempre affidabile, specie se ben supportato. Ecco quindi che la nuova
società avrebbe già delle solide basi sulle quali lavorare. Il
Catanzaro rappresenta ancora un buon investimento, anche in un momento storico
che sfiora il drammatico per il mondo del calcio, a qualsiasi livello. La tifoseria
aspetta fiduciosa, pronta come sempre a riempire nuovamente le gradinate del
Ceravolo con la passione e l’entusiasmo che la contraddistinguono e senza rinnegare
Giovanni Mancuso, al quale la fortuna non ha certo dato una mano: ricordate
quel maledetto 17 giugno?
Claudio Pileggi

LA GIORNATA / Salta la panchina del Latina
Due turni al giro di boa. Foggia o Nocerina campione d’inverno

A due giornate dalla fine del girone d’andata, per la conquista del titolo
di campione d’inverno sarà lotta a due tra Nocerina e Foggia. Entrambe
vincitrici nell’ultimo turno, sono senza dubbio le due migliori squadre di queste
prima parte del campionato, le più continue e organizzate tatticamente.
Senza contare che stanno imprimendo un ritmo altissimo al torneo. Infatti, hanno
già superato (nel caso della compagine campana) o hanno eguagliato (nel
caso di quella pugliese) quella quota di 30-33 punti con la quale nelle scorse
stagioni la prima della classe aveva chiuso il girone d’andata.
I Molossi di Ezio Capuano hanno fornito l’ennesima prova di forza sul campo
del Giugliano. Sotto di un gol (rete per i Tigrotti di Muratore), Campo e compagni
hanno prima pareggiato con Lazzaro per poi operare il sorpasso con Magliocco.
La marcatura decisiva di quest’ultimo, dimostra, ancora una volta, come la forza
del gruppo rossonero sia nella panchina lunga e nella capacità del tecnico
di dosare le energie di tutti i componenti della rosa, nella quale è
difficile capire chi siano le riserve e chi i titolari.
Alla vittoria della capolista, il Foggia ha risposto regolando con il minimo
scarto la Lodigiani grazie alla rete del “solito” Greco. Il complesso
di mister Marino, pur non entusiasmando come il altre occasioni, ha ottenuto
il massimo con il minimo sforzo.
Un buon pari quello ottenuto dal Brindisi a Barcellona Pozzo di Gotto, contro
l’Igea Virtus. Anche se i programmi e i proclami della vigilia erano ben diversi,
i pugliesi sperano ora nel recupero di campionato con l’ Olbia per non perdere
troppo terreno dalle battistrada Nocerina e Foggia.
Chi, invece, sta perdendo terreno è l’Acireale che a Frosinone ha rimediata
la terza sconfitta consecutiva. Uno stop pesante, quindi, per gli uomini di
Chiancone, sia perché costituisce un campanello d’allarme per le ambizioni
acesi e sia perché giunto contro una compagine in prepotente ascesa e
che può essere, ormai, considerata una diretta concorrente in chiave
play off. Ora i ciociari sono a soli due punti dal quinto posto in classifica
e possono essere considerati, senza alcun dubbio, una delle squadre più
in forma del momento. Contro il complesso acese ancora a segno Sossio Aruta
(al suo decimo gol in campionato), mentre l’ex di turno, lo stopper Cicchetti,
ha aperto le marcature.
Con l’importante pareggio di Palma Campania, il Gela ha agganciato al quinto
posto proprio i cugini dell’Acireale. Per il sempre più sorprendente
complesso di Ruisi, comunque, un pari che lascia con l’amaro in bocca, se è
vero come è vero che Docente e compagni, dopo appena diciannove minuti
di gioco, erano già avanti di due gol (doppietta di Erbini) prima di
subire la rimonta dei padroni di casa con Ceretta e Verolino.
Buone notizie dalla Campania per il Catanzaro che a Pozzuoli, contro il fanalino
di coda Puteolana, ha ottenuto la sua prima vittoria esterna grazie alla rete
del brasiliano Toledo. Un successo scontato e che, a prima vista, non dovrebbe
costituire una sorpresa, ma che, se si pena alle vicende societarie dei e ai
molti indisponibili nelle fila giallorosse, è un segnale senza dubbio
positivo lanciato da un gruppo che vuole dimostrare di essere più forte
delle avversità.
Una rete di Ferrara al quinto minuto di recupero ha evitato al Ragusa la sesta
sconfitta interna di fila ed un primato a dir poco singolare se si guarda il
rendimento esterno della matricola siciliana. Al termine di una settimana travagliata,
culminata con l’esonero di Geretto, il Gladiator ha così rischiato di
fare il colpo grosso in terra Iblea grazie ad una rete del bomber Di Maio. Ma
le novità più importanti riguardano la panchina dei nerazzurri
dove è in arrivo Balugini, con il probabile tesseramento dell’esterno
di centrocampo Cunti, ex Puteolana. Per un allenatore che arriva uno che va
via, nella fattispecie Carrano, tecnico del Latina, al quale è stata
fatale la sconfitta nel derby laziale con il Tivoli. Un esonero che giunge un
po’ a sorpresa. A raccogliere l’eredità del trainer tarantino sarà
uno tra Specchia e Petrelli.
Vittorio Ranieri

