Avversario di turno

Salernitana: i tanti perchè di una crisi

Una rosa con molti doppioni e la lunga catena di infortuni mentre si cerca un nuovo allenatore

Dopo
la gara inedita con l’Albinoleffe, il
Catanzaro
riceve al “Ceravolo” nel primo turno
domenicale del campionato la Salernitana. Un’altra grande classica del sud che mancava da 18 anni. Le due
squadre arrivano alla sfida in precarie condizioni di salute e di classifica.
Gigi Cagni ha esordito sulla panchina giallo-rossa
mercoledì sera. La Salernitana ha esonerato ieri Aldo
Ammazzalorso, dopo la deludente partenza in
campionato. Ancora non si conosce il nome del suo successore. Il presidente Aliberti non vuole prendere decisioni avventate e sta
vagliando diverse candidature. Insomma un derby tra deluse, tra due squadre
partite con grandi ambizioni, ridimensionate da questo inizio
di stagione. Difficile dunque che la Salernitana
possa tornare nella massima serie, assaporata solo per due anni in tutta la sua
storia: nel 1947-48 e nel 1998-99
. Proprio l’artefice dell’ultima
promozione, Delio Rossi, è l’uomo più invocato dalla piazza per sostituire Ammazzalorso.

LA SQUADRA – Il presidente Aliberti
ha attuato una mezza rivoluzione durante i mesi estivi. Via il
rampante Pioli
, destinazione Modena, il patron granata ha scelto un
altro seguace del 4-4-2 sacchiano, Ammazzalorso, reduce da un discreto finale di campionato ad
Ascoli. Anche la rosa è stata ampiamente modificata,
con la conferma di pochi protagonisti della scorsa stagione e l’arrivo di molte
facce nuove. La qualità della rosa è sensibilmente cresciuta. In porta
Botticella è stato affiancato da un portiere di grande esperienza
come Brunner. In difesa, confermati i due esterni
sinistri Molinaro e De Angelis
e il neo-capitano Olivi, sono arrivati Gregori dal
Como, il nazionale under 21 Lanzaro dall’Empoli, il
centrale Terni dalla Ternana e un giovane di belle
speranze, Andrea Servi, scuola Roma proprio come Lanzaro.
Il centrocampo è decisamente il reparto più debole,
soprattutto numericamente dopo la cessione dello svedese Corneliusson
e del brasiliano Leandro al nuovo Napoli di De Laurentiis.
Sono rimasti dalla passata stagione i centrali Breda (bandiera dell’ultima promozione in A della Salernitana), Scarlato e  Longo, 4 gol l’anno
scorso, oltre a Davide Bombardini, approdato a Salerno dopo la deludente
esperienza con la Roma. Gli acquisti hanno riguardato Ferrarese, arrivato dalla
Ternana dopo una stagione in seria A
col
Piacenza, Coppola dal Brindisi, l’interessante under 21 svizzero Shala, prelevato dal Grasshoppers.
L’attacco è di ottimo livello, anche numericamente. Da
Messina e Spezia è arrivata la coppia-gol del Cosenza 2001-02, formata da Igor Zaniolo e dal francese Mendil (23
gol in quella stagione per i due). Sull’asse Terni-Salerno
è stato concluso anche l’affare Borgobello,
30 reti nelle ultime due stagioni con la maglia rosso-verde. Ma
un’altra coppia si sta affermando in granata: è il tandem della primavera della
Juve, Palladino-Benjamin,
mandato a Salerno a farsi le ossa, ma subito gettato nella mischia con ottimi
risultati. Insomma il valore della rosa appare di tutto rispetto. Ma per ora la classifica non è d’accordo.

