Rassegna stampa

Rassegna stampa di mercoledi 29 gennaio

Fallita sul filo di lana la trattativa?

GAZZETTA DEL SUD

Saltato l’incontro davanti al notaio per la chiusura dell’operazione.
Spostata a domenica la gara con la Lodigiani
Catanzaro, ancora un rinvio per il cambio di gestione societaria

CATANZARO – Fumata grigia ieri – giorno in cui si prevedeva la
chiusura dell’operazione «Catanzaro» – per il cambio di gestione
societaria. Il nuovo incontro – fissato nello studio del commercialista
dott. Ierace – tra gli azionisti cedenti il pacchetto azionario della
Società giallorossa e gli aspiranti acquirenti sarebbero sorte delle
difficoltà, per la verità subito prevedibili quando per gli aspiranti
nuovi soci si è presentato soltanto Paolo Signifredi. Soltanto più
tardi, infatti, e su richiesta, è arrivato Antonio Tallarida, capogruppo
della cordata di imprenditori emiliani. La riunione, già cominciata sul
tardi, si è protratta a lungo con la mediazione del dott. Domenico Cavallaro,
presidente pro tempore del Consiglio di amministrazione della Società
giallorossa. Nel frattempo è filtrata all’esterno qualche voce secondo
la quale addirittura l’accordo sarebbe saltato, pur quando durante la giornata
i vari personaggi del gruppo acquirenti diffondevano il «tutto a posto»,
anche da parte di Gioele Cavallaro, il costruttore che era indicato quale affidabile
garante di tutta l’operazione. Lo ha fatto rispondendo al telefono da fuori
città, mentre nei giorni scorsi aveva fatto sapere che non poteva essere
presente al nuovo incontro per impegni di lavoro. A proposito di difficoltà,
la prima era sorta nel corso della giornata quando si è appreso dell’improvvisa
morte del dott. Domenico Platì, presidente del Collegio sindacale della
Società, professionista noto e stimato. E poiché il Consiglio
di amministrazione non era stato formalmente convocato per l’appuntamento con
il notaio nella quasi certezza di una riunione che per via della presenza di
tutti i soci era, come si dice in gergo, totalitaria, lo stesso appuntamento
era saltato. Di fronte a ciò il commercialista Ierace aveva preparato
– dopo aver sentito le parti – una scrittura privata, valevole legalmente
se registrata. Nel documento i soci cedenti (i gruppi Mancuso e Parente e un
azionista minoritario) si impegnavano alla cessione del diritto di opzione per
la ricostituzione del capitale sociale. Si impegnavano anche alla rinuncia di
720 mila euro di anticipazioni. Gli stessi soci, secondo accordi precedenti,
hanno fatto obbligo agli acquirenti al rimborso di 230 mila euro (praticamente
un grosso sconto sulle anticipazioni) con pagamento dilazionato nei prossimi
quattro mesi dietro presentazione di una fidejussione bancaria. Nella scrittura
privata è inserita, altresì, la clausola dell’obbligo, da parte
degli stessi acquirenti, dell’iscrizione della squadra giallorossa al prossimo
campionato con una penale di 750 mila euro. Quanto alla formalizzazione degli
altri passaggi si era concordato di rifissare l’appuntamento con il notaio per
venerdì prossimo. Quando, va precisato, i nuovi potenziali azionisti
avrebbero acquisito la legalità delle loro funzioni. Allora si era deciso
di prorogare la carica del presidente del consiglio di Una complicazione anche
questa in quanto i nuovi azionisti non avrebbero fatto in tempo a operare nel
mercato che, come è noto, chiuderà proprio venerdì. Allora
si era deciso di prorogare la carica del presidente del Consiglio di amministrazione
della Società, dott. Domenico Cavallaro, già pronto a dimettersi
come aveva anticipato nella conferenza stampa della scorsa settimana. Il dott.
Cavallaro, pur impegnato con la sua azienda e in questi giorni da una incombenza
familiare fuori città ha accettato di continuare a guidare la società
giallorossa con l’accordo che avrebbe lasciato la carica subito dopo la formalizzazione
di tutti gli atti per il cambio di gestione societaria. Lo avrebbe fatto, come
ci ha dichiarato, per spirito di servizio e per l’amore verso il Catanzaro.
Intanto ieri la squadra si è ritrovata allo stadio al mattino e al pomeriggio
per l’inizio della preparazione in previsione che la partita con la Lodigiani
si dovesse giocare sabato, come abitualmente per la squadra romana. Invece ieri
è arrivata al Catanzaro la comunicazione da parte della stessa società
capitolina del rinvio della partita a domenica con inizio alle 14,30 per l’indisponibilità,
appunto, nel pomeriggio di sabato, dello stadio Flaminio. A tarda ora s’è
saputo che la trattativa era stata sospesa dopo una riunione, a dir poco, animata,
prima tra i vecchi soci e poi all’uscita dello studio commerciale fra Mancuso
e Tallarida. Quest’ultimo è stato l’unico disposto a parlare: «Ci
sono delle cose che sono venute fuori e che hanno rappresentato il pomo della
discordia».
Vito Macrìna


