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Riecco Sounas, il Catanzaro non sbaglia

Scritto da Ivan Pugliese

Basta un gol del greco per battere la Turris. I giallorossi stringono i denti dopo l’espulsione di Ghion e centrano altri tre punti pesanti

Il Catanzaro non si ferma. Domina la Turris per larghi tratti della partita ed è anche capace di stringere i denti e soffrire dopo l’espulsione di Ghion che lascia i giallorossi in inferiorità numerica negli ultimi 20 minuti. I campani ci provano a uscire indenni dal “Ceravolo” ma di fatto non riescono mai a tirare in porta. Il Catanzaro mantiene il suo vantaggio di otto punti sul Crotone a 13 partite dallo striscione del traguardo.

Il “nuovo Ceravolo”

C’è una buona cornice di pubblico nel tempio giallorosso, nonostante l’orario pomeridiano del turno infrasettimanale. Freddo e vento accolgono i 6.500 spettatori, compresi i 90 tifosi della Turris assiepati in curva “Mammì”. Il “Ceravolo” si presenta con la novità delle tribune senza barriere. Buona la prima. Visibilità nettamente migliorata e vicinanza col prato verde (in brutte condizioni): un bello spettacolo anche per i calciatori. La strada verso il futuro è tracciata. Speriamo di percorrerla in fretta.

Fazio e Cianci

Vivarini deve fare a meno di Scognamillo e Iemmello squalificati, di Bombagi infortunato e di Rolando non convocato in vista di una cessione mai arrivata. Il tecnico giallorosso sceglie la strada più sicura: al posto del capocannoniere del campionato c’è Cianci con Biasci al suo fianco. In mediana rientra Sounas, in difesa c’è Fazio con Brighenti al suo esordio da braccetto di sinistra. Nella Turris l’ex giallorosso Fontana manda in campo fra i pali il giovane Fasolino (alla sua seconda partita in campionato) al posto di Perina, e in panchina i pezzi pregiati dell’attacco, come l’ex Giannone e Maniero. In campo ci sono altri due volti noti agli spettatori del “Ceravolo”, il mediano Maldonado e il difensore Di Nunzio.

Subito Catanzaro

Le raffiche di vento gelide infreddoliscono gli spettatori, ma il Catanzaro riscalda ed esalta i tifosi. I giallorossi attaccano sotto la “Capraro” giocano in una sola metà campo. Il gol decisivo arriva dopo soli sei minuti. Biasci sul secondo palo da sinistra serve al centro per Situm. Il croato calcia ma Fasolino compie il miracolo respingendo prima sul croato, poi sulla ribattuta di Verna. Il pallone rotola verso Sounas che lo stoppa e, con un colpo da biliardo di esterno destro, lo infila tra il palo interno e la rete. 1-0. Sulle ali del vantaggio il Catanzaro continua a dominare.

Manca il raddoppio

La Turris, che vorrebbe ripartire con i veloci Leonetti e Guida sugli esterni, può fare davvero poco davanti allo strapotere tecnico dei giallorossi. Ogni tanto si affida al lancio lungo sull’ariete Longo senza esito perché il trio difensivo di Vivarini è sempre pronto a rintuzzare e far ripartire la manovra. Sulle corsie esterne, presidiate dalle coppie Situm-Sounas a destra e Vandeputte-Biasci a sinistra, le percussioni sono ripetute ma manca l’acuto del goal. Fasolino interviene su un tiro di Verna, che vorrebbe bissare la rete di Messina, su un inserimento di Situm, lanciato da Ghion, e ancora su Verna e Sounas. Cianci insacca con un pregevole pallonetto ma il è vanificato da un chiaro fuorigioco. Il Catanzaro preme sull’acceleratore fino al duplice fischio del 45′ ma resta col rammarico di non aver messo al sicuro il risultato.

Le occasioni sprecate

La ripresa inizia con Zampa ed Ercolano al posto di Franco e Guida nella Turris. La musica però non cambia. A comandare la partita sono sempre i giallorossi. Prima Fazio di testa su azione d’angolo colpisce un compagno che respinge il suo tiro. Ancora più ghiotta è l’occasione che capita a Ghion, servito da Sounas, ma Fasolino neutralizza. Il gol sembra fatto quando Vandeputte scavalca con un pallonetto il portiere campano, ma sulla linea Miceli salva con un miracoloso intervento. Vivarini effettua la sua prima sostituzione e fa esordire Brignola davanti al suo pubblico, al posto di Sounas lievemente acciaccato. Entra anche Curcio per Cianci. L’obiettivo di Vivarini è portare il risultato al sicuro innalzando la qualità tecnica in attacco, per giocare sullo stretto e sul possesso palla, anziché con i cross dal fondo per l’ariete Cianci.

Il rosso a Ghion

L’intenzione è ben presto vanificata. Leonetti prova a inserirsi dalla sinistra ma calcia alto nell’unica vera occasione della Turris in tutti i 90 minuti.  Poi Ghion, nel giro di pochissimo, rimedia due gialli e lascia il Catanzaro in dieci contro undici. A questo punto serve saper soffrire. Il Catanzaro ha difficoltà a tenere alto il baricentro perché in avanti non c’è più Cianci, che sarebbe stato più adatto per far respirare la squadra. Nonostante tutto ci prova Brignola che imbecca Biasci, ma l’attaccante sul più bello è tradito da un rimbalzo e l’occasione sfuma. Pontisso per lo stesso Biasci è l’ultimo cambio di Vivarini, per dare più freschezza e più muscoli alla mediana. Fontana inserisce Maniero e Giannone. La Turris tenta di lanciare palloni in avanti ma Fulignati non deve effettuare mai una parata, se non la normale amministrazione. Brighenti, Fazio e Martinelli sono marcatori spietati e insormontabili. I giallorossi, aiutati dal pubblico che alza il volume per sostenere la squadra, danno tutto e difendono la vittoria con cuore e abnegazione. Dopo quattro minuti di recupero, al triplice fischio finale, può iniziare la festa in mezzo al campo e sotto la “Capraro”. Missione compiuta.

Un’altra partita in casa

Il turno infrasettimanale lascia invariato il vantaggio del Catanzaro (+8) sul Crotone, che gioca per 85 minuti in superiorità numerica e passa 1-2 a Castellammare di Stabia. Domenica l’appuntamento è ancora al “Ceravolo”. In arrivo l’Andria per l’ennesima tappa fondamentale di questo campionato così entusiasmante. Sarà un’altra battaglia, a prescindere dalla posizione in classifica dei pugliesi, come dimostrano gli ultimi 20 minuti della sfida con la Turris. Tutti gli avversari, tutte le partite nascondono insidie. Servirà il miglior Catanzaro per queste tredici partite che restano da qui al sogno serie B.

Autore

Ivan Pugliese

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