Abbiamo venduto piazza Duomo? E adesso a chi appartiene?

Fino a qualche tempo fa, piazza Duomo era lo specchio di una città fuori di testa.

Una delle piazze più antiche e suggestive di Catanzaro era stata trasformata con disinvoltura in un’area di parcheggio, del tutto simile allo squallido piano interrato di un qualsivoglia centro commerciale. 

Una cartolina deturpata dall’ossessione dei catanzaresi per le macchine, il simbolo del nostro scarsissimo senso civico. Ecco cos’era piazza Duomo.

Oggi le cose sono cambiate. L’assalto delle auto pare respinto – restano comunque lì, parcheggiate ai confini della piazza come nemici in attesa di momenti migliori- e grosse fioriere, insieme a comode panchine, delimitano il perimetro di un’area tornata a disposizione dei cittadini non motorizzati. “Area pedonale” avvisa un cartello bianco e blu.

C’è un aspetto però che continua a rendere piazza Duomo un luogo dell’assurdo tipicamente catanzarese. Un elemento che a dire il vero preoccupa non poco qualsiasi persona dotata di quella minima percentuale di senso d’appartenenza e del ridicolo che distingue il suddito dal cittadino:la catena

Proprio così. È una catena d’acciaio, anche piuttosto brutta da vedere, ad ostruire oggi l’ingresso ai veicoli che  transitano da quelle parti. Il punto è che di tanto in tanto qualcuno quella catena la scioglie, lasciando entrare automobili a propria discrezione, come durante i bei vecchi tempi.

Che qualcosa non vada per il verso giusto, l’hanno capito pure due consiglieri comunali d’opposizione, Antonio Giglio (Sel) e Vincenzo Capellupo (Pd) che ieri hanno presentato una sacrosanta (è proprio il caso di scriverlo) interrogazione al Sindaco.

Le loro domande, regolarmente protocollate, sono le seguenti: “È stata emessa ordinanza per chiudere l’accesso ai mezzi di trasporto all’interno di Piazza Duomo, che è ormai chiusa da diversi mesi? Qual è il criterio con il quale viene consentito o negato l’accesso ai mezzi all’interno di Piazza Duomo? Chi è titolato a gestire gli accessi in Piazza Duomo? È al corrente del fatto che a gestire gli accessi, di una piazza pubblica, risultano essere figure esterne all’Amministrazione? A che titolo tali soggetti regolano gli accessi ad una pubblica piazza?”

Almeno una di queste domande è evidentemente retorica. I due consiglieri sanno bene che non esiste alcuna ordinanza. E i soggetti terzi a cui si riferiscono chi sono? Gli unici soggetti terzi interessati all’area sarebbero i membri della curia, i quali però dispongono già di un’ampia area parcheggio delimitata da un grosso cancello sul lato destro della piazza. Perché mai dovrebbero avanzare ulteriori pretese su uno spazio pubblico? 

Una catena, lo sappiamo tutti, serve a delimitare un’area. Se in quell’area qualcuno ha il potere di entrare e tutti gli altri no, significa che quel qualcuno detiene un diritto. O un privilegio.

Insomma, in soldoni, abbiamo venduto piazