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Turris: ritrovare sé stessi

Scritto da Redazione

Corallini attesi dalla prova Catanzaro dopo le due sconfitte consecutive in campionato

Il “Ceravolo” riapre le porte dopo la sconfitta interna delle aquile da parte del Bari, capolista solitaria. I colori degli ospiti restano uguali, ma questa volta sulle maglie c’è stampato il logo della Turris. Nel match d’andata, i corallini avevano messo in seria difficoltà gli uomini di mister Calabro, ma da quel giorno di novembre sembra esser cambiato tutto.

La squadra di Caneo nel nuovo anno sembra la lontana parente della squadra divertentissima ammirata nel girone d’andata. Dall’altro canto, anche il Catanzaro di Vivarini somiglia poco alla squadra della vecchia gestione tecnica.

La trasferta calabrese arriva dopo due sconfitte consecutive per i campani, che ora sono lontani solo cinque punti dalle inseguitrici della zona playoff. Una distanza che, visti i risultati degli ultimi mesi, va difesa ritornando sulla retta via.

I padroni di casa invece hanno ritrovato i tre punti nell’ultimo turno con il 2-3 ai danni del Messina. Nella trasferta siciliana è arrivato anche il primo sigillo dell’uomo mercato della stagione giallorossa. Pietro Iemmello si è finalmente sbloccato, e ci si aspetta che si ripeta anche tra le mura amiche dell’ex “Militare”.

Entrambe le fazioni che scenderanno in campo domenica alle 14:30 cercano punti importanti per consolidare la propria classifica. Le aquile per tenersi il miglior piazzamento in vista dei playoff, i corallini per cercare di ritrovare se stessi e allontanare i fantasmi di questo tremendo 2022.

L’ANALISI TECNICO-TATTICA

A un girone di distanza, il ruolino di marcia del Catanzaro prima della partita con la Turris somiglia incredibilmente a quello dell’andata. Dopo aver perso gli scontri diretti con Monopoli e Bari, i giallorossi hanno sconfitto il Messina e si preparano ad affrontare gli uomini di Caneo. La partita di novembre, probabilmente, è il punto di inflessione che inizia a suscitare dubbi sulla permanenza di Calabro: la Turris surclassa il Catanzaro per tutti i 90’ e da lì in poi i giallorossi iniziano a zoppicare, fino all’esonero del tecnico salentino. Detto che oggi le aquile sembrano più stabili e, vedremo, hanno armi più adatte ad affrontare una squadra particolare come i corallini, a essere cambiato totalmente è invece lo stato d’animo dei campani.

Per larghi tratti del campionato, la Turris ha espresso il gioco più divertente del girone C. Caneo ha mutuato i principi del calcio di Gasperini e, come Juric e Tudor sopra di lui, li ha impiantati in una squadra che attraverso quella proposta ha reso ben al di sopra della qualità della rosa. La miglior Turris si difende in maniera aggressiva e quando attacca non guarda in faccia nessuno, con i rombi di fascia composti da terzo centrale, esterno, mediano e trequartista del 3-4-3. Il problema è che in questo momento la miglior Turris è un ricordo di qualche settimana fa. Gli uomini di Caneo hanno abbassato i ritmi e hanno perso sette partite su undici nel 2022.

Per rendere coi principi imposti da Caneo è necessario giocare sempre con la massima intensità fisica e mentale. È un calcio che vive di duelli, sia in fase offensiva – dove, al di là della capacità di accompagnare gli attacchi di Tascone e della qualità spalle alla porta di Santaniello, molto passa dalla vena di Giannone e Franco, necessari per superare l’uomo e far progredire la manovra – sia in fase difensiva, dove, come da comandamento di Gasperini, ci si orienta sull’uomo lungo tutto il campo.

Nel calcio della Turris, allora, farsi superare o perdere il duello difensivo significa far cadere il domino delle marcature e aprire il campo agli avversari. Nella sconfitta per 2-0 con la Juve Stabia, ad esempio, i gol sono nati da dribbling degli attaccanti gialloneri che hanno fatto fuori il diretto marcatore e hanno potuto puntare la porta. Nascondere la palla e saltare l’uomo, dunque, sarà la chiave per mettere alle corde la Turris, qualcosa che il Catanzaro, all’andata, non era mai stato in grado di fare. Le marcature dei corallini avevano divorato i giallorossi. Oggi, però, la situazione è cambiata. All’andata solo Carlini era in grado di tenere palla sotto pressione. Domenica, invece, Caneo dovrà fronteggiare la qualità in protezione di Sounas, le sterzate di Biasci, la capacità di Bayeye di spezzare i raddoppi, senza dimenticare il lavoro di cucitura di Iemmello, che potrebbe attirare il marcatore e aprire spazi in profondità ai compagni.

Insomma, il Catanzaro è nelle condizioni ideali per far male alla Turris. Nel calcio, però, basta poco a cambiare gli stati d’animo.

Samuele Cardamone & Emanuele Mongiardo

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Redazione

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9 Commenti

  • Abbiamo perso il campionato con queste squadrette da 4 soldi. Domenica c’è li dobbiamo mangiare vivi. Dobbiamo essere cattivi. Bisogna fargli sentire i tacchetti. Devono venire al Ceravolo a portare rispetto. Vedo squadrette che vengono a Catanzaro a prendere per il culo anche il pubblico (vedi il Bari) e non è la prima volta. La colpa è nostra che ci affidiamo a calciatori profumatamente pagati che scendono in campo privi di cattiveria agonistica. Calciatori che come al solito vengono a svernare. Calciatori che non sentono e non sudano la maglia. Di ghirelli e gli arbitri lo sappiamo bene ma guardiamo anche in casa nostra e mandiamo in tribuna chi sputa nel piatto in cui mangia.

  • La nostra è una squadra che ha fallito tutti gli appuntamenti importanti. Significa che pecca di personalità e pecca di personalità perché all’interno del gruppo manca gente di personalità. Se ci fate caso abbiamo perso nei momenti clou. Abbiamo infatti perso contro il monopoli, contro la turris, contro il Bari ecc. Abbiamo perso punti importanti contro squadre del livello della vibonese. Le sette partite restanti serviranno allo staff tecnico a preparare al meglio la squadra per i prossimi play off a prescindere dal piazzamento finale in classifica. Recuperare Rolando Maldonado, Iemmello e arrivare ai play off con una condizione della squadra atletica e mentale ottimale. Vinceremo i play off se ci arriveremo pimpanti cattivi e affamati. Qualcuno va messo fuori rosa perché servono guerrieri e non tappabuchi.

  • ALL’ ANDATA CI HANNO RUBATO 3 PUNTI . DOBBIAMO PRENDERLI A CALCI NEI COGLIONI STI PEZZENTI . CONTRO DI NOI TUTTI ALLA MORTE LOTTANO . POI QUELLA CHIAVICA DI GIANNONE CI HA FATTO PERDERE UN CAMPIONATO CON QUEL BEL RIGORE . IN CULO A LUI. MANGIAMOCELI A MORSI .

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