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Risorge il Catanzaro, spettacolare 5-3 al Lecco

Scritto da Redazione

I giallorossi stendono i lombardi al termine di una partita pazza. Sounas e Iemmello sugli scudi ma anche tante amnesie difensive

In una partita mozzafiato, il Catanzaro inaugura il nuovo anno con una vittoria di grande risonanza, cancellando le amare memorie delle tre sconfitte consecutive che avevano chiuso il 2023. La partita, terminata con un sorprendente 5-3 contro il Lecco, è stata un’autentica rievocazione dell’andata, con il 3-4 dei giallorossi. Le due squadre hanno offerto uno spettacolo incredibile nel complesso, segnando complessivamente 15 gol tra andata e ritorno, una statistica che raramente si verifica nel calcio professionistico.

Un altro campionato

Il secondo turno si è aperto con il confronto tra il Catanzaro e il Lecco, due squadre neo-promosse in Serie B con percorsi divergenti. Il Catanzaro ha conquistato il titolo di campione del girone C della serie C, mentre il Lecco ha ottenuto la promozione attraverso i playoff, superando il Foggia in una finale appassionante.

Il ricordo di Mimmolino

Nonostante le tre sconfitte subite alla fine del 2023, il Catanzaro è giunto alla partita con ottimismo, grazie alle prestazioni positive nel girone d’andata. D’altra parte, il Lecco, dopo le ultime due partite incoraggianti sotto la guida di Bonazzoli, ha conquistato quattro punti ma è ancora coinvolto nella zona calda della classifica, sognando la salvezza.

Nonostante la serata fredda, l’atmosfera al Ceravolo è ideale per il calcio, con ottomila spettatori presenti, compresi 200 tifosi giunti da Lecco. Prima della partita, un toccante omaggio è stato reso a Domenico Coppola, in arte Mimmolino, un ultras catanzarese scomparso un anno fa, con il capitano Iemmello che ha deposto un mazzo di fiori sotto la curva. Anche gli ultras lecchesi hanno onorato la memoria esponendo uno striscione, gesto applaudito da tutto lo stadio.

 Torna Iemmello

Il match, senza Ghion e Veroli ma con il recupero di Iemmello, vede il Catanzaro schierarsi con il 4-4-2. Pontisso sostituisce Ghion, mentre Krajnc è confermato terzino sinistro al posto di Veroli. Situm e Donnarumma rivedono la panchina. Il modulo è il 4-4-2. Bonazzoli risponde con il suo classico 4-3-3.

Il Catanzaro inizia con grande determinazione, attaccando il Lecco e cercando il vantaggio con le incursioni centrali di Iemmello. Melgrati non deve compiere interventi eccezionali ma la pressione giallorossa è concreta e la rete per passare in vantaggio è nell’aria.

Lecco in vantaggio

Il primo corner dei giallorossi crea problemi al Lecco, e il secondo è decisivo: Verna, appostato sul secondo palo, capitalizza il cross di Vandeputte portando il Catanzaro in vantaggio. Nei minuti successivi la partita cambia tono. Le disattenzioni difensive e di centrocampo del Catanzaro permettono al Lecco di ribaltare il risultato in quattro minuti, con gol di Di Stefano e Lemmers. La prima rete nasce da un’entrata leggera di Pontisso sulla mediana che consente all’attaccante bluceleste di battere Fulignati dal limite dell’area con un preciso destro.

Il raddoppio di Lemmers sorprende invece il connazionale belga Vandeputte che si fa anticipare dopo il lungo traversone sul secondo palo di Ionita. I giallorossi dopo qualche minuto di sbandamento riprendono in mano la partita. Lo svantaggio determina più cattiveria. Vandeputte servito da Sounas impegna severamente Melgrati dopo una classica azione del Catanzaro. Il Lecco prova con delle ripartenze ma l’assedio finale del primo tempo con tre angoli consecutivi battuti dei giallorossi e con un tiro di Katseris deviato che lambisce il palo a portiere battuto, lasciano speranze al Catanzaro di poter riprendere la partita.

Ripresa vivace dei giallorossi

I giallorossi, pur sbandando momentaneamente, ritrovano la cattiveria e riescono a ribaltare il risultato nel secondo tempo. Di Stefano fuori per Giudici è la mossa di Bonazzoli alla ripresa delle ostilità. Il Catanzaro rimane quello del primo tempo ma riapre la ripresa come aveva finito i primi 45 minuti. C’è più cattiveria nei contrasti e dal lato di Vandeputte si attacca adesso con molta più costanza. Infatti, nel giro di sette minuti (48’ e 52’) sempre da azioni innescate dalla sinistra, prima Sounas, dopo una palla lavorata da Biasci, con una girata in area brucia Bianconi. Poi è la volta di Iemmello servito da Vandeputte (al suo secondo assist della partita) pronto a smarcarsi in area e a ribaltare il risultato portando i giallorossi sul 3 a 2. Ma non finisce qui. La gioia dei calabresi dura solo tre minuti. Ancora una leggerezza caratterizza il pareggio di Novakovich. L’esperto Ionita senza alcuna opposizione può pennellare nel cuore dell’area di rigore un traversone dalla sinistra che l’ariete statunitense trasforma in rete solo soletto nel cuore dell’area di rigore. Sul 3-3 Vivarini interviene. Dentro Situm per Katseris fuori Pontisso per Pompetti.

