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Idv/ Di Pietro: De Magistris avrà un incarico nel partito

Leader partito offre spazio al possibile erede

Uniti ma divisi: il congresso nazionale dell’Idv è vissuto soprattutto sul dualismo tra il padre padrone del partito, Antonio Di Pietro, e il primatista nelle preferenze alle elezioni europee 2009 Luigi de Magistris. I due hanno negato testardamente l’esistenza di una concorrenza personale, ma per la prima volta Di Pietro ha parlato di un suo possibile addio “quando la nave sarà in porto”. Luigi de Magistris non è ancora iscritto al partito: invoca più lavoro di “squadra” nell’Idv e risponde “chiedete a Di Pietro” a chi gli domanda se avrà un incarico nell’Idv. Replica a fine congresso il leader del partito: “Confermo. Per noi dell’Idv il collega De Magistris rappresenta una risorsa e un futuro e stiamo delineando non solo la sua iscrizione al partito con un grande evento motivazionale, ma anche con l’obiettivo di illustrare le responsabilità che gli competeranno e che ci onoriamo di affidargli all’interno del partito”. Alla vigilia del congresso De Magistris aveva proposto un’apertura alla sinistra ‘radicale’ nelle alleanze, ma Di Pietro ha tenuto la barra sull’alleanza privilegiata con il Pd, sancita dal sì al candidato alla presidenza delle regionali campane, il sindaco (Pd) di Salerno Enzo De Luca, contestato proprio da De Magistris, che però non ha accettato di candidarsi in prima persona alla successione di Antonio Bassolino. “Ringrazio Barbato che ci ha messo la faccia”, ha detto nel suo intervento conclusivo al congresso Di Pietro, rendendo omaggio alla battaglia solitaria del deputato campano suo unico sfidante (poi ritiratosi) nella sfida per la leadership del partito. A molti era sembrata un’allusione al no di De Magistris a De Luca, ma l’ex pm di Catanzaro nega: “Non credo Di Pietro ce l’avesse con me, io la faccia ce l’ho messa alle europee e ho preso mezzo milione di voti”. Quanto alla sua iscrizione al partito, inevitabile visto che Di Pietro ha ricordato che per candidarsi a governare “serve l’organizzazione, altrimenti puoi andare in piazza e basta”, De Magistris dice “abbiamo concordato un percorso, un evento per la mia iscrizione al partito, bisognerà vedere le disponibilità, decideremo insieme”. Partita chiusa con quel “confermo” pronunciato da Di Pietro. Solo dopo che ne ha ridimensionato le ambizioni, dopo aver chiarito che sulla linea politica, sulle alleanze e sugli uomini l’ultima parola spetta ancora a lui.

Autore

Salvatore Ferragina

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