Avversario di turno

Scopriamo il Sora!

Tutto quello che c’è da sapere sul prossimo avversario del Catanzaro

LA SQUADRA

Incrocio
di ricordi in questo week-end di Carnevale allo stadio “Tomei” di Sora.
Nessuno ha dimenticato i 1.500 tifosi giallo-rossi che invasero la Ciociaria il
10 giugno del 2001, ben accolti dagli ospitali e simpatici tifosi bianco-neri.
Così come, purtroppo, nessuno ha dimenticato la clamorosa vittoria dei laziali
al “Ceravolo” la domenica successiva.

Quasi
tre anni dopo, un’invasione simile si ripeterà domenica prossima. Le due
squadre si presentano in posizioni di classifica opposte: zona play-off per gli
uomini di Braglia, zona play-out per i ragazzi di Capuano. Proprio il tecnico
bianco-nero ha dato una scossa all’ambiente ciociaro, insediandosi alla guida
del Sora al posto di Lello Sciannimanico dopo appena sei partite di campionato,
all’indomani della sconfitta di Catanzaro. Capuano ha rivoluzionato la squadra
con la sua difesa a tre e le due mezze punte dietro al centravanti. Anche la
rosa bianco-nera ha subito numerosi cambiamenti con gli innesti già ad ottobre
di due svincolati, Cimarelli (2 presenze in A con la Fiorentina e 94 in B) e Donà,
e con l’arrivo di numerosi calciatori durante il mercato di riparazione. Senza
spendere eccessivamente, il Sora ha mutato volto, soprattutto grazie agli scambi
e ai prestiti. In uno scambio di portieri col Ravenna, è arrivato Ripa, 4
stagioni in B a Cosenza, al posto di Capecchi. In difesa la società bianco-nera
ha preso Parisi dall’Avellino, sorprendente nel rendimento con 2 gol in 4
partite (uno decisivo nel recupero col Crotone). A centrocampo sono arrivati
Ferrieri, Sorbino e, soprattutto, Costanzo, dal Foggia in cambio di Faieta.
L’attacco è il reparto più rinnovato. Confermati Pasca e Di Domenico,
infortunato di lungo corso, le partenze di Ramora (destinazione Palmese) e
Dell’Orzo (Gela) sono state compensate dagli arrivi di Campo e Piemontese dal
Catanzaro, di Aurino dal Benevento e del francese Eboki-Poh dal Bastia.

Dei
tanti nuovi acquisti, Capuano ha inserito Ripa in porta, Parisi nella difesa a
tre con Mantelli e Taccola, Costanzo e Donà sulle due fasce di centrocampo, con
la coppia Billio-Battisti al centro, Cimarelli e Campo a sostegno di Pasca. Con
questa formazione titolare e alcuni discreti rincalzi (Cianfarani, Zaccagnini,
Fumai, Di Domenico e Aurino su tutti), il Sora non dovrebbe avere problemi a
salvarsi, nonostante una partenza stentata.

Formazione tipo (3-4-2-1): Ripa;
Mantelli, Taccola, Parisi; Costanzo, Billio, Battisti, Donà;

Campo, Cimarelli; Pasca.

 

FOCUS
ON

Questa settimana “Focus
On” avrebbe voluto concentrarsi ancora una volta su un difensore: il pilastro
centrale della retroguardia ciociara Mirko Taccola. Tuttavia la sua squalifica,
unitamente a un po’ di sano campanilismo, ci ha spinti a focalizzare
l’obiettivo su Massimo Campo. Messinese di nascita ma catanzarese di adozione
(si trasferì sui tre colli a 15 anni), Campo ha ricoperto nel corso della sua
carriera tutti i ruoli in attacco pur essendo un destro puro (tant’è vero che
oggi preferisce partire dalla destra, dietro le punte). Campo esordì tra i
professionisti nella stagione ’93-94 a 18 anni proprio con la maglia
giallo-rossa. Ben presto si mise in luce (il primo gol in un 2-0 al Monopoli),
guadagnandosi un posto di titolare in attacco. In quattro stagioni, forse le più
buie della storia del Catanzaro, Campo collezionò 99 presenze, mettendo a segno
16 reti, prima di essere acquistato dalla Reggina. Due stagioni e mezza con la
maglia amaranto gli consentirono di esordire in serie B (28 presenze e 4 gol),
di ottenere una storica promozione e di debuttare nella massima serie, giocando
gli ultimi spiccioli della partita contro la Juve. Ma nel pieno della maturità,
Campo fu costretto a tornare in serie C per trovare spazio. Due campionati
deludenti con le meteore Castel di Sangro e Savoia, prima dell’arrivo a Nocera
Inferiore. Con la Nocerina finalmente la rinascita: dopo la retrocessione in C2
nel 2001-2002 (29 partite e 4 gol), Campo fu uno dei protagonisti assoluti della
scorsa stagione, trascinando i campani ai play-off con 10 gol in 32 partite. A
questo punto però il cerchio si chiude: Campo indossa per la prima volta la
fascia di capitano dei rosso-neri nella semifinale di ritorno dei play-off. I
sogni di gloria dei molossi si infrangono proprio contro il Catanzaro. Ma Poggi
e Improta ritengono ingiusta una punizione del genere per Campo e lo
“ricompensano” chiamandolo a rinfoltire i ranghi del reparto offensivo
giallo-rosso. Il ritorno del figliol prodigo però è amaro. Trascurato da
Braglia a causa di un modulo che non ne esalta le caratteristiche, Campo gioca
solo brevi spezzoni di gara, collezionando 11 presenze. I nuovi arrivi
nell’attacco giallo-rosso gli restringono ancor di più gli spazi. E allora
Campo torna da Eziolino Capuano a leccarsi le ferite. Domenica un altro incrocio
pericoloso contro la squadra che lo ha lanciato, contro una tifoseria che ancora
gli vuole bene, contro un allenatore che non ha creduto in lui.

