Rassegna stampa

Rassegna stampa di Venerdì 6 dicembre

MANCUSO SI E’ DIMESSO

GAZZETTA DELLO SPORT

CATANZARO – E’ precipitata la crisi societaria del Catanzaro, con
le dimissioni che ha ieri dato a sorpresa il Presidente Mancuso. Quest’ultimo
s’era dichiarato nelle ultime ore stanco ed avvilito, ma nessuno pensava
sino a questo punto. Il massimo dirigente, invece, ha ieri sera formalizzato
le sue decisioni con lettera inviata al Consiglio d’Amministrazione. Si
apre così una crisi al buio, alla vigilia di scadenze sociali importanti,
quali quelle della ricapitalizzazione da operare in questo mese ed in una fase
particolarmente delicata per la squadra, impegnata a uscire dal fondo della
classifica. Dietro la notizia dell’ultima ora di ieri, potrebbero esserci
le divergenze createsi nel corso di un incontro del pomeriggio con i giocatori,
che avrebbero fatto pesare oltre misura le proprie preoccupazioni per i presunti
arretrati economici. Già negli ultimi giorni, la squadra aveva dimostrato
segnali d’insofferenza, sfociate in varie riunioni di spogliatoio, in
vaganti minacce di non allenarsi, in mille lagnanze. Non è pensabile
che Mancuso possa recedere dalla decisione, mentre, in assenza del presidente,
l’ordinaria amministrazione sarà certamente svolta dall’Amministratore
delegato Claudio Parente. Difficile ipotizzare a caldo cosa possa accadere nelle
prossime ore, mentre si può facilmente comprendere con quale stato d’animo
il Catanzaro possa affrontare una trasferta decisiva quale quella di domenica.
A proposito della trasferta di Pozzuoli, c’è da ricordare come
ci sarebbe l’obbligo di vincere, visto che su quel campo tutte le squadre
hanno sin qui preso punti: Giugliano, Ragusa, Foggia, Gladiator e Fidelis Andria
hanno ottenuto il massimo, mentre Nocerina e Tivoli hanno pareggiato. Questi
ultimi, rappresentano gli unici due punti ottenuti dalla Puteolana, che solo
così ha timidamente mosso la classifica. Sempre che non si verifichi
l’inimmaginabile, il destino della compagine campana appare già
chiaro. L’inusuale serie negativa di risultati della compagine del presidente
Cesarano, fa immaginare che la Puteolana si sia rassegnata prima del tempo.
Sarebbe un errore crederci veramente! Il Catanzaro, che ha bisogno di una vittoria
a tutti i costi, farà bene ad interpretare la partita come fosse da ultima
spiaggia contro una squadra attrezzata e desiderosa di riscattarsi. “La
mia speranza è di ottenere nove punti in tre partite –riferisce
Fabio Moscelli, l’unico a poter tenere la testa alta dopo la sconfitta
con il Foggia, non solo per il gol realizzato, quanto per l’evidente volontà
e rabbia espresse. “Non dico che ci riusciremo –continua l’attaccante-
perché in questa situazione non mi sento di far promesse da marinaio.
Sostengo, semmai, che ci dobbiamo pensare e volerlo a tutti i costi. Altrimenti,
è veramente difficile continuare.” Dopo la sfiducia espressa da
Ciardiello, quella di Fabio Moscelli è quanto mai espressiva sull’umore
dello spogliatoio: “Sono deluso per la situazione che s’è
creata. Lo sono come e più di un tifoso. Non è facile nemmeno
allenarsi senza prospettive.” Moscelli, notoriamente programmato per rendere
sotto la spinta delle emozioni, così continua: “Ringrazio per i
complimenti che non mi possono gratificare. Io stringo i denti e faccio il mio.
Mi pare che i compagni facciano lo stesso e, in ogni caso, quello di giudicare
non è il mio ruolo.” Sull’importanza della prossima posta
in palio, ne è estremamente convinto Franco Dellisanti: “Anche
se continueremo ad essere condizionati da mille contrattempi e forze contrarie,
dobbiamo strappare con i denti la vittoria. Dopo, affronteremo con maggiore
fiducia Olbia e Tivoli. Questi due ultimi confronti sono abbordabili, anche
se delicati, perché dovremo sfruttarli per ottenere il massimo.”
Poi, il tecnico giallorosso, con una dose d’ottimismo anacronistica in
giorni d’incertezza societaria, si proietta sulla prossima riapertura
delle liste: “Una serie di risultati favorevoli ci consentirà di
utilizzare al meglio l’appuntamento del mercato. Abbiamo atteso tanto
e, fra un paio di settimane, potranno giungere i sospirati rinforzi. Abbiamo
avuto tanta pazienza e siamo quasi alla fine.” Il presente, in ogni caso,
propone una situazione drammatica. Alle assenze di Ferrigno e Bertuccelli, s’aggiungono
quelle degli squalificati Milone, Alfieri e Folino, mentre Ambrosino, bene che
vada, potrebbe essere utilizzato per non più di 20 minuti. Con queste
spettrali premesse, le scelte son più che mai obbligate. Come confermato
dall’allenamento di ieri, De Sanzo, ancora in non perfette condizioni,
stringerebbe i denti per disputare l’intera partita, mentre Basile prenderebbe
il posto di Alfieri e Toledo quello di Folino. Sarà un Catanzaro che
brillerà certamente per gioventù: gli anni complessivi di Ascoli,
Basile, Toledo e Machado superano di poco gli 80.
Salvatore Blasco


