Avversario di turno

Verona-Catanzaro: la resa dei conti

Negli ultimi due anni risse, veleni e accuse tra squadre e tifoserie: domani la parola al campo

ROMA – Stagione 2004-2005: il Verona non gradisce
“l’eccessivo” impegno del Catanzaro e il gol di
Ottonello che frena le ambizioni di gloria dei giallo-blu. Gara d’andata: il Catanzaro non gradisce il gol realizzato dal Verona
mentre Giorgio Corona si dimena a terra infortunato. Venerdì 28 gennaio 2006: i
tifosi del Catanzaro non gradiscono la bellicosa
visita dei colleghi veronesi, giunti a poche decine metri dall’ingresso della
Curva Capraro. Sul campo, prima dell’interruzione per
nebbia, bastano tre soli minuti per accendere qualche invisibile scaramuccia e rimandare
la resa dei conti. Si respira una brutta aria intorno a questo Catanzaro-Verona: una gara decisiva per le sorti del Catanzaro, meno importante per il Verona, cui è rimasto
poco da chiedere a questo campionato nonostante manchino ancora tante partite.

CRISI
SCALIGERA –
A meno che gli uomini
di Ficcadenti non subiscano un crollo inaspettato
. Del resto, nelle ultime dieci partite il Verona
ha battuto solo la derelitta Cremonese, con un gol al ’90 di Rantier. Dopo il rinvio, due stentati
pareggi interni con Rimini e Pescara, intervallati dalla sconfitta di Brescia
.
In tutto, sei gol subiti in tre gare, indice di una
discutibile tenuta difensiva. Biasi-Turati, Gervasoni-Teodorani; Gladstone-Comazzi:
tre coppie diverse di centrali difensivi non sono
bastate per raccogliere qualche punto in più. Contro il Pescara
l’
esordio del brasiliano della Juve Gladstone non ha entusiasmato: pagata a caro prezzo sul gol
degli abruzzesi la scarsa intesa con Comazzi, al
rientro dal primo minuto dopo l’infortunio. A centrocampo, contro il Catanzaro, dovrebbe rientrare capitan Mazzola al posto
dell’acciaccato Pulzetti, con Italiano e Munari ai lati. Il tridente offensivo sarà guidato come
sempre da Adailton, mentre per gli altri due posti
sono in lizza Iunco, Rantier,
Sforzini, Davies e Aurelio.
Grande abbondanza di scelte, ma scarsa qualità
complessiva: una costante di questo Verona che non ha trovato sul mercato i
giusti rinforzi per proiettarsi in alto.

TIFOSI INFURIATI – L’ennesima campagna acquisti di retroguardia ha
allargato la frattura tra società e tifoseria. Anche Ficcadenti si è lamentato del mancato arrivo di una prima
punta di peso che avrebbe potuto alleggerire le responsabilità del baby Sforzini. Il gallese Davies
sembra ancora troppo acerbo per il campionato italiano. Pastorello
continua a difendersi dalle critiche ma non trova (o non vuole trovare)
acquirenti. Il Verona, intanto, macchia la sua storia gloriosa con teatrini
poco edificanti.

RICOMINCIO DA TRE – Sabato pomeriggio, com’è noto, si giocheranno solo
87 minuti: la prosecuzione della gara iniziata tre settimane fa e interrotta al
terzo minuto. I veronesi insistettero per cominciare la partita. L’intento era
chiaro: puntare ad una sospensione per riprendere la gara qualche settimana
dopo con il Catanzaro ormai rassegnato. Bruno Giordano
non è stato di questo avviso: tre vittorie di fila
hanno riportato un briciolo di speranza e di convinzione nella squadra
giallo-rossa e nella tifoseria. Ora è il momento di “punire” una squadra che,
negli ultimi incontri ravvicinati, non si è certo distinta per signorilità. Una
resa dei conti da vivere sul prato verde, senza strascichi di violenza che
rischierebbero solo di danneggiare una rincorsa ancora possibile.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) – Pegolo; Cassani, Gladstone, Comazzi, Bonomi; Munari, Mazzola,
Italiano; Adailton, Sforzini,
Iunco (Aurelio)

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net

Autore

Redazione

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