Rassegna stampa

Un Catanzaro da primato

La società giallorossa assicura che la squadra sarà competitiva e invita i tifosi ad avere pazienza
Braglia ha le idee chiare. Improta diffonde ottimismo
da Gazzetta del Sud

CATANZARO – «I tifosi abbiano pazienza. Il Catanzaro del prossimo campionato sarà competitivo, secondo promessa». È il messaggio forte e chiaro che arriva dalle stanze meno accessibili della sede sociale di via dei Lombardi. E all’osservazione di un dopo Corona senza altri… squilli di tromba, puntuale la replica: «La società non lo ha acquistato, e con quello sforzo finanziario, per buttare fumo negli occhi, ma prima di tutto per colmare la più grossa lacuna del Catanzaro dell’ultimo campionato». Il goleador palermitano non basta, però, a Braglia il quale vuole costruire intorno allo stesso goleador una squadra diversa da quella dell’ultimo torneo. Cambiando modulo di gioco, con il suo impostato sul 3-4-3, la qualcosa comporta alcuni cambiamenti. E lo comporta anche un suo modo di vedere il calcio: «A me non piace incassare gol; mi piace farli». Ed ecco un primo nodo parlando, appunto, di difesa ermetica. Ebbene quella dello scorso anno non si adatta, quanto a caratteristiche dei singoli giocatori, per lo schema a tre. Per il quale, ovvio spiegarlo, ci vogliono difensori eclettici, con un primo pregio: la velocità. e da qui i nomi preferiti (Zattarin, Petitto, Ronito) del nuovo allenatore. e da qui ancora la necessità di cedere Pastore, Ciardiello e pure il rientrante Zappello, anche se quest’ultimo è reduce da un buon campionato nella Viterbese e nell’anno del post infortunio (grave). Intanto restano le difficoltà del mercato appunto nell’operare il ricambio tenendo conto anche che per i difensori del Chieti la Società abruzzese pretende il costo del cartellino. E, c’è da aggiungere, non accettando contropartite. «Le cose cambieranno – ha sostenuto il d.g. Improta con il suo innato ottimismo – dopo questa prima fase di mercato. Certo è che noi non cambieremo linea di condotta nel cedere i nostri giocatori, che non sono gli ultimi venuti, anzi direi tutt’altro, e pure rimettendoci». Pur in un mercato che si definisce piatto, gli abbiamo osservato, le Società di C hanno operato movimenti». «Si è trattato – ha replicato l’ex baronetto di Posillipo – prevalentemente di scambi, mentre in qualche caso e, magari, più di uno, tanto per non essere tassativi nelle affermazioni, di agevolazioni concesse alla Società che si è assunta l’onere dell’acquisizione del cartellino del giocatore. Il Catanzaro, invece, si è rifiutato. E il perché, di contro, alcune società si sono volute privare dell’onere dell’ingaggio di determinati giocatori è comprensibile e, per certi versi, giustificabile: cioè per alleggerire le fidejussioni che bisogna presentare per l’iscrizione ai campionati». A proposito di iscrizioni voci più o meno fondate parlano di Società a rischio, anche nelle categorie superiori alla C2 e nella stessa C2. Un pizzico di disagio nella risposta da parte dello stesso Improta: «I nomi delle Società in pericolo circolano liberamente tra gli operatori del mercato. E allora, poiché certe situazioni sono veramente critiche, dipenderà da come saranno applicate le normative in materia. Se ridigamente o meno. Ovvio aggiungere che il Catanzaro non ha nulla da temere. Che, anzi, la società è nella prima fascia dopo aver ottemperato a tutte le prescrizioni, compreso il pagamento degli arretrati Enpals per effettuare il quale, come si sa, ha compiuto un apposito viaggio a Napoli presso la direzione centrale dell’Istituto di previdenza per regolarizzare la pendenza. Il che è stato fatto, aggiungiamo noi, per avallare la domanda di un eventuale ripescaggio. Riparlando dell’attualità, difficile prevedere quale sarà la fisionomia del Catanzaro della prossima stagione, tra quella immaginata dall’allenatore Braglia, e quella che sarà imposta dai movimenti di mercato. L’ideale, ovvio, e per seguire la linea tecnica del nuovo uomo guida della squadra giallorossa, sarebbe cedere i giocatori che lo stesso Braglia ha escluso dal suo organico, facendoli individuare più o meno con precisi riferimenti. E se non fosse possibile? Da Braglia non è arrivato un «mi adeguo» perché, va ripetuto, intenderebbe cambiare volto tattico al «suo» Catanzaro, lui che in materia ha parlato chiaro nell’incontro che ha avuto con i dirigenti prima della presentazione alla stampa. Braglia si rende conto delle difficoltà di mercato. Ma, da quanto si può intuire, il neo tecnico porrà qualche condizione e ovviamente non a mo’ di dictat; cioè l’acquisto di qualche elemento tra quelli indicati in particolare per la difesa. E ciò nel rispetto di quella sua priorità che riguarda l’ermeticità del pacchetto arretrato. Un ritocco è assolutamente indispensabile a centrocampo per rimpiazzare uno dei sicuri partenti o subito o più in là, ovvero Alfieri. E in questo l’ex centrocampista giallorosso dei primi anni 80 è stato esplicito: «Non gioco con il trequartista».

Vito Macrina – Gazzetta del Sud

Autore

God

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