Rassegna stampa

Zappella: Siamo forti. Basta guardare in faccia i miei compagni.

da Gazzetta dello Sport

CATANZARO – S’è egualmente riscattato dalla sconfitta di Lanciano il Catanzaro, che pur non vincendo, è riuscito a convincere e mettere in mostra chiarezza d’idee e tanta qualità. Il calcio, è risaputo, non premia sempre i migliori. Fa egualmente rabbia pensare che i giallorossi hanno perso a Lanciano, pur demeritando sensibilmente meno di quanto abbia fatto al Ceravolo il Benevento, autore di 2 tiri ed altrettanti gol. Fa ancor più rabbia pensare che i 3 punti siano sfuggiti, giocando sensibilmente meglio di quanto abbia fatto il Lanciano nella trasferta abruzzese. Alla lunga, però, i risultati non potranno continuare a rivelarsi bugiardi ed i valori dovranno emergere. L’importante, dunque, è mantenere la lucidità e la carica agonistica dimostrata domenica e che elementi come Corona, Toledo, Zappella e, soprattutto, Briano ed Alfieri, rinnovino l’ineccepibile prestazione. Il rendimento, dunque, di Peppe Zappella, autore del vantaggio e di una prova ineccepibile, è ritornato su alte quotazioni. Si dimostra soddisfatto ma non del risultato il difensore, che ha 30 anni compiuti, con 32 presenze in B registrate a Como e Monza. In C1 Zappella ha disputato 131 gare nelle file delle predette compagini lombarde, nonché ad Avellino e Viterbo. Al termine del 98, ha maturato anche un’esperienza di quasi 2 stagioni, nel campionato giapponese. Dopo essere rientrato in Calabria da un prestito di un anno alla Viterbese, avrebbe gradito continuare a giocare in C1. Ora che la categoria l’ha riconquistata con il Catanzaro, appare sereno e compiaciuto: “Ritengo che siamo forti. Non dico dove potremmo classificarci, ma mi convinco del nostro valore quando guardo in faccia i miei compagni. Scopro, allora, di giocare con elementi del calibro di Corona, Biancone, Briano, Alfieri, Ferrigno, nonché di un talento come Toledo. Non vorrei far torto a chi non ho nominato, perché tutti meritano la più ampia considerazione. E’ un gruppo di giocatori eccellenti che, nella maggior parte dei casi, hanno un passato in C1 ed anche in B. Spetta a noi, dunque, ricordarci come bisogna comportarci in questa categoria, sapere che non si è perdonati quando si commettono errori, che bisogna cercare d’essere il più attenti possibili. Per quel che concerne, in ogni caso, le espulsioni, sono convinto che non si ripeteranno episodi di nervosismo.” E’ lo stesso Zappella ad attualizzare le sue considerazioni: “Il primo gol subito domenica, per esempio, era certamente da evitare. Non sta a me dire chi ha sbagliato, ma quando si subiscono gol, così come quando si fanno, meriti e demeriti non sono mai di un solo reparto.” Con la rete rifilata al Benevento, i suoi successi personali sono diventati 7, ma lui tende a schernirsi: “Non sono il solo a tentarci. Sui tiri piazzati mi porto in avanti, così come altri colpitori di testa. Qualche volta va bene, molto più spesso no.”

Salvatore Blasco

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