GIORNALE DI CALABRIA

Catanzaro, la cessione è saltata
Clamorosamente fallita sul filo di lana la trattativa per il trasferimento della
società giallorossa

CATANZARO. Tutto all’aria. E’ finita così la serata che
avrebbe dovuto sancire il passaggio di proprietà del Catanzaro. Dopo
circa due ore di riunione nello studio del dott. Ierace, presente il notaio
Rocco Guglielmo convocato per redigere l’atto formale, è finita
quasi ad insulti. Con Tallarida che accusava Mancuso di non voler davvero cedere
e con Mancuso che accusava Tallarida di essere una sorta di prestanome di Parente.
Tra accuse reciproche i ”protagonisti” della vicenda si sono poi
allontanati da via Duomo mentre una cinquantina di tifosi, che erano in attesa
degli sviluppi, hanno anche loro abbandonato la ”scena” rumoreggiando
e lanciando invettive. La delusione per il mancato passaggio di proprietà
è infatti stata cocente. Come sempre in casi del genere la serata era
andata avanti tra incertezze, dubbi e sospetti. Anche tra i tifosi in attesa
sotto lo studio del dott. Ierace, infatti, serpeggiavano sensazioni contrastanti.
C’era chi considerava la cosa ormai comunque fatta e chi temeva che Mancuso
non volesse realmente uscire di scena e che, fino alla fine, potesse venire
fuori qualche intoppo, magari disseminato ad arte, per evitare il passaggio
di proprietà. Nello studio del dott. Ierace, oltre al commercialista
ed ai suoi collaboratori, c’erano il notaio Guglielmo, il presidente uscente
Domenico Cavallaro, l’azionista di maggioranza uscente, Mancuso, i soci
di minoranza, il dott. Signifredi, commercialista del gruppo acquirente, nonchè
Tallarida. La riunione doveva iniziare alle 19,30, ma è iniziata in ritarto.
Si è andati avanti nella lettura di tutti gli atti che erano stati già
predisposti ma sui quali, come è ovvio in questi casi, era stato necessario
intervenire con ”limature” chieste di volta in volta da cedenti
ed acquirenti. Limature tutte diventate poi inutili visto come è finita.
Intanto la squadra ha ripreso ieri ad allenarsi dopo la partita di domenica
contro la Nocerina. Inutile dire che tutta l’attenzione dei giocatori
è comunque rivolta alle vicende societarie. In settimana, infatti, gli
atleti giallorossi pretendono assolutamente di essere pagati. ”Dai vecchi
o dai nuovi ci importa poco”, avevano già chiarito in molti. Ed
a quel che succederà in settimana è certamente legato lo spirito
con cui i giallorossi affronteranno la trasferta di Roma contro la Lodigiani.
La partita, in un primo tempo annunciata per sabato, è stata nuovamente
sspostata a domenica perchè per sabato la Lodigiani non ha ottenuto la
disponibilità dello stadio Flaminio.
Re. Sp.

Autore

God

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