Rassegna stampa

Rassegna stampa di mercoledì 11 dicembre

Regna ancora l’incertezza sul futuro della società giallorossa

GAZZETTA DEL SUD

Va al timone della società giallorossa al posto di Mancuso che
resta consigliere di maggioranza in attesa che vengano cedute le sue azioni
Cavallaro nuovo presidente del Catanzaro

CATANZARO – La società del Catanzaro ha un nuovo timoniere. È il dott. Domenico
Cavallaro, 42 anni, romano di nascita, catanzarese di adozione, essendosi trasferito
in città da parecchi anni dove opera e vive con la moglie e due figlie. È titolare
della Esi Sud, una società di consulenza, già sponsor ufficiale due anni or
sono del Catanzaro, società nella quale il neo presidente è componente del Consiglio
di amministrazione che, giusto come recita un comunicato ufficiale dell’U.S.
Catanzaro, gli ha conferito la carica di presidente. Al posto dell’ormai ex
presidente Giovanni Mancuso è stato coptato nel ruolo di consigliere il rag.
Giorgio Aiello, un dipendente di una delle aziende dello stesso Mancuso. Oltre
la notizia ufficiale della nomina di Cavallaro a presidente, nel comunicato
c’è scritto: «Il C.d.A., nell’esprimere al signor Giovanni Mancuso, anche a
nome degli sportivi più autentici, il doveroso e sentito ringraziamento per
il disinteressato impegno profuso e i notevoli sforzi economici sostenuti a
salvaguardia della gloriosa tradizione calcistica dell’U.S. Catanzaro, invita
tutti coloro che hanno a cuore le sorti del sodalizio sportivo, che appartiene
a tutta la città, a dimostrare in forma tangibile il proprio attaccamento ai
colori giallorossi». E ancora: «Il C.d.A. rivolge, infine, agli allenatori e
ai giocatori un sincero apprezzamento per la professionalità dimostrata, invitandoli
a moltiplicare il proprio impegno per superare questo momento particolarmente
difficile del campionato». L’uscita di scena di Mancuso è data per definitiva,
anche se resta socio di maggioranza. A proposito il neo presidente Cavallaro
ha precisato: «Nell’eventualità di un definitivo cambio di gestione, Mancuso
non pretende nulla dalle sue azioni». Invece si ipotizza che lo stesso Mancuso
avanzarebbe la richiesta delle anticipazioni fatte per la corrente stagione.
Ma perché il passaggio di consegne a Cavallaro? Lo ha spiegato lo stesso nuovo
presidente: «La componente principale della società, ovvero il gruppo Mancuso,
mi ha delegato a cedere il pacchetto azionario in suo possesso». Praticamente
Cavallaro è un traghettatore: «L’intenzione del socio di maggioranza – ha quindi,
spiegato – è che qualcuno si faccia avanti, senza trovare la scusante della
presenza di Mancuso. Questo di fronte alle voci ricorrenti nell’ambiente secondo
le quali lo stesso Mancuso accamperebbe pretese eccessive. Invece non pretende
alcunché dalle sue azioni». Alla domanda su che cosa succederà ora, Cavallaro
ha risposto: «Innanzitutto ci sono due date da rispettare: il prossimo 14 dicembre,
quando è fissata la riunione del Consiglio di amministrazione in prima convocazione
per la ricostituzione del capitale sociale oppure il 18 gennaio in seconda convocazione».
Quindi non è tassativa la prima scadenza, sebbene sarebbe quella utile per consentire
di varare i programmi di potenziamento della squadra; programmi – va precisato
– che non rientrerebbero nelle intenzioni del rinnovato consiglio di amministrazione.
Anzi è stato escluso. Sul futuro il neo presidente ha indicato tre soluzioni:
1) che si presenti qualcuno per rilevare la società; 2) che ricapitalizzino
gli attuali soci con una chiosa della stesso Cavallaro: «Lo escludo per quanto
riguarda Mancuso perché le sue dimissioni sono irrevocabili». La terza soluzione
vedrebbe la messa in liquidazione della società. «Questo non significa – ha
precisato Cavallaro – che gli attuali azionisti non si assumono gli impegni
per la corrente stagione. L’attuale società, perciò, garantirà gli impegni assunti».
Cavallaro ha rivolto appelli alla squadra, ai tifosi e anche agli imprenditori
locali. E a proposito di quest’ultimi ha dichiarato: «Mi auguro che questo punto
ci sia un loro scatto d’orgoglio principalmente quali catanzaresi». Il neo presidente
ha, quindi, ammesso i contatti dell’altra settimana (con lui presente) tra gli
emissari di due imprenditori del ramo edilizio di Parma, con la precisazione:
«Ancora non si sono rifatti vivi». Nell’ambiente invece c’è chi insiste su una
soluzione interna alla crisi societaria, ovvero il coagulo di un gruppo di imprenditori
catanzaresi, magari con la chiamata a… raccolta da parte delle autorità locali,
sindaco in testa, con il quale il neo presidente ha già prenotato un incontro
a breve scadenza. La squadra, dal canto suo, dopo un sussulto alla notizia del
passaggio di consegne di Mancuso, ha fatto buon viso a cattivo gioco di fronte
alle assicurazioni del neo presidente.
Vito Macrìna


