TatticaMente!

Viterbese Catanzaro 2-1: l’analisi tecnico-tattica

Scritto da Davide Greco

Prima battuta d’arresto per i giallorossi che dopo una gara di grande intensità assaporano il gusto amaro della sconfitta

Al Catanzaro non riesce l’impresa di sfatare uno dei pochi tabù rimasti dall’avvento di Auteri e alla fine rimedia la prima sconfitta stagionale. Buona gara su un terreno reso insidioso dalla pioggia, ma alla fine esultano solo i padroni di casa.

Niccolai aveva chiesto ai suoi una prova maiuscola ed è stato accontentato, cosi la Viterbese si è lasciata alle spalle le due sconfitte consecutive contro Picerno e Catania portandosi in terza posizione ad un punto dai giallorossi.

Tutto per il verso storto

Il Catanzaro è sceso a Viterbo con la solita mentalità offensiva fatta di rapide geometrie e improvvise verticalizzazioni, ma Celiento e Di Livio che hanno rimpiazzato gli assenti Statella e Favalli non sono riusciti a dare ai giallorossi quella profondità e capacità di penetrazione che sono l’arma vincente delle squadre allenate da Auteri.

Di Livio ha disputato una buona partita fatta di gran movimento e discreto fraseggio, alla continua ricerca di una soluzione offensiva che premiasse la sua capacità di accentramento, ma i suoi movimenti finivano per impattare contro l’attenta marcatura di Besea ed Errico. Nella prima frazione di gioco ha avuto anche la palla buona per concludere a rete, ma il tiro è finito sopra la traversa.

Sicuramente meno propositiva la fase di spinta di Celiento che si è venuto a trovare in una posizione ibrida, diviso fra centrocampo e difesa senza mai affondare seriamente sulla corsia destra. Con la difesa molto alta e le rapide verticalizzazioni dei padroni di casa, Celiento ha corso tantissimo ma solo nei 50 metri più arretrati, cercando tra l’altro di tamponare la ficcante azione di De Giorgi.

Nicastro ha sofferto oltremisura i centimetri di Markic o la fisicità di Baschirotto, finendo per farsi notare solo quando agiva decentrato sulla sinistra nel tentativo di portar via l’uomo e consentire a Fischnaller di avere la meglio su Atanasov, oggi a tratti insuperabile.

Kanoutè dal canto suo non è riuscito a lavorare in velocità, un po’ per il terreno di gioco reso viscido dalla pioggia e un po’ per la scarsa collaborazione di Celiento che è venuto fuori solo nella ripresa quando si era sotto di due reti.

Poco incisivi a sinistra e poco collaborativi a destra, la situazione paradossale è che uno dei principali artefici di questa sconfitta porta il nome di De Giorgi. Proprio quel terzino destro (oggi schierato a sinistra) che con l’avvento di Auteri è stato ceduto alla Viterbese e degnamente sostituito da Celiento, che dopo aver lasciato il ritiro di Pescara accettò di venire a Catanzaro.

Poca sostanza sulle corsie e difesa alta, passano appena 4 minuti e De Giorgi lancia lungo per Volpe che approfitta di un erroraccio di Martinelli e infila Di Gennaro. Difesa rocciosa, palla lunga e pedalare. La Viterbese gioca dietro, contiene con ordine e riparte. Tutto qui, ma tanto basta.

Errico corre due volte più di Maita, mentre Antezza e Besea chiudono i corridoi centrali dove il Catanzaro non riesce a sfondare. Saranno tanti i lanci lunghi e altrettante numerose le bandierine alzate in segno di offside.

Il Catanzaro non sta a guardare, anzi al contrario fa la partita ma le soluzioni offensive sono poche e poco comode. Ci provano De Risio, Di Livio e Kanoutè, ma da posizione decentrata e senza fortuna.

A Fischnaller capita l’occasione più ghiotta dopo una ripartenza fulminea, ma a tu per tu con il portiere si fa ipnotizzare.

