Rassegna stampa

Un Catanzaro pronto a colpire

Belmonte urla «Avanti Nocera»

CATANZARO — É stato un pari che ha comportato rabbia più che scoraggiamento. Certo, la delusione è stata cocente, come avviene quando la gioia viene soffocata per 14 mila spettatori, ma la partita con la Nocerina non è terminata.
La sfida è aperta e si respira voglia di reazione. I campani, da parte loro, non potranno continuare a giocare restando arroccati spudoratamente nella loro torre. Non potranno farlo per una questione di calcolo, e non certo di faccia o d’estetica. Infatti, dovrano cercare almeno un gol per mettersi al sicuro dalle sorprese di pur possibili crepe di un loro bunker-bis. É questo anche il parere di Franco Dellisanti: « La Nocerina sarà costretta ad assumere un atteggiamento un po’ diverso e ci concederà inevitabilmente maggiori spazi. Capisco la delusione per il risultato di domenica, ma bisogna essere fiduciosi. Personalmente, non lo sono per un atteggiamento di circostanza, ma per la convinzione che è rimasta intatta sulle possibilità della squadra e sul rapporto delle forze in campo» .
Certo è che, nell’attesa, il Catanzaro dovrà studiare soluzioni alternative. Non è detto che, se Ferrigno e Toledo dovessero continuare a non trovare strada, tutta la macchina dovrebbe continuare a dimostrarsi inceppata. É compito di Dellisanti individuare i rimedi, possano essere sovrapposizioni, inserimenti interni o altri accorgimenti e movimenti alternativi. Com’era prevedibile che la Nocerina si sarebbe chiusa agendo in contropiede, è ora chiaro che Buffoni ricercherà il vantaggio, nella gara di ritorno, senza rinunciare alle cautele brillantemente collaudate. Quindi, con un Lazzaro in più, i campani affonderanno maggiormente, continuando a lasciare bloccate le retrovie. Soprattutto, dopo aver verificato che il Catanzaro va in tilt se gli vengono a mancare le fasce, la Nocerina non diventerà di colpo suicida ed abbatterà le dighe alzate su Ferrigno e Toledo.
«Avevo più volte suggerito a qualcuno dei miei di effettuare sovrapposizioni ed inserimenti — riferisce sull’argomento il tecnico giallorosso — ma i movimenti richiesti non sono stati effettuati con continuità e tempestività. Ne parleremo in settimana e metteremo a punto quei meccanismi d’intercambiabilità che, nel primo confronto, non sono emersi adeguatamente» . In pochi giorni sarebbe deleterio che il Catanzaro, da parte sua, reinventasse il modulo e sconvolgesse la formazione ma, contando sul buon stato di forma fisica dei suoi giocatori, dovrà correre di più e, stante la duttilità tattica di Ferrigno, potrebbe anche correggere la zona delle ripartenze di quest’ultimo. Nel ritorno, in particolare, bisognerà sfoderare una più visibile capacità d’aggressione. A parte l’atteggiamento ostruzionistico degli ospiti, la squadra è apparsa inizialmente imballata, ed ha atteso tutto un tempo prima che la manovra divenisse più fluida. Continuerà così, se la circolazione della palla non acquisterà respiro e velocità e se, contemporaneamente, il movimento corale della squadra non consentirà alternative. «Certo è — conclude Dellisanti — che non possiamoall’ultima gara inventarci un nuovo modo di giocare, anche se concordo con l’applicazione di necessari correttivi» .
Intanto, è di piena attualità l’eventuale cambio di stadio. La società giallorossa ha assicurato la presenza di 1.500 tifosi ospiti e sarebbe logico che venisse rispettato il principio di reciprocità. S’aggiunga che il pubblico del Catanzaro è sensibilmente più consistente di quello della Nocerina e la regola d’opportunità è ulteriormente sostenuta da accortezze d’ordine pubblico (2.000 tifosi hanno già acquistato la prenotazione). Un eventuale campo neutro è sostenuto soprattutto dalla specifica previsione del regolamento, che ne dà facoltà al presidente della Lega. Ieri mattina, come annunciato dal diretto interessato, Claudio Parente, accompagnato dal direttore tecnico Gianni Improta, s’è recato aCoverciano per discutere la questione. Nulla, però, è ancora trapelato. Stamani il sindaco Abramosi recherà dal prefetto per esporre i motivi di ordine pubblico che consigliano lo spostamento su campo neutro della gara di ritorno con la Nocerina.

Fabio Blasco – Gazzetta dello Sport


Belmonte urla «Avanti Nocera»

NOCERA INFERIORE — Primo, non prenderle. È questo il comandamento, non scritto ma in pratica imperante per la Nocerina, nella semifinale playoff col Catanzaro. Per ottenere la vittoria ci sarebbe bisogno di attaccare di più e con maggiore efficacia, con tutti i rischi che ne potrebbero derivare. Quindi, Buffoni ha scelto la via della prudenza nel match di andata. Uno 0-0 che è sicuramente il frutto di un buon comportamento della difesa e del centrocampo nocerini, particolarmente bravi a chiudere gli spazi sulle fasce ai catanzaresi, limitando non poco i movimenti dei comunque bravi Ferrigno e Toledo. Per far tutto ciò, però, si è dovuto pagare il dazio in attacco, dove l’assenza forzata di Lazzaro ha fatto sì che il peso della croce cadesse tutto sull’uruguaiano Emilio Belmonte. Un elemento che, finché è stato in campo, ha fatto tutto quanto ha potuto ma, evidentemente, non è ancora il Belmonte dei tempi migliori. Comprensibile, comunque, la sua soddisfazione nello spogliatoio del Ceravolo: «Credo proprio che la squadra abbia interpretato al meglio la partita. Nel finale, poi, abbiamo avuto la possibilità di vincerla» .
Ma il Catanzaro, in precedenza, aveva colpito una traversa con Ferrigno e sciupato malamente anche una ghiotta occasione con Moscelli. Belmonte, però, ha tenuto a richiamare l’attenzione sullo scoppiettante finale dei campani: «A parte il fatto che pure io ho colpito una traversa, nel finale il portiere del Catanzaro si è superato su un tiro di Campo e, infine, credo proprio che il rigore su Magliocco ci fosse. Ma va bene pure questo 0-0, anche se c’è ancora la gara di ritorno da giocare» .
Già, la gara di ritorno. Dovrebbe giocarsi a Nocera Inferiore ma, nonostante le assicurazioni ufficiose, potrebbe essere dirottata ad Avellino. Nonostante la chiusura del cantiere di viale San Francesco ordinata dall’ Amministrazione comunale, il Prefetto potrebbe vietare lo svolgimento della gara di ritorno per motivi di ordine pubblico, anche in considerazione degli ultimi scontri verificatisi tra tifosi e Forza pubblica dopo la gara col Foggia. Inoltre, nonostante la ribadita amicizia tra le tifoserie (al Ceravolo sono stati circa 1500 i nocerini e tutto si è svolto senza un minimo screzio) potrebbe pesare sulla decisione del Prefetto di Salerno il preannunciato esodo di circa 4000 catanzaresi. Si tratta di attendere al massimo sino a venerdì mattina: allora tutto dovrà essere deciso.
Oggi, intanto, la Nocerina riprenderà la preparazione al San Francesco ma, come la scorsa settimana, Buffoni la porterà in ritiro a partire, presumibilmente da giovedì.

Biagio Franza
– Gazzetta dello Sport

Autore

God

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