“Ceravolo” in festa

Il Catanzaro riprende in mano la contesa ma prima c’è un episodio alquanto strano che vede protagonista l’internazionale Maresca. Una spinta netta di Novakovich, che sì libera fallosamente di Brighenti non vede l’arbitro intervenire. Il gioco prosegue e Giudici batte Fulignati. Maresca torna sui suoi passi, forse per una segnalazione del quarto uomo o del Var e decreta la sacrosanta punizione a favore dei giallorossi. La stranezza sta nel fatto che con un fallo così evidente si è continuato a giocare. Passata la paura il Catanzaro ritorna in avanti. Con Pompetti adesso la manovra è più fluida. Un’azione sull’asse Vandeputte, Verna trova Iemmello sul vertice di destro. Il colpo sotto a servire Sounas sul palo opposto è da categoria superiore. Il greco si catapulta sul secondo palo di testa e spinge la palla in rete. Sounas segna la prima doppietta di un calciatore del Catanzaro in questo campionato.

Con i giallorossi in vantaggio adesso Vivarini ridisegna la sua squadra e non vuole più rischiare. Krastev nel mezzo entra per Krajnc con il conseguente spostamento di Scognamillo sulla sinistra. Esce anche capitan Iemmello applaudito dal suo pubblico per Ambrosino. Il Catanzaro adesso è più quadrato. Tiene a bada le scorribande del Lecco che grazie alla cerniera sulle fasce di Situm e Scognamillo non arriva con facilità al cross. Quando i lombardi mettono qualche palla nel mezzo la fisicità di Krastev si fa sentire e anche Fulignati ne trae giovamento perché adesso con le uscite partecipa ad aiutare i compagni di reparto. Serve la rete della sicurezza per non soffrire nel finale. Stoppa, subentrato a Vandeputte ha subito la palla per realizzarla ma Melgrati para la conclusione da due passi. Ci penserà l’instancabile Biasci a due minuti dal termine, dopo un’azione caparbia a bruciare Lepore, che scivola in area, e ad anticipare Marrone calciando da terra e siglando la rete della sicurezza. I sette minuti concessi da Maresca serviranno solo affinché il Ceravolo canti di gioia in attesa del triplice fischio finale.

Avanti con fiducia

La vittoria rappresenta una boccata d’ossigeno per il Catanzaro, che ora guarda al futuro con rinnovato ottimismo. La prestazione, nonostante alcuni errori, ha evidenziato la determinazione e la grinta necessarie in una Serie B competitiva. Con il mercato in corso, il mese di gennaio sarà cruciale, e i tre punti conquistati sono un fondamentale passo per conquistare al più presto la quota salvezza. Una partita che arriva dopo una lunga sosta è sempre un’incognita e il primo ostacolo è stato superato.

Quello che il Catanzaro riuscirà a ottenere a salvezza raggiunta, sarà qualcosa in più che potrebbe rendere questo primo torneo di B sempre più avvincente. Fra otto giorni si andrà a Piacenza, avversario la Ferlpisalò. Il Catanzaro come sempre non sarà da solo. Manca poco, infatti, all’ennesimo sold-out per il settore ospiti.

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Redazione

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9 Commenti

  • Temevo moltissimo questa partita, ora siamo all’80% salvi senza spareggio, servirebbe almeno un difensore, ma sono sicuro che il presidente provvederà

  • Sulle palle alte siamo in difficoltà al centro. Brighenti è un signor difensore unico negli anticipi e nel dirigere la zona jn difesa ma non è alto e va in difficolta

  • Difesa bucata. Ogni cross un goal. Non si può giocare col più alto 1,80. Antonini potrebbe essere una soluzione, ma forse anche Krastev se giocasse al centro. E forse non sarebbe male tornare alla difesa a tre col centrocampo a 5 come lo scorso anno. Vandeputte non è tranquillo alla sue spalle. Mentre sull’attacco mi terrei stretto Ambrosino che una palla non la perde . Sounass a parte i due goal ha fatto una grande partita. Puntare sulla Magna Grecia non ci fa male

  • Io nn ho visto uno spettacolare 5a3…ho sofferto come un cane…5a3 nn è sinonimo di spettacolo, ma di lacune e carenze, come evidenziato da molti di voi….ci è andata bene che era il Lecco…contro un’altra squadra non so come sarebbe finita…

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