Gol mangiato gol subito, questa strana legge non scritta sembra proprio una beffa del destino. E dunque beffa sia, ci pensa Errico che approfitta di un errato disimpegno di Maita per prendere in velocità Riggio e infilare ancora una volta Di Gennaro.

Tutto quello che poteva andare storto è andato storto.

Leoni in gabbia

Il Catanzaro ha iniziato la ripresa con una determinazione nettamente più alta di quella dei padroni di casa che si sono rintanati in gabbia spaventati, se non tramortiti, dal carattere dei giallorossi.

De Risio ha subito pescato il jolly dal limite dell’area dopo un’ottima manovra orchestrata da Fischnaller e Di Livio. Ancora i due si sono resi protagonisti di un’altra bella manovra sulla quale ci ha messo una pezza Vitali deviando in corner.

Tuttavia con il passare dei minuti l’efficacia della manovra giallorossa è andata scemando e nemmeno i cambi hanno dato quel qualcosa in più che tutti speravano. Nella ripresa sono entrati Bianchimano Giannone e Nicoletti al posto di Nicastro Fischnaller e Riggio, nel finale Casoli e Calì hanno preso il posto di Maita e Kanoutè.

Con i cambi è cambiato qualcosa? Purtroppo no. L’estro di Giannone si è visto solo a sprazzi e in situazioni di gioco che non hanno prodotto nulla di pericoloso, Bianchimano non ha toccato una palla in mezz’ora di gioco, Nicoletti invece è stata la nota positiva perché ha preso in mano le redini della corsia sinistra dove nel frattempo si era trasferito il raggio d’azione di Kanoutè.

Con Nicoletti a rimorchio pronto alla sovrapposizione Kanoutè ha trovato modo di esprimersi e rendersi pericoloso, ma il buon Nicoletti con i suoi traversoni non è riuscito a mettere la palla giusta per gli arieti giallorossi, che erano costantemente sovrastati da Atanasov e Markic.

Come detto la Viterbese dal canto suo ha badato soprattutto a difendersi, ma l’ha fatto con ordine e senza correre chissà quali rischi. Niccolai ha prima sostituito Antezza con Bansaja irrobustendo il centrocampo, poi a un quarto d’ora dalla fine ha tolto le punte Volpe e Pacilli, entrambi esausti, per Molinaro Culina  e ancora Bianchi per Zanoli.

Con merito o senza merito

Alla fine della fiera ciò che conta è il risultato, giocare bene e perdere rimane una magrissima consolazione. Certo in casa giallorossa non c’è da fare nessun dramma, ma la prima sconfitta, meritata o immeritata che sia, pesa maledettamente troppo.

Con una rosa molto ampia come quella giallorossa si dovrebbe poter sopperire alla mancanza di Statella e Favalli e invece pur disponendo di Casoli e Nicoletti si è preferito spostare avanti Celiento o far giocare Di Livio in una posizione a lui poco congeniale.

Speriamo si sia trattato solo di un’emergenza legata alla condizione e non a una precisa scelta tattica perché il Catanzaro oggi sulle fasce è stato inconsistente.

Il primo campo allentato dalla pioggia ha subito evidenziato la difficoltà di manovra in velocità del buon Kanoutè, che non può e non deve portare da solo la croce. Mamadou per essere incisivo ha bisogno di assistenza, di collaborazione, di uno o due compagni con cui dialogare nello stretto.

Decisamente opaca la prestazione di Nicastro, impalpabile quella di Bianchimano. Sono queste le partite che danno linfa vitale al solito tormentone del “ci vò a punta”, ma è davvero una questione di giocatori o piuttosto bisogna considerare altri aspetti?

Dopo il gol di De Risio il Catanzaro non ha più tirato in porta e questo è un dato di fatto. A volte capita d’accordo, ma da una prima punta ci si aspetta che sappia far gol proprio in partite come questa… o almeno che ci vada vicino.

