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Virtus Francavilla: la terza forza del campionato (in casa)

Scritto da Emanuele Mongiardo

Qualche stagione fa nella Liga spagnola c’era una piccola squadra dei Paesi Baschi che nel proprio stadio rendeva un inferno logistico le partite per ogni avversario, Real Madrid e Barcellona comprese. L’Eibar per anni è stato una delle sorprese del calcio iberico, la squadra di una cittadina di meno di trentamila abitanti, capace di competere contro le maggiori potenze di uno dei principali campionati al mondo. Il segreto dell’Eibar, oltre al suo impianto tattico, era il suo rendimento casalingo. A Ipurua, lo stadio di casa, l’Eibar trovava il coraggio di aggredire alto gli avversari e di non lasciargli un attimo di respiro, favorito dagli spalti attaccati al campo e dalle dimensioni ridotte del terreno di gioco. In trasferta spesso la squadra cambiava volto, ma  in casa riusciva a competere con chiunque.

Francavilla Fontana, all’incirca, conta lo stesso numero di abitanti di Eibar. La Virtus Francavilla non sarà di certo in Serie A, ma quest’anno, come i baschi, anche i biancoazzurri hanno edificato la propria stagione sul rendimento casalingo, dove la squadra sembra avere le idee più chiare e dove il campo più stretto del normale aiuta ad irretire gli avversari.

Nel 2022/23 la differenza di rendimento tra casa e trasferta è emersa più che mai. La Virtus Francavilla ha conquistato 39 dei suoi 45 punti tra le mura amiche. Se si giocasse solo in casa, Patierno e compagni occuperebbero stabilmente il terzo posto in classifica, alle spalle di Catanzaro e Crotone (quest’ultimo distante solo due punti). Per converso, i biancoazzuri sarebbero ultimissimi in classifica se si giocasse solo in trasferta, addirittura con due punti in meno della Fidelis Andria. Una serie di numeri più unici che rari, che nella graduatoria reale proiettano i pugliesi all’ottavo posto, in piena zona playoff, anche se la post-season non è ancora raggiunta matematicamente.

Come gioca la Virtus Francavilla

Viste le premesse, il copione della gara sembra già scritto, anche perché Calabro lo conosciamo bene. La Virtus Francavilla di sicurò alzerà i ritmi a inizio gara, magari portando più avanti il baricentro in fase difensiva. Che sia 3-5-2 o 3-4-2-1, ad inizio partita i loro attaccanti cercheranno di indirizzare verso l’esterno la manovra, per poi aggredire con gli esterni e i centrocampisti del lato palla. Una volta recuperato il possesso, l’obiettivo sarà di attaccare in transizione nella maniera più diretta possibile, appoggiandosi al gioco spalle alla porta di Cosimo Patierno.

In fase di attacco statico, invece, dovremmo aspettarci le classiche combinazioni del calcio di Calabro. La Virtus Francavilla pratica un primo possesso a ritmo contenuto, che coinvolge il portiere, i tre difensori e il centrocampista più basso. L’obiettivo è attirare l’avversario per poi verticalizzare immediatamente alle sue spalle. Se giocheranno insieme tutte e due le mezzepunte Murilo e Maiorino, allora la manovra sarà un po’ meno diretta, con più talento sulla trequarti. Dovessero però giocare due punte, allora i passaggi dei pugliesi avranno una gittata più lunga.

Occhio, ovviamente, ai due quinti, incaricati di rimanere alti e aperti per fornire sempre un’opzione di passaggio e invitare i compagni al cambio gioco. Pierno, ex della gara, è particolarmente abile a portare il pallone verso l’interno del campo, offrendo così nuove varianti al gioco di Calabro.

Il pericolo numero uno, però, è Cosimo Patierno, vice capocannoniere del girone C con 17 reti. Patierno sa farsi valere nei duelli e in area legge bene dove posizionarsi. La difesa del Catanzaro, rimaneggiata per via delle squalifiche di Martinelli e Brighenti, contro di lui non potrà abbassare la tensione.

Il mercato invernale non ha cambiato granché la squadra, per cui l’undici iniziale sarà simile a quello visto al Ceravolo a dicembre. Alla Nuovarredo Arena, però, potrebbe andare in scena una partita diversa. Qui, lo scorso anno, Vivarini subì la sua prima sconfitta sulla panchina giallorossa. Se questa è la stagione in cui chiudiamo tutti i nostri conti con la Serie C, c’è da giurare che il Catanzaro non lascerà nulla di intentato nemmeno domani.

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Emanuele Mongiardo

1 Commento

  • Per forza. I polli vincono nel pollaio. Qualcuno di questi pezzi di merda della Lega un giorno dovrà spiegare come si può omologare un campetto di calcetto per le partite ufficiali di lega pro.

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