SUL CAMPO – E allora come spiegare questo avvio
di campionato così deludente? Come spiegare i tre punti in classifica dopo sei
partite? Come spiegare i dieci gol subiti nelle ultime tre gare (senza segnarne
uno)? Proviamo a trovare qualche spiegazione per motivare questa debacle e, di
conseguenza, l’esonero di Ammazzalorso.
Innanzitutto la partenze dei due stranieri di
centrocampo ha creato un vuoto numerico oltre che qualitativo, specie se si
considerano i problemi fisici del 35enne Breda e la
forma precaria di Longo. Nonostante
le ottime prestazioni di Shala, manca il filtro
necessario per la difesa
. La situazione era aggravata dal modulo
particolarmente spregiudicato di Ammazzalorso
che prevedeva due ali molto offensive come Ferrarese e Bombardini. Anche in difesa c’è qualche contraddizione in organico. Ad esempio la simultanea presenza di tre esterni sinistri, uno dei
quali, Terni, impiegato al centro
. Gli infortuni a catena hanno fatto il
resto, portando all’allontanamento dell’allenatore granata
e del suo staff. Le tre dure sconfitte (5-0 a Genova, 3-0 a
Empoli e 0-2 col Perugia) hanno costretto Aliberti a prendere l’inevitabile decisione. Per la
successione si parla di Papadopulo (in pole position)
e Gregucci, visto che Delio
Rossi avrebbe rifiutato la proposta del presidente. Possibili
anche le soluzioni Camolese, Cavasin
e Reja: insomma i nomi girati qualche giorno fa anche
a Catanzaro
. Intanto la squadra prepara la trasferta calabrese sotto la
guida dell’allenatore della primavera Marino, secondo di Pioli l’anno scorso,
che probabilmente siederà sulla panchina granata al “Ceravolo”,
in attesa del nuovo tecnico. Difficile ipotizzare la
formazione in un momento così delicato. Finora il portiere titolare è stato Brunner che dovrebbe essere confermato. In difesa Ammazzalorso ha sempre schierato la coppia Olivi-Terni al
centro, con Molinaro esterno sinistro e Gregori, Lanzaro o De Angelis a destra. A centrocampo i due
esterni Ferrarese e Bombardini con Shala, Longo, Coppola e Scarlato ad
alternarsi al centro
. In attacco un tourbillon ha coinvolto i cinque
attaccanti, in base alle loro condizioni fisiche. Per domenica dovrebbero
mancare Zaniolo e Borgobello,
alle prese con problemi di varia natura, che i due stanno curando lontano da
Salerno. Difficile il recupero di Gregori in difesa, uscito
per un guaio muscolare nel match di Coppa Italia col Palermo.
Da valutare l’infortunio di Olivi, uscito anzitempo
col Perugia. A destra potrebbe essere riproposto Lanzaro, visto che De Angelis ha giocato mercoledì 90 minuti dopo un lungo
infortunio, peraltro non sulla sua fascia. A centrocampo fuori Shala, impegnato con la nazionale svizzera, potrebbe
esordire in questo campionato Breda che, peraltro,
non ha un’intera partita nelle gambe. In attacco dipenderà molto dal modulo
scelto da Marino, visto che nell’ultima gara Ammazzalorso aveva iniziato con un mediano in più al posto
di un attaccante. Sicura solo la conferma di Palladino.

Probabile
formazione (4-5-1): Brunner; Lanzaro
(De Angelis), Servi, Terni, Molinaro;
Ferrarese, Coppola, Breda (Benjamin),
Longo, Bombardini; Palladino.

I PRECEDENTI – Dopo i tre pareggi degli anni ’30 tra la
Catanzarese e la Salernitana, i precedenti tra le due
squadre sono in tutto sette, 2 in serie B e 5 in C. Il bilancio al “Ceravolo” non lascia dubbi: 5 vittorie
giallo-rosse
e 2 pareggi. Due soli gol segnati dai
granata
contro i 10 subiti. Le ultime due gare di C1, nelle stagioni
1984-85 e 1986-87, segnarono due promozioni per il Catanzaro
in serie B. La prima vittoria giallo-rossa risale invece al 1956-57 grazie a un gol di D’Avino.

I TIFOSI – Notevole la tradizione ultras
a Salerno, grazie allo storico gruppo Granata South
Force, attivo dal 1977. Insieme al GSF, in questo
momento i gruppi più importanti della Sud sono la
Nuova Guardia, gli Ultras Plaitano
e i Viking Guerrieri. Le principali amicizie sono con
i baresi, i bresciani e reggini. Le rivali storiche
sono Avellino, Ternana, Cosenza, Pescara e Messina.
Inimicizie più recenti quelle con il Napoli e il Perugia (prima c’era un’amicizia), ormai quasi dimenticate
quelle con Cavese, Nocerina
e Casertana. Gli abbonati allo stadio “Arechi” sono circa 3.700.

Ivan Pugliese

Autore

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