L’altra nota dolente è quella di Maita, che si è visto solo nella ripresa quando tutta la squadra era proiettata in avanti alla ricerca del pareggio. Dai suoi piedi sono nate poche soluzioni, pochissime verticalizzazioni. Oggi il capitano è stato poco lucido proprio in quella zona di campo dove serve un’intelligenza tattica superiore alla media.

Il limite del credo calcistico di mister Auteri si manifesta in tutta la sua portata proprio in occasione di partite come quella odierna. Palla lunga e pedalare, difesa a oltranza e ripartenze veloci, concetti per nulla desueti che sono il pane quotidiano di molti club di terza serie.

Per vincere un campionato non basta il bel gioco e purtroppo quasi mai si troveranno avversari disposti ad un confronto a viso aperto. Uscire da questa categoria di campi allagati e atteggiamenti spesso rissosi non sarà semplice.

Con o senza merito, quello che contano sono i punti.

Autore

Davide Greco

26 Commenti

  • auteri, hai capito o no? quello che dice il sig. greco? quello che contano in questa categoria sopprattutto,sono i punti, il bel gioco non basta,non serve in terza serie, dimettiti. ma la colpa non è tua.. è di chi ti tiene sulla panchina

  • Ottima analisi ma la mia sensazione è che si sbagliano troppi goal alcuni davvero facili e poi ho trovato molta sufficienza ad affrontare la gara quasi a voler dire noi siamo più bravi di voi specialmente in difesa

  • Ben detto Davide, ma a me oggi è sembrato di rivivere gli stessi incubi dell’anno scorso: padroni del campo per quasi tutta la gara, INFINITI fraseggi molto buoni per l’amor di Dio, tiri quasi tutti sbagliati fuori dallo specchio della porta, poca lucidità nei cross (ne abbiamo fatto una trentina da tutte le posizioni ma l’80% fuori misura) giocatori fuori posizione e alcuni COMPLETAMENTE fuori forma (vedi Maita, ma non solo lui) e Auteri inizia già e solo alla quinta giornata a dare i “numeri”. E’ vero abbiamo avuto qualche occasione da gol poche sinceramente, ma se le altre squadre si difendono e partono in contropiede a noi prima o poi ci fanno il gol, infatti!!!
    Quando gli avversari non giocano aperti per noi sono dolori, magari proviamo a farli attaccare e ripartiamo noi, senza dover per forza comandare il gioco per 90 minuti. Facciamoli illudere che sono loro a dirigere l’orchestra per poi trafiggerli. Squadre come la Viterbese ne incontreremo parecchie. Mi dispiace per Maita, un grande calciatore ma quest’anno è appannato, il secondo gol è al 50% colpa sua e poi di Riggio che doveva non affrontare l’avversario ma accompagnarlo verso l’esterno più possibile, invece si è fatto superare come un pivello. Peggio dell’anno scorso è che segniamo con il contagocce. Altra annata di sofferenze. Forza Giallorossi !!!! Sveglia !!!
    Altro anno di sofferenza, sigh!!

  • Maita ha fatto un partitone all esordio poi è man mano peggiorato…Riggio forse se non scivolava…e a destra senza Statella mi sa che sono cazzi…

  • QUESTE PARTITE LE PERDE AUTERI ,NON MI FREGA UNA BEATA MINCHIA GIOCARE BENE E PERDERE , NOI NON CI DIVERTIAMO ,GLI AVVERSARI SI COL MINIMO SFORZO . CONTINUANDO COSI PURTROPPO NON ANDIAMO LONTANO OGGI MAITA E BIANCHIMANO DA PRENDERE A CALCI IN CULO , ERA MEGLIO SE RESTAVA A PERUGIA STO CESSO .