«Non tratterrò nessuno»
Dellisanti: «Tra un mese chi vuole può andar via»
«I tifosi si toglieranno belle soddisfazioni»

CATANZARO – Prima vittoria esterna, frutto di una gara giocata con cuore e
spirito di abnegazione. Il Catanzaro finalmente si è vestito da corsaro,
portando via dal “Conte” di Pozzuoli tre punti importanti, meritati
e, soprattutto, non regalati (in fatto di omaggi bisogna rivolgersi ai precedenti
avversari della squadra flegrea, la quale contro le aquile non ha steso, stranamente,
l’usuale tappeto di benvenuto).
Una partita incanalatasi sulla cattiva strada dopo a pena 12 minuti, a causa
della frettolosa espulsione di Rodrigo Machado; ma subito presa per le redini,
tanto da non far pesare, nell’economia del gioco, l’inferiorità numerica.
Franco Dellisanti è appagato, anche perché è stato costretto
a far scendere in campo una formazione rabberciata, a causa delle assenze di
Milone, Folino, Alfieri, Ambrosino, Ferrigno e Bertuccelli.
«Una vittoria sudata, tirata con i nostri mezzi – sottolinea il trainer
giallorosso – visto che la Puteolana, contro di noi, ha lottato senza risparmiarsi.
La squadra, nonostante le difficoltà di varie origini, ha risposto bene,
centrando, così, il colpaccio».
Una formazione giovane, che ha ben figurato. Ora sa di poter contare, in futuro,
anche su forze fresche.
«Sì, sono soddisfatto anche perquesto. I giovani hanno fatto la
loro parte, dimostrando buone qualità tecniche e caratteriali. Basile,
Toledo e Rodrigo Machado, che stava giocando bene prima che venisse espulso,
mi hanno impressionato positivamente. Bene così, perché torneranno
ad essere utili». I tre punti hanno dato ossigeno alla classifica: la
soglia play-off è, adesso, a sole sei lunghezze. «Ho sempre detto
che il campionato è ancora tutto da giocare. L’attuale distacco non mi
preoccupa, perché la mia squadra deve, ancora, dimostrare il reale potenziale.
Appena avrò a disposizione la rosa al completo, allora la nostra marcia
sarà decisamente più spedita». Infortuni, squalifiche e,
non ultime, le contrastate vicende societarie. Contrattempi che metterebbero
in crisi chiunque. «E vero, ed è perquesto che spero che l’aspetto
societario, per la nostra tranquillità, si risolva ed al più presto,anche
perché desidero, pure, che si proceda alla campagna di rafforzamento,
visto che necessitano dei puntelli».
Sono stati individuati i rinforzi? «Nonostante i problemi societari, non
sto con le mani in mano. Abbiamo un elenco con gli obiettivi da raggiungere,
alcuni dei quali sono già stati determinati. Però, ripeto, dobbiamo
lavorare con distensione senza tensioni e pene. I tifosi devono stare tranquilli:
se tutto procederà per il verso giusto, potremmo toglierci delle belle
soddisfazioni». Qualche giocatore in organico potrebbe andare via?
«Chi non vuole stare a Catanzaro, può benissimo fare le valigie,
perché non tratterrò nessuno. Voglio gente disposta alla lotta
e al sacrificio. Preferisco avere atleti meno dotati tecnicamente, ma con valori
morali alti. Il mio concetto è chiaro e chiunque potrà trarre
le dovute conseguenze».
Vittorio Giummo

Aveva espresso un desiderio: segnare un gol. Lo ha realizzato
Toledo è stata di parola