GAZZETTA DEL SUD

Il presidente formalizza l’atto con una lettera al Consiglio di Amministrazione
Catanzaro, Mancuso si dimette

CATANZARO – Quasi un fulmine a ciel sereno ieri sera in casa giallorossa:
il presidente della società, Giovanni Mancuso, ha rassegnato le dimissioni
che dichiara irrevocabili in una lettera al consiglio d’amministrazione. Che
Mancuso volesse lasciare lo aveva dichiarato lui stesso appena l’altro ieri
alla «Gazzetta», ma aveva anche detto che aspettava acquirenti,
un argomento di attualità in quanto negli ultimi giorni abbiamo registrato
la notizia dell’interessamento di un gruppo alimentare che, tramite un suo rappresentante,
aveva interpellato un avvocato della città. Comunque, secondo una indiscrezione,
la decisione potrebbe essere legata ad un contenzioso sorto tra la squadra e
la società per un dettaglio relativo all’aspetto economico. Va precisato,
comunque, che il sodalizio di via scesa Jannoni ha provveduto l’altro ieri a
saldare ai tesserati il mese di settembre. Intanto per quanto riguarda la squadra
a situazione disponibilità è più critica della scorsa settimana.
Praticamente Dellisanti ha a disposizione per la trasferta dodici giocatori
della rosa, anzi tredici con l’aggiunta del giovane portiere Riccardi, comunque
vice di Gentili. Questo anche perché la speranza di recuperare Ambrosino
si è affievolita. E, del resto, non era consigliabile ributtare nella
mischia il tornante di destra e dopo la lunga assenza per infortunio. Tanto
più in una partita in trasferta: «Potrebbe essere utilizzato –
ha commentato l’allenatore giallorosso – per una ventina di minuti».
Il che, c’è da aggiungere, potrebbe avvenire nel finale di partita domenica
a Pozzuoli. A proposito per l’impegno in trasferta dovrebbe essere di quelli,
per così dire, accessibili. La Puteolana, infatti, si trova in grande
difficoltà anche per una questione di organico dopo che non ha potuto
tesserare addirittura un gruppetto di giocatori argentini. Quindi una squadra
composta massimamente da giovani quella che dovrà continuare a schierare
l’allenatore Vincenzo Marino. Il che, comunque, non deve illudere anche se i
precedenti della Puteolana, che sin qui ha rimediato 12 sconfitte su 14 partite,
inducono all’ottimismo. Ma, certamente, non sarà una passeggiata per
il Catanzaro, tanto più per quello che si presenterà domenica
allo stadio «Conte». Un Catanzaro messo su con i classici cerotti
anche se, va sottolineato, ultimamente ha convinto di più la squadra
fortemente rabberciata che non quella composta da tutti titolari anche se in
poche occasioni all’inizio del campionato Dellisanti ne ha avuto la possibilità.
E allora si confida nello spirito di corpo e al di là dei fermenti che
si sono registrati nella squadra del corso della settimana per un dettaglio
(che i giocatori considerano importante) dell’aspetto economico. A proposito
ieri sera una delegazione di giocatori si è incontrata con il presidente
Mancuso dopo che è saltato l’incontro previsto per la mattinata. Tornando
all’argomento disponibilità la critica situazione si è evidenziata
ieri pomeriggio allo stadio dove si è svolta la partitella in famiglia
con da una parte la probabile formazione che sarà schierata domenica
e dall’altra la squadra Berretti. Non essendo disponibile Logiudice, colpito
mercoledì sera da un attacco febbrile, al suo posto Dellisanti ha inserito
il tredicesimo giocatore a disposizione, ovvero Ausoni. Per il resto scelte
obbligate. In difesa oltre al portiere Gentili i quattro difensori disponibili,
ovvero De Sanzo, Ciardiello, Pastore e Corazzini; a centrocampo Ascoli, Toledo,
Basile e Ausoni; in avanti Machado e Moscelli. Domenica per la panchina saranno
«reclutati» cinque-sei giovani della Berretti. Comunque non una
squadra raccogliticcia, ma un undici in grado di giocarsi la partita. Una squadra,
semmai, che avrebbe bisogno di un po’ di fortuna.
Vito Macrìna