  • Formazione sbagliata,sul lato sinistro nel primo tempo non c’era nessuno dei nostri la viterbese ha fatto ciò che ha voluto, mister se lo vedevo io che sono nessuno tu che sei il sommo dormivi, bastava mettere prima Nicoletti e riportare celiento indietro togliere riggio per mettere le pedine al posto giusto e non gli regalavano i due gol alla viterbese, poi tutto sto possesso senza concretezza non lo capisco, noi dobbiamo vincere, gli altri ci hanno menato con una squadra di riserve, al netto di due falli di mano a braccia aperte non sanzionate con il rigore, abbiamo fatto una prestazione indecente e inconcludente, e mi fermo qui, forza aquile fateci felici tirate fuori l’orgoglio e vincete x noi

  • Chiedete tutti scusa a Francesco.
    Siete stati incivili ed irrispettosi verso quel buon uomo.
    Lo avete deriso solo perché parla diretto e con verità. Era tra i pochi a mettere in risalto le debolezze di Auteri .
    Da oggi mi iscrivero’ al partito di Francesco sul giudizio di Auteti : Auteri il panettone non lo mangia.
    Mangerà i morticini offertagli da Saro110.
    Vergognoso con una squadra colma di assenze riesce nell’impresa di perdere la partita.
    Almeno Saro110 e company saranno contenti del loro number one.

  • Anche io sono molto ed arrabbiato per la sconfitta però alcuni commenti contro Auteri non li capisco proprio. Ricordo che su cinque partite disputate la Ternana ne ha perso una (in casa col Monopoli), il Catania due (a Monopoli ed a Potenza) ed il Bari due (in casa con la Viterbese ed a Francavilla)… Quindi pazientiamo e speriamo che la sconfitta di oggi serva da lezione

  • Ma stiamo scherzando?
    Fino la settimana scorsa primi in classifica e tutti contenti …oggi prima sconfitta, tutti brocchi …ma siamo seri se avete visto la partita, secondo voi questa sconfitta è stata meritata? …secondo me no, abbiamo lottato fino alla fine e oggi i nostri avrebbero meritato il pareggio …a tutti piace veder vincere la propria squadra …e nn esistono squadre imbattibili ,e questo campionato lo sta dimostrando ,cerchiamo di cambiare mentalità , xche se no nn andiamo da nessuna parte …forza Catanzaro sempre !!! E quando si perde ancora di più!!!

      • I giornali possono scrivere quello che vogliono …se scrivono che “c’è un asino che vola ” tu cosa gli dici…dove?
        Ancora andiamo a leggere i giornali …e poi la Viterbese cosa a fatto ?
        Sempre chiusa in difesa pur giocando in casa …troppo facile dire che abbia meritato la vittoria …

  • L’articolo tratta le altre squadre e i “campetti” “Bagnati e rissosi” della serie C come quelli di una campionato di I categoria, e in questa serie C il Catanzaro si troverebbe quasi per caso. Un atteggiamento aristocratico e bullo. Quanto al dominio a Viterbo, si dice giustamente che nel secondo tempo il portiere viterbese non ha dovuto fare gran che parate. Quindi dove starebbe questo dominio? Nel palleggiare a centrocampo? Abbassare le penne e riconoscere la sconfitta, please

    • Ragazzi, attenzione perché si parla tutti di Catania, Bari, Ternana…ma la più quadrata ha secondo me sede a Reggio Calabria. Li ho visti giocare anche su Sportitalia contro il Bari (oltre diversi spezzoni di replica su Eleven Sport). Era già squadra forte l’anno scorso ed ha aggiunto quest’anno le giuste pedine. Noi abbiamo forse il miglior gioco della serie C, ma vedere il Nicastro di ieri sapendo che a Caserta c’è un certo Castaldo che la butta dentro tutte le domeniche e noi abbiamo in panca un ragazzo che fa 58 gol in due anni senza dargli più di 10 minuti di possibilità in 4 partite, mi fa pensare…mister, sei un grande allenatore, apri gli occhi. Forza aquile!