CATANZARO – Alla vigilia della gara contro la Puteolana, attraverso il Domani
aveva manifestato il grande desiderio di realizzare, in Campania, la rete della
vittoria.
Robson Toledo Machado è stato di parola: il suo colpo di testa vincente
fra tre avversari ha permesso al Catanzaro di centrare l’importante successo.
Un gol corredato da una prestazione ad alti livelli, caratterizzata da discese
travolgenti sulla fascia destra e da un ritmo indemoniato dal primo all’ultimo
minuto di gioco. Insomma, una vera spina costante al fianco della difesa avversaria.
«Sono contento – spiega il ghepardo di San Paulo-di aver contribuito,
in modo decisivo, alla conquista dei tre punti. Ringrazio mister Dellisanti
per la fiducia accordatami, anche perché per il sottoscritto si trattava
dell’esordio dal primo minuto. Il Catanzaro è una squadra attrezzata
perdisputare un campionato d’avanguardia. La classifica attuale non è
affatto veritiera, ma questo non è importante: a breve ci attesteremo
nella zona alta. Le formazioni che sono sopra non sono, di certo, superiori
a noi».
Una rete cercata, con quel pallone scodellato da Corazzini seguito con lo sguardo,
pronto ad essere calamitato. «Era marcatissimo, però ci ho creduto,
speravo di cuore di raggiungere la sfera e, alla fine, l’ho depositata nella
porta avversaria, così il mio desiderio è stato premiato. Cosa
ho provato quando ho visto il pallone rotolare in rete? Una gioia indescrivibile.
Però, adesso, devo pensarea farmi trovare semprepronto: il mio compito
non si è, di certo, esaurito con la rete alla Puteolana. Voglio ripagare
la fiducia di chi ha creduto in me e, per questo, so bene che dovrò impegnarmi
il doppio, per continuare a fare bene con la maglia giallorossa, a cui tengo
molto».
V. Giu.

Sebastian Rodrigo Machado non ci sta: l’arbitro ha inventato
«Ma quale gomitata?»

CATANZARO- «Non ho tirato nessuna gomitata all’avversario. La verità
è che l’arbitro è stato ingannato dal guardalinee, a sua volta
influenzato dalla messinscena del difensore della Puteolana». Rodrigo
Machado, espulso domenica dopo appena 12 minuti di gioco, non ci sta: non vuole
passare per un rissoso. E, del resto, è difficile non credere alla perla
nera giallorossa, perla quale il calcio è fatto solo di tocchi di classe,
dribbling ubriacanti e lealtà sportiva, nella piena filosofia brasiliana.
«Appena entrati in campo, avevo inteso che, per me, sarebbe stata una
gara all’insegna della provocazione, visto che i giocatori della Puteolana mi
avevano puntato, perché, certamente, mi temevano. Purtroppo questa è
la C2, una categoria difficile, dove l’ostruzionismo e la poca onestà
sono di casa. Pazienza, questi episodi servono, sicuramente, a fare esperienza
ed a irrobustire il carattere. Mi dispiace, semmai, che andrò incontro
alla squalifica e, per questo, contro l’Olbia, non potrò dare una mano
al Catanzaro». Non è escluso che il giudice sportivo commini al
fantasista di colore più di una giornata di squalifica.
V. Giu.


GAZZETTA DELLO SPORT

CATANZARO – Dopo 40 giornate, il Catanzaro ha vinto fuori casa! L’ultima
volta, è stato il 28 novembre dell’anno scorso a Tricase. Si dovrebbe
giocare ogni domenica a Pozzuoli e davanti a 200 spettatori! Però, la
vittoria sulla derelitta Puteolana merita d’essere apprezzata, molto più
di quanto si faccia se si pone mente all’ultimo posto con due punti dei
campani. Se, infatti, il campionato della squadra di Marino appare segnato da
un’evidente inferiorità, è anche vero che le condizioni
del Catanzaro erano oggettivamente drammatiche. “Abbiamo attraversato
una settimana molto difficile.” –ha giustamente ricordato l’allenatore
Franco Dellisanti. E’ stata, infatti, una settimana in cui c’è
stato un po’ di tutto: proteste dei giocatori per il ritardato pagamento
di certi emolumenti, discussioni ed incontri, dimissioni del presidente della
società. Insomma, se la serenità è una componente essenziale
dei risultati, bisogna allora fare i complimenti alla squadra che veniva dall’inferno.
S’aggiunga, tanto per completare il quadro delle difficoltà, che
mancava un incredibile numero di giocatori importanti, in un organico notoriamente
ridotto all’osso. Per aumentare le difficoltà, son subito saltati
i nervi all’inesperto Machado, che s’è fatto ingenuamente
espellere dopo una manciata di minuti. D’accordo, la Puteolana era ridotta
proprio male, ma vincere in dieci in queste condizioni è stata un’impresa
anche contro la Puteolana! Certo, non si poteva in queste condizioni pretendere
la goleada ed il bel gioco, per cui il tecnico giallorosso si limita a questo
scarno commento: “E’ normale che la squadra fosse un po’ bloccata.
Indipendentemente dagli avvenimenti della settimana, la sconfitta con il Foggia
è stata una brutta mazzata che ci ha condizionato. Faccio, comunque,
i complimenti ai ragazzi per aver saputo portarsi in vantaggio, per il gol realizzato,
per come hanno gestito il risultato.” Per il futuro, il tecnico non perde
la sua gran voglia di crederci: “Potremo recitare ancora un ruolo importante,
specie ora che recupereremo gli infortunati.” Domenica, infatti, a parte
il rientro da squalifica di Milone, rientrerà Ambrosino e potrebbe esserci
anche un’apparizione per Ferrigno.” Come al solito ha fatto quel
che ha potuto Fabio Moscelli, che giustamente incamera i tre punti, senza curarsi
tanto dell’estetica: “Godiamoci questa vittoria, senza pensare che
è stata conquistata contro l’ultima in classifica. Da domani, cominceremo
a pensare all’Olbia. Dobbiamo a tutti i costi cercare di vincere le due
prossime gare. Probabilmente, recupereremo più di un titolare. E’
un momento questo in cui abbiamo bisogno di tutti.” Poi, lo sgusciante
attaccante giallorosso spiega le difficoltà incontrate domenica: “Mi
son trovato per 80 minuti circa, solo contro la difesa avversaria. Sono stato
spesso beccato in fuorigioco, perché cercavo di appostarmi al limite
della linea regolamentare, per tentare il guizzo vincente.” Anche Marco
Ciardiello non guarda per il sottile ed inquadra il risultato nella giusta cornice
di difficoltà: “Quando si gioca in 10, la vittoria è difficile
su qualsiasi campo. S’aggiunga che la Puteolana s’è dimostrata
tutt’altro che in disarmo ed è apparsa una compagine coriacea.
Per il futuro, dobbiamo evitare di guardare la classifica e conquistare più
punti possibili. Alla fine, vedremo dove potremo trovarci.”
Salvatore Blasco