IL DOMANI

Giovanni, Mancuso con una lettera indirizzata al collegio sindacale
ha abbandonato
Il presidente si è dimesso
Le motivazioni: spaccature insanabili nel consiglio d’amministrazione

CATANZARO РIl presidente Giovanni Mancuso si ̬ dimesso. Sulla testa
del Catanzaro Calcio da ieri è scolpito un grosso punto interrogativo.
Una giornata difficile quella di ieri, in cui le notizie, più o meno
confuse, prima smentite e poi confermate, si sono inseguite in un valzer vorticoso
lasciando, in epilogo, il vuoto sulla sedia della presidenza della società.
I fatti: Giovanni Mancuso, al culmine di un periodo estremamente complesso,
ieri ha rassegnato le sue dimissioni in una lettera formale destinata al presidente
del collegio sindacale (l’organo che controlla il consiglio di amministrazione),
professor Domenico Platì. Le motivazioni alla base dell’atto: le spaccature
insanabili all’interno del consiglio di amministrazione stesso e, naturalmente,
le varie vicissitudini che hanno fatto sì che la squadra giallorossa
andasse alla deriva, provocando l’irreparabile frattura tra la società
e il pubblico di fede giallorossa. Giovanni Mancuso non aveva messo piede al
“Nicola Ceravolo” da quando in curva “Massimo Capraro” (e
sugli spalti destinati ai tifosi catanzaresi in trasferta) era apparso lo striscione
simbolo del divorzio tra tifosi e dirigenza. «Società vergogna»:
il patron aveva fatto sapere di non digerire il messaggio. La ovest ha proseguito
nel suo sciopero casalingo del tifo. «Il mondo del calcio non mi appartiene»,
aveva dichiarato lo stesso Mancuso in un’intervista rilasciata precedentemente
al Domani, manifestando al contempo la volontà di abbandonare.
Così è stato. Mancuso lascia un Catanzaro in piena bagarre retrocessione,
dopo essere sceso in campo, tre anni fa, per salvare una compagine alla deriva.
Acclamato a furor di popolo da salvatore della patria, dopo una serie di cocenti
delusioni riflesse in una promozione tabù e nell’ultima campagna acquisti
non gradita dalla piazza, i rapporti tra Giovanni Mancuso e il popolo giallorosso
si sono definitavamente deteriorati. Alla luce di quanto affermato dallo stesso
massimo dirigente in più di un’occasione – vado via solo se vengono avanzate
richieste serie da acquirenti seri -si potrebbe intendere che qualcosa, effettivamente,
si muove sul difficile terreno del passaggio di proprietà del Catanzaro.
Poco ancora, sotto questo profilo, è dato sapere. E le risicate indiscrezioni
che filtrano, peraltro, non ottengono riscontri in fonti ufficiali. Quali effetti
comporterà la decisione di Giovanni Mancuso? Le sue dimissioni sono irrevocabili?
Già ieri, nell’ultima parte della giornata, c’era chi era pronto a giurare
su un immediato ripensamento del presidente.
Luca Fotia

La squadra pensa alla trasferta di domenica a Pozzuoli
Novità sulla fascia destra: Toledo Machado titolare
Queste le indacazioni fornite dalla partitella