IL DOMANI

Il nuovo presidente dell’Uesse: «Garantiamo la gestione solo
fino a giugno»
«Imprenditori, ora fatevi avanti»
«Non c’è alcuna trattativa concreta. L’operazione sarebbe a costo
zero»

CATANZARO-Dunque, come anticipato ieri in esclusiva dal Domani, Giovanni Mancuso
non è più il presidente dell’Us Catanzaro. Le sue dimissioni,
formulate nei giorni scorsi e giudicate irrevocabili, sono state infatti ratificate
dal consiglio d’amministrazione della società di scesaJannoni, riunitosi
a sorpresa. Presidente provvisorio è stato nominato il socio di minoranza
Domenico Cavallaro, titolare dell’azienda Esisud. Nel corso della riunione è
stato anche inserito, all’interno del consiglio, il ragioniere Giorgio Aiello,
che avrà compiti di consulente tecnico. L’attuale società sarà
chiamata ad assolvere a due funzioni: favorire la transizione per un eventuale
ingresso di nuovi soci decisi a rilevare l’Us Catanzaro e portare a termine
la gestione dell’attuale campionato. Dopo le dimissioni di Giovanni Mancuso,
si apre, quindi, un nuovo capitolo della storia del sodalizio giallorosso. Ora
toccherà agli imprenditori catanzaresi muoversi (interventi esterni appaiono
molto improbabili), perché se ciò non dovesse avvenire entro la
fine del campionato, allora le aquile rischiano, seriamente, di non volare più:
l’attuale amministrazione, infatti, cesserà di operare a fine stagione.
In pratica, non ci sarà nessun altro campionato.
«Questo passo- spiega il nuovo presidente del Catanzaro, Domenico Cavallaro
– apre, di fatto, la porta a chi vuole subentrare nella gestione della società.
Chi è disponibile, a chi sta a cuore le sorti della squadra, ora ha la
possibilità di dimostrarlo, con i fatti. Personalmente mi impegnerò
al massimo, al fine di favorire una rapida transizione tra vecchia e nuova società».
A tal proposito sono pervenute delle richieste ufficiali?
«No, al momento nessuno si è fatto avanti: non ci sono trattative
concrete. Albano? Non mi risulta. Comunque, i bilanci sono alle luce del sole.
Non ci sono ostacoli per acquistare il Catanzaro. L’operazione è a costo
zero, salvo, chiaramente, la spesa relativa alla quota di maggioranza».
Qual è la cifra?
«Inutile sparare certe somme attraverso i giornali. Ripeto, ora la situazione
è davvero vantaggiosa, per rilanciare il calcio a Catanzaro. Si deve
incominciare un nuovo ciclo e, per questo, sprono gli imprenditori locali ad
intervenire. Noi catanzaresi abbiamo dato tanto a loro, adesso è giunto
il momento che gli stessi ricambino la fiducia e la stima che ricevono quotidianamente
dalla città». Lei potrebbe rimanere presidente, qualora arrivasse
un aiuto economico esterno?
«Sono sempre disponibile; ma se dovesse subentrare qualcuno è logico
che lo stesso pretenda una certa visibilità. Mi metterò da parte
senza problemi».
È ottimista sul futuro del Catanzaro? «Sì, penso che questa
vicenda possa risolversi al meglio». Una fiducia dettata, forse, dalla
consapevolezza che sta prendendo corpo qualche trattativa, al momento celata
per convenienza? «No, ribadisco che, per ora, non c’è traccia di
potenziali acquirenti. Il mio ottimismo è dettato dal fatto che gli imprenditori
locali, vista la situazione creatasi, non si possono tirare indietro. È
una mia sensazione, nulla più, che mi auguro possa concretizzarsi prima
della fine dell’anno. Tra l’altro mi sto adoperando anche per riprendere i rapporti
con l’Amministrazione comunale, mirati ad una fattiva collaborazione».
Tifoseria in fermento e sul piede di guerra, squadra che nonostante le difficoltà
ha colto il primo successo esterno. Si deve arrivare, al più presto,
ad una fase caratterizzata da serenità e tranquillità. «È
vero ed è perquesto che invito i tifosi a lasciare perdere la contestazione:
adesso non ha più senso. Mancuso ha lasciato e striscioni con su scritto
“Società Vergogna” non hanno più motivo dessere esposti.
I nostri tifosi devono tornare allo stadio, stare vicini, perché il loro
sostegno è importante, per aprire un nuovo ciclo. Mancuso ha cercato
di rilanciare il Catanzaro, ma, nonostante la grande volontà ed impegno,
non c’è riuscito. Inutile, quindi, rivangare i fatti: ora bisogna concentrarsi
sul futuro. Basta con la contestazione».
La gestione tecnica della squadra come sarà strutturata in attesa di
novità?
«Adempiremo a tutti i compiti sottoscritti ad inizio campionato. In pratica
gestiremo il tutto con i fondi investiti per affrontare questo campionato. I
giocatori devono stare tranquilli e devono continuare a fare il loro lavoro,
come stanno facendo, in assoluta serenità».
È confermata l’assemblea dei soci in programma sabato prossimo? «Sì,
tra l’altro è a doppia convocazione: oltre al 14 c’è pure la data
del 18. Si tratta di una riunione formale».
Vittorio Giummo