 

VERSO
SORA-CATANZARO

Il
Sora in casa è avversario davvero temibile. Pur occupando il quint’ultimo
posto della classifica con soli 24 punti, la squadra ciociara ha ottenuto in
casa 20 punti con 5 vittorie (contro Giulianova, Paternò, L’Aquila, Crotone e
Martina), 5 pareggi (Lanciano, Fermana, Foggia, Taranto e Teramo) e una sola
sconfitta alla prima di campionato con il Benevento. Con Capuano in panchina i
bianco-neri hanno ottenuto al “Tomei” 5 vittorie (4 consecutive nelle ultime
4 partite interne) e 3 pareggi. Anche il computo dei gol fa chiarezza sulla
forza casalinga dei ciociari: solo 4 i gol subiti a fronte dei 10 realizzati.
L’attacco è il reparto più debole della squadra. L’assenza prolungata di
Di Domenico ha lasciato un vuoto che nemmeno gli innesti di Campo e Cimarelli
sono serviti a colmare.

Per
domenica Capuano riavrà Pasca al centro dell’attacco, assente per squalifica
nell’ultima trasferta a Fermo. Al “Recchioni” i bianco-neri hanno subito
due contestati rigori, reclamandone invano altri tre. La sconfitta ha lasciato
una scia di polemiche, visto che il Sora ha subito nel corso del campionato ben
10 rigori. Per il resto Capuano durante la settimana ha perso Zaccagnini (per
stiramento), ma ha ritrovato Di Domenico, quasi pronto al rientro. Contro il
Catanzaro, degli undici titolari mancherà soltanto Taccola, sostituito al
centro della difesa da Mantelli con l’inserimento a destra di Cianfarani.
L’assenza di Taccola è abbastanza pesante e potrebbe rendere più agevole
l’auspicabile assedio giallo-rosso alla difesa sorana.

Probabile
formazione
(3-4-2-1):
Ripa; Cianfarani, Mantelli, Parisi;
Costanzo, Billio, Battisti, Donà;
Campo, Cimarelli; Pasca.

 

I
PRECEDENTI

A
parte la sfida play-off del 2001 (terminata 0-0 con la fatale espulsione di
Gentili), sono altri tre i precedenti tra le squadre, tutti di C2. Il bilancio
è di due vittorie bianco-nere (2-0 nel ’97 con i gol di D’Amblè e De
Carolis; 2-1 nel 2000 grazie alla doppietta di Lucchini intervallata dal gol di
Kamarà) e un pareggio (1-1 nel ’98 con le reti di Pistolesi e Bevo). Il
Catanzaro quindi non ha mai vinto al “Tomei”. Un altro motivo in più per
provarci domenica.

All’andata
il Sora si difese strenuamente, ma perse di misura grazie ad una colpo di testa
di Alfieri su assist di Ferrigno al decimo minuto del secondo tempo. Il
Catanzaro dominò la partita contro un Sora rinunciatario, sciupando tante
occasioni per raddoppiare. Campo giocò solo nei minuti di recupero, durante i
quali fu espulso Caterino per doppia ammonizione. Dopo la sconfitta al
“Ceravolo” arrivò l’esonero di Sciannimanico.

 

I
TIFOSI

Buono il seguito di
pubblico del Sora, se si considera la grandezza della cittadina ciociara e la
vicinanza con il capoluogo Frosinone. La media delle presenze allo stadio
“Tomei” è di 2.218 spettatori (11° posto nel girone) con una quota di 490
abbonati. I rapporti con gli Ultras Catanzaro sono amichevoli, grazie
all’estrema correttezza dimostrata dalle due tifoserie e alla splendida
accoglienza della popolazione ciociara nei confronti dei sostenitori
giallo-rossi, in occasione della finale play-off del 2001.

Ivan
Pugliese

Autore

Redazione

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