CATANZARO – L’impiego di Toledo Machado sulla fascia destra dal primo minuto
sarà una delle novità nella formazione giallorossa che domenica,
a Pozzuoli, contro la derelitta Puteolana, è chiamata alla conquista
dei tre punti. Oltre all’utilizzo del veloce brasiliano, Dellisanti ha provato
ieri pomeriggio, nel corso della rituale partitella del giovedì, giocata
contro una mista della Berretti sotto una fitta pioggia, nuove soluzioni alla
luce delle numerose numerose indisponibilità: sono infatti indisponibili
Milone, Ambrosino, Folino, Alfieri, Ferrigno e Bertuccelli. Nella prima parte,
l’assetto standard è stato formato da Gentili in porta; De Sanzo, Ciardiello,
Pastore e Corazzini in difesa; Toledo Machado, Basile, Ascoli ed Ausoni sulla
linea mediana, Rodrigo Machado e Moscelli tandem offensivo. Queste dovrebbero
essere le scelte definitive, anche se un punto interrogativo riguarda l’assegnazione
del ruolo di esterno di sinistra, dove sono in ballottaggio Ausoni e Lo Giudice,
il quale ieri si è allenato a ritmo ridotto a causa dell’influenza. Nella
seconda parte della partitella il tecnico ha mescolato le carte proponendo Ascoli
in difesa, Ausoni sulla linea mediana, Lo Giudice a sinistra, mentre Musumeci
e Longo si sono alternati in avanti, con Rodrigo Machado. Le reti hanno portato
la firma di Moscelli, Rodrigo Machado, dopo un pregevole affondo di Toledo Machado,
De Sanzo, Ausoni e Longo. Soddisfatto è apparso Dellisanti al termine
dell’allenamento, anche se il viso tirato ha evidenziato le velate preoccupazioni
per le troppe assenze, che hanno decimato la squadra. «Non mi lamento
mai – ha rimarcato l’allenatore -, ma è indubbio che non fa certo piacere
giocare in queste condizioni. La fortuna non ci è amica e mi riferisco,
in particolare, agli infortuni ed a determinati episodi di gioco che ci hanno
penalizzato». Sulla gara di domenica, agevole sulla carta, Dellisanti
ha spiegato che «ogni avversario va affrontato con la giusta attenzione,
portando avanti due importanti qualità: l’umiltà ed il rispetto
dell’avversario. Altrimenti si rischia di incorrere in figuracce. Domenica dovremo
scendere in campo concentrati, anche perchè la Puteolana non ci regalerà,
di certo, la vittoria». Classifica deficitaria, ma la speranza di risalirla
è intatta. «Ci mancherebbe! Tra l’altro questo non è il
vero Catanzaro, lo sappiamo bene. Personalmente rimango molto fiducioso, perché
quando recupereremo gli infortunati ed arriveranno i rinforzi, allora diventeremo
una formazione molto competitiva, pronta a puntare in alto». Oggi è
in programma una sola seduta d’allenamento, che servirà a Dellisanti
anche a scegliere i giovani della Berretti da portare in panchina domenica.
Sul fronte degli infortunati, hanno incominciato a correre Ambrosino, Ferrigno
e Bertuccelli. Ancora incerti i tempi di recupero.
Vittorio Giummo

Ambrosino non giocherà la prossima gara e non commenta le voci
su una possibile crisi societaria
«Dobbiamo solo pensare a vincere»

CATANZARO – A Pozzuoli non sarà sicuramente della partita Salvatore
Ambrosino, il centrocampista del Catanzaro col quale Dellisanti cercava di rabberciare
la formazione che domenica prossima dovrà affrontare la Puteolana, squadra
ultima in classifica. La conferma dell’indisponibilità del giocatore
ci viene dalla stesso Ambrosino. «Escludo categoricamente il mio utilizzo
per domenica Рci dice con molto rammarico nella voce Рanche perch̩
significherebbe per me rischiare molto».
Ma quali sono al momento le sue condizioni fisiche?
«Sto riprendendo piano piano a correre anche se ho ancora delle fitte
molto fastidiose alla caviglia».
Allora non se ne parla proprio di scendere in campo?
«Io faccio affidamento sulla prossima gara perché, nelle condizioni
in cui mi trovo, un minimo contrasto può pregiudicare la mia ripresa.
Se poi devo scendere in campo con la paura di farmi male preferisco non giocare
proprio. Preferisco che scenda in campo chi fisicamente sta meglio di me».

Ma andrà in ogni caso al seguito della squadra?
«Si, andrò a Pozzuoli, anche perché io sono campano e inciterò
i miei compagm».
Cosa ne pensa allora di questa trasferta?
«Non abbiamo nessuna attenuante. Bisogna vincere a tutti i costi».