  • Il classico tifoso Catanzarese del cazzo…..Basta una sconfitta di misura e già siamo scarsi Auteri dimettiti.la colpa è del presidente …..Che tifosi di merdaaaa

  • Dai ragazzi, non bisogna essere allenatore per capire che i pericoli arrivavano da ambo i lati. Auteri essendo bravo come si dice, deve intervenire prima, cambiando anche modulo di gioco, certe volte è testardo! Non ci azzecca sempre con il cambio di uomini? Difesa da brividi senza fare nomi.

  • Sono d’accordo soltanto sulla considerazione che patiamo le partite palla lunga e pedalare, quelle buttate più sulla foga che sulla tecnica, sì, in quelle gare abbiamo qualche difficoltà.
    Ciò detto, scusate, ma mi pare che si stia esagerando nelle critiche. Dopo anni e anni di nulla calcistico è da un anno e qualche mese che vediamo giocare la palla con rispetto, senza spararla via nella ionosfera come succedeva con tutti i predecessori di Auteri, da Cozza (escluso) in poi.
    Forza , su, un po’ di lucidità nei commenti. Ieri si è giocato a porta romana, abbiamo fatto due errori e preso 2 gol su tre tiri. A Bisceglie abbiamo fatto un partitone e ci siamo imbattuti in Casadei versione Neuer. Insomma, fortunati non siamo… Dai , un po’ di ottimismo e meno critiche al Mister.

    • Bravo Mastro birraio …abbiamo sbagliato una partita
      Pur giocando bene …cosa dobbiamo fare ? Finiamola di criticare sempre !!!
      Guardiamo avanti nn è morto nassuno.

  • peccato per la sconfitta, non ci voleva, mercoledi’ ci rifaremo con gli interessi….chi definisce Maita un gran giocatore, non fa altro che caricarlo di responsabilità che non potrà mai assolvere, lui è calciatore normalissimo, il grande acquisto avremmo dovuto farlo a centrocampo…..giuste le critiche a Mister Auteri, per la sconfitta di ieri, ma non esageriamo…….

  • Ma vogliamo smetterla con questi giudizi contro Auteri e alcuni giocatori. Dire che la vittoria della viterbese meritata c’è ne corre davvero. Forse lo potrà dire il telecronista di elevensports o i giornali locali. Tre tiri in porta e due goal.Il Catanzaro goal fallito con Fisch, poi Di Livio e altre occasioni. Certo il problema è che con squadre arroccate in difesa grandi difficoltà e poi un fraseggio inconcludente. Ma la serie C davvero difficile. Fiducia fiducia fiducia

    • Pino scusa ma forse ti contraddici unpò. Nella prima parte dici e in pratica assolvi Auteri e la squadra, poi dici “fraseggio inconcludente” ma quest’ultimo è proprio Auteri che lo insegna. Noi come al solito dovevamo vincere, ma purtroppo la Viterbese “non ha fraseggiato” ha verticalizzato. Due filosofie diverse, se vengono i risultati ottime tutte e due !!!

  • Ternana, Catania, Bari….io dico attenzione alle Reggina invece.
    Noi siamo la squadra col miglior gioco della serie C, ma visti giocare su Sportitalia contro il Bari e in alcuni stralci di sportube, credo che la Reggina sia la squadra più quadrata fra le pretendenti al campionato oltre a noi.
    Vorrei tanto vedere un Catanzaro versione 2004-2005…purtroppo invece c’è sì il gioco ed il collettivo, ma siamo lontani anni luce dalla cattiveria di quella stagione. Sarà una battaglia fino alla fine, nessuna partita sarà scontata. Aggiungo un’ ultima nota a semplice parer mio: abbiamo in rosa il cannoniere che serve, ma non gioca mai. Spero che il mister se ne accorga in fretta e gli dia spazio. Forza giallorossi!

Scrivi un commento