SAN VITO – La stagione di Piero Braglia è nelle prime fasi d’attuazione ed il tecnico sta cercando d’imporre gradatamente il suo sistema di gioco. E’ presto per parlare di risultati nella prima settimana di preparazione, con Machado che è appena tornato e Toledo che lo farà fra domani e domenica, con una rosa che non è da considerare definita. “Ancora non s’è visto niente –commenta Braglia, a proposito della prova di metà settimana- siamo ai primi movimenti che la squadra sta cercando di assimilare.†Quando gli si chiede se nella risposta si nasconde un po’ d’insoddisfazione, è pronto a ribattere: “Assolutamente, no. Al contrario, ho percepito una generale buona volontà nel cercare d’adeguarsi alle nuove linee organizzative. Aggiungo che c’è qualche elemento che, in particolare, si dimostra vitale e ricco di stimoli.†Se, poi, si cerca di ricavare qualche ulteriore impressione, il neotecnico giallorosso restituisce una battuta da fine conversazione: “Ho visto 11 giocatori, contrapposti ad altri 11.†Per il resto, tiene banco la concreta possibilità di un ripescaggio in C1. I tifosi non parlano d’altro, mentre in società l’ipotesi è sussurrata. D’altra parte, il Catanzaro ha fatto di tutto, negli ultimi tempi, per trovarsi pronto ad una tale eventualità , sistemando la propria situazione contabile-amministrativa in maniera ineccepibile e con grande anticipo sulle scadenze. Infine, il mercato attraversa una fase di stallo, perché il Catanzaro non svende nessuno e, soprattutto, non paga di tasca propria per cedere i giocatori, ammorbidendo così gli ingaggi da corrispondere. S’inquadra così l’attuale mancata cessione di Moscelli al Ravenna, di Giglio al Grosseto, di Toledo al Chievo, alla Ternana ed alla Reggina.
Salvatore Blasco – Gazzetta dello Sport