Nonostante la squadra sia decimata in questo modo con l’assenza di otto undicesimi
dei titolari?
«Penso proprio di si. In passato chi è sceso in campo, e mi riferisco
ai sostituti, ha dimostrato di essere all’altezza della situazione e sono convinto
al cento per cento che anche questa volta sarà così. La Puteolana
in questo momento sta vivendo un periodo difficile e tocca a noi sfruttarlo
bene».
Ormai siamo quasi agli sgoccioli del girone d’andata e l’obiettivo di arrivare
ai ventidue ventitrè punti si avvicina. Lei crede che sia un obiettivo
raggiungibile?
«Sicuramente. Il calendario non è assolutamente proibitivo e dobbiamo
mettercela tutta per riuscirci. Non mi pare che sia un impresa così disperata.
Se poi pensiamo che gradatamente tutti gli infortunati, me compreso dalla prossima
gara interna, ritorneremo a dare il nostro contributo, il futuro non mi sembra
così drammatico».
Sulle voci di un eventuale acquisto della società lei si è fatta
un’impressione?
«La cosa non mi riguarda. Ulteriori considerazioni oltre a quelle che
si fanno tecnicamente non mi interessano. La notizia l’ho appresa, come tutti
del resto, dalle pagine dei giornali e penso che non influenzi in nessun modo
il nostro andamento. Qualsiasi cosa succeda in società, noi proseguiremo
per il nostro cammino senza farci influenzare e turbare da queste cose».
Giuseppe Mercurio


IL QUOTIDIANO

Il giocatore convinto che, vincendo, possa ricrearsi entusiasmo attorno alla squadra
Moscelli scuote il Catanzaro
A Pozzuoli Dellisanti varerà un centrocampo inedito

CATANZARO – Nonostante l’umore dei gocatori, così come quello dei tifosi, non sia dei migliori, bisogna pensare al prossimo futuro del Catanzaro. «Nelle prossime tre partite – afferma in maniera decisa Fabio Moscelli – Dovremo conquistare più punti possibile. In ballo c’è l’eventualità di ricreare l’entusiasmo di inizio stagione».
Dalle parole della punta non traspare sufficienza, quando si affronta l’argomento relativo al prossimo impegno in trasferta. La Puteolana è ultima in classifica a soli due punti. Una squadra che sta affrontando una situazione che definire difficile sarebbe un eufemismo. Oltre alla dura classifica, che sta a testimoniare la discesa dei campani verso i dilettanti, si registrano problemi societari.
Il pubblico, inoltre, è arrivato ad un grado di disaffezione pressochè totale. Risultato, stadio vuoto ogni domenica. Appare chiaro e concentrato l’attaccante catanzarese, che nell’ultima debacle subita al “Ceravolo” è stato l’elemento migliore per tenacia e combattività mostrata. Un giocatore capace di fare reparto da solo, dopo che Ingenito, la prima punta di ruolo, ha rescisso il contratto tornando alla Viribus, e in seguito all’infortunio occorso a Bertuccelli.
«Io mi trovo bene quando gioco nel ruolo che più si avvicina alle mie qualità, quello di seconda punta. Attualmente sto ricoprendo un ruolo non mio, ma è solo un’esigenza impellente della squadra. Noi stiamo preparando la partita di Pozzuoli con la stessa concentrazione usata negli allenamenti che precedevano le gare giocate sino a questo momento. Non faremo l’errore di sottovalutare i campani. Metteremo in campo il massimo impegno».
Moscelli conclude dicendo: «Machado, che negli ultimi turni di campionato mi sta affiancando in avanti, da il suo contributo. Così come tutti i compagni che stanno giocando in questa situazione non semplice. In questo momento, non voglio pensare ad eventuali nuovi arrivi, ma solo a vincere le prossime tre gare».
Nel frattempo, ieri pomeriggio solita amichevole del giovedì. Non era presente nessuna squadra sparring partner, partitella in famiglia per la rosa giallorossa, integrata da qualche elemento della “Berretti”. La formazione schierata da Dellisanti nel primo tempo, che potrebbe costituire un una prima stesura di quello che sarà l’undici titolare domenica prossima, differisce notevolmente da quella vista ad inizio campionato.
Gentili in porta, difesa a quattro con da sinistra Corazzini, Pastore e Ciardiello centrali, De Sanzo (Milone è stato squalificato) a ricoprire l’out opposto. Centrocampo rinnovato con Ascoli e Basile al centro, causa squalifica di Alfieri, Toledo a destra (Ambrosino infortunato e Folino squalificato), Ausoni sulla fascia opposta. Reparto offensivo che vede il confermato tandem Machado-Moscelli.

Enrico Foresta

Autore

God

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