Toledo al fianco di Moscelli?
Dopo la squalifica di Machado, le idee di Dellisanti

CATANZARO – E’ ripresa ieri pomeriggio la preparazione dei giallorossi. Clima
disteso e giocatori col morale rinfrancato dai tre punti ottenuti in terra campana,
anche se nell’ambiente l’orecchio è sempre rivolto ai possibili sviluppi
della questione societaria. La squadra si è allenata al campetto dietro
la tribuna centrale. Hanno lavorato a parte, con il preparatore atletico Sergio
Musa: Ferrigno (lentamente sta aumentando i carichi), Ambrosino e Moscelli.
Difficile, per non dire improbabile, il recupero degli infortunati Bertuccelli
e Ambrosino in vista del match casalingo con l’Olbia.
Al termine dell’allenamento, il tecnico, Franco Dellisanti, ha riposto alle
nostre domande.
Iniziamo dal lato tecnico. Vista la squalifica di Machado, è ipotizzabile
uno spostamento di Toledo in avanti?
“E’ ancora presto per fare simili valutazione. Certo, il giocatore potrebbe
essere una soluzione, ma, in ogni caso, è un’ipotesi che andrebbe sperimentata
sul campo”.
Mister domanda scontata ma doverosa. I ragazzi quanto stanno risentendo della
situazione societaria?
“Devo dire che stanno reagendo molto bene. Se c’è incertezza è
naturalmente che non si può dare il massimo, ma, ripeto, stanno rispondendo
al meglio. Hanno recepito il mio discorso. Infatti, ho detto loro di non lasciarsi
condizionare dai problemi societari e di pensare unicamente a quelli che sono
i nostri impegni domenicali. Anche perché dobbiamo sempre confrontarci
con avversari agguerriti, senza contare che ne vale la nostra professionalità.
Dobbiamo essere più forti delle difficoltà”.
La speranza è quella che sabato qualcosa si muova.
“Sicuramente. Se le cose si dovessero mettere a posto sarebbe, indubbiamente,
positivo. Comunque, pare che ci si avvia verso una possibile soluzione. E’ naturale
che si potranno avere solo dei vantaggi se tutto si aggiusterà. Sono
convinto che con un programma ben delineato potremmo risalire la china”.
Vittorio Ranieri