IL QUOTIDIANO

Sabato è in programma la ricapitalizzazione: si rischia la procedura
di fallimento
Catanzaro, la crisi societaria resta

CATANZARO ­ Regna ancora un alone di incertezza sulla situazione societaria
dell’Us Catanzaro. Sabato, giorno in cui sarebbe dovuta avvenire la ricapitalizzazione,
si avvicina inesorabilmente. I soci, tuttavia, hanno già fatto sapere
che non procederanno all’attuazione dell’ordine del giorno previsto per quella
riunione. Sarebbero gravi le conseguenze di un mancato rispetto delle scadenze,
si rischia di arrivare a un avvio delle procedure di fallimento della società.

Frenetiche, quindi, le trattative che porterebbero all’ingresso di Scorza, all’interno
dell’Us Catanzaro. I soci di minoranza, tra cui l’amministratore delegato Parente,
faranno quasi sicuramente parte dell’eventuale nuovo assetto societario che
verrà creandosi nei prossimi giorni.
Salvatore Mancuso conferma che, «sono molte le persone che hanno invitato
il presidente a farsi da parte», in primis il pubblico. D’altronde, non
è una novità che l’imprenditore calabrese non si sia mai sentito
rappresentato dal mondo del calcio. Un mondo che, per sua stessa ammissione,
non gli appartiene.
Intanto, la squadra, pur avvertendo una notevole pressione alla vigilia, è
riuscita a sbancare il “Conte” di Pozzuoli. Una vittoria che, lungi
dal poter essere considerata un’impresa data la pochezza degli avversari, è
di vitale importanza per le sorti del campionato in corso. Tre punti che portano
i giallorossi a sei lunghezze dalla zona play off. Senza considerare che una
sconfitta, o anche un pareggio, avrebbe segnato un solco profondo nelle aspirazioni
catanzaresi di lottare per la promozione.
Dellisanti dice: «Anche con la cenerentola della serie C2, la vittoria
è un toccasana in situazioni del genere. Abbiamo messo in campo tutta
la determinazione di cui disponevamo. Nonostante la posizione che occupa in
graduatoria, la Puteolana era molto motivata a raggiungere un risultato utile».

Inevitabile il riferimento alle vicende societarie: «Nella preparazione
di questa gara è mancata la serenità necessaria, non solo per
ciò che sta accadendo in società, ma anche per la marea di indisponibili
che contavo».
Una gara iniziata sotto i peggiori auspici. Machado è stato espulso al
15′. Ancora Dellisanti. «Un errore dell’arbitro, che ha male interpretato
un movimento scomposto del brasiliano. Toledo? So che posso contare su di lui,
sta ritagliando molto bene i suoi spazi».
Domani alle 14,30 ripartono gli allenamenti in vista della sfida con l’Olbia.
L’allenatore Dellisanti ha fretta di recuperare Ambrosino e Ferrigno. Nonostante
quanto visto domenica scorsa, il tecnico sembra preferire l’esperienza dei titolari
alla freschezza dei giovani. Una gara molto sentita, quella con l’Olbia, anche
dal pubblico catanzarese. Domenica verrà, infatti, onorata la memoria
di Massimo Capraro.
Enrico Foresta

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God

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