Replica del Club ”Cani Sciolti” a Di Maio e Scerbo

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del club di Santa Maria

COMUNICATO
STAMPA

“ CANI
SCIOLTI:
IL NATALE PORTA IN DONO UN NUOVO PRESIDENTE”

ECCO IL PERCHE’:

Nella
normale dialettica “democratica” è altrettanto
normale un avvicendamento al vertice di un qualsiasi sodalizio, sia
esso culturale, sportivo o quant’altro.

In
quest’ottica, dunque, niente di più “normale”
che un Club di tifosi, i “Cani Sciolti”, decidano di
verificare la tenuta del proprio sodalizio rimettendone in
discussione la dirigenza ed il suo operato. Questo è successo,
null’altro: una normale assemblea “democratica”, ed
a norma di statuto, con esito negativo per il Presidente uscente
sfiduciato da una votazione “bulgara”.

Per
entrare nello specifico, l’assemblea dei soci del Catanzaro
Fan’s Club Santa Maria “Cani Sciolti”, riunitasi
Mercoledì 14 alle ore 21.00, ha inteso discutere sulle
dimissioni di un socio fondatore del club R.B. e sull’iniziativa
portata avanti dall’Ex Presidente Di Maio e finalizzata a
coinvolgere il Club nelle attività di una associazione del
quartiere da poco nata e presieduta da un suo stretto parente (con
scopi “politici” già ampiamente definiti e
manifestati, quali la candidatura di un proprio rappresentante alle
prossime elezioni amministrative), ma molto vicina ad un noto
personaggio “politico” della nostra città. Tale
iniziativa, non riscuotendo successo alcuno tra i soci del club,
interessati solo ed esclusivamente a “fatti” sportivi ed
estranei a questioni “politiche”, ha di fatto sancito la
“frattura” tra l’ex Presidente Di Maio, sostenuto
nella riunione “esclusivamente” da una sola persona, e
l’intera assemblea, composta da circa quaranta persone, che,
quasi all’unanimità, hanno sonoramente bocciato la linea
dell’ex Presidente invitandolo a dimettersi dalla carica ed
eleggendo, contemporaneamente, il nuovo Presidente nella persona del
sig. TOLOMEO Giuseppe.

Detto
ciò, il Club “Cani Sciolti” prende le distanze
dalle dichiarazioni a firma dell’ex Presidente apparse nei
giorni scorsi sulla stampa locale. Concetti ed affermazioni
probabilmente rese in un momento di forte sconforto ed estremo
disagio psicologico derivanti dalla “bocciatura”, da
parte dell’assemblea del Club, nei confronti della sua persona
e, soprattutto, del suo operato, ma tutto cio’ non sta a
significare che chi scrive per prima abbia ragione, noi avremmo
voluto che quanto accaduto non fosse stato trattato pubblicamente,
onde evitare inutili e gratuite polemiche in particolar modo se a
tutela della sua persona e quella dell’ex tesserato Scerbo .-

Ribadiamo,
ad ogni buon conto, che i “Cani Sciolti”, avendo
debellato al suo interno il “tumore” della politica prima
che andasse in metastasi, non sono in “vendita”. E’
doveroso rimarcare questo concetto ricordando a chi amministra la
cosa pubblica che, patrocinare una iniziativa “estiva”
che ha coinvolto un intero quartiere, rientra nelle proprie
specificità istituzionali e nulla si ha da pretendere se non
“cortesi” ringraziamenti.

Non
appartenendo al nostro vocabolario una certa terminologia, rifiutiamo
di considerare che all’interno della nostra grande tifoseria vi
siano dei “prezzolati” (fuori i nomi, in caso contrario).

Al
termine della seduta, il socio Fondatore R.B. veniva invitato a non
dimettersi, lo stesso accettava avendo conseguito ad unanimità
massima fiducia da parte dell’Assemblea, così invitando
a rientrare nelle file dei “Cani Sciolti” amici e tifosi
che, non avendo condiviso negli ultimi tempi l’operato del
Club, tanto da prenderne le distanze in aperta contestazione nei
confronti dell’ex presidente, e che conta attualmente un
organico di 150 tesserati, ribadendo a “Voce Alta” che
una piccola scossa, neanche evidenziata dai “Sismografi”
della Protezione Civile del capoluogo, non ha certo fatto tremare le
mura del Club, non provocando alcuna emorragia di dimissioni così
come dichiarato dal DI MAIO e dal SCERBO su di un sito lo scorso 15
Dic., ma che ci ha uniti ancor di più sotto il motto Un unico
e solo grande Amore: il CATANZARO.

Autore

Tony Marchese

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