“L’incertezza brutta bestia”
Lo Giudice: “I giocatori faranno il loro dovere”

CATANZARO – Voi giocatori come state vivendo questa situazione d’incertezza
a livello societario?
Mi sembra che stiate reagendo bene.
“Indubbiamente e questa è la conferma che siamo un gruppo sano, compatto. Lo
abbiamo sempre detto e lo stiamo dimostrando”.
Quindi, un motivo di soddisfazione.
“Certo. Sono contento per come ci stiamo comportando e per come stiamo reagendo.
Per quanto riguarda il futuro sento discorsi improntati all’ottimismo e ciò
mi fa ben sperare”.
La situazione ambientale, inoltre, non è delle migliori.
“I tifosi li capisco. Inutile dire che sono reduci da tante delusioni. Io stesso
ho visto il “Ceravolo” pieno, gremito in ogni ordine di posto e so quanto entusiasmo
possa dare questa “piazza”. E’ normale che gradirei che anche i supporter capissero
un po’ noi giocatori. Stiamo facendo di tutto per tenere a galla il Catanzaro.
Comprendo il nostro pubblico, ma vorrei che pari comprensione ci fosse anche
nei nostri confronti”.
Qual è rimpianto più grosso di questa prima parte di torneo?
“E’ avere avuto tanti contrattempi, dall’infortunio di Ferrigno alla situazione
di Ingenito. Eppure, nonostante tutto, ci stiamo ancora giocando il nostro campionato.
Forse siamo gli unici a crederci in questa situazione”.
Tornando al capitolo società. Come giocatori è ovvio che vorreste avere fatti
e segnali concreti.
“Per quanto riguarda il presidente Mancuso ci siamo già espressi la scorsa settimana.
Abbiamo iniziato con lui ed il nostro desiderio è quello di finire quest’avventura
con lui. E’ normale che se ciò non possa verificarsi l’importante è che ci sia
subito chiarezza. La cosa più brutta è quando c’è una situazione di incertezza.
La nomina di Mimmo Cavallaro a massimo dirigente del sodalizio giallorosso è,
indubbiamente, una prima schiarita. E’ naturale che noi seguiamo questi sviluppi,
ma siamo convinti di poter riportare la gente allo stadio con una serie di risultati
positivi. Non potremo, magari, cambiare le sorti della società, ma almeno avremo
fatto il nostro dovere”.
Vittorio Ranieri

Il capogruppo di An al Comune: «Si riempia lo stadio»
Tallini: «I tifosi rispondano»

CATANZARO – Anche la politica si interroga sull’attuale situazione del Catanzaro
Calcio. Il capogruppo di Alleanza nazionale nel consiglio comunale, Domenico
Tallini, ieri ha manifestato le sue riflessioni sull’avvicendamento alla carica
di presidente tra Mancuso e Cavallaro e l’atteggiamento dei tifosi giallorossi:
«Il pubblico del Catanzaro – ha asserito Domenico Tallini – deve ora stare
più che mai vicino alla squadra e tornare a frequentare in massa lo stadio
“Nicola Ceravolo”. Sono sicuro che l’intelligenza degli imprenditori
locali non farà cadere nel vuoto gli appelli lanciati dal nuovo massimo
dirigente dell’Us Catanzaro, Mimmo Cavallaro, cogliendo la palla al balzo per
riportare in auge i colori giallorossi». Tallini ha poi concluso augurando
al Catanzaro i migliori successi.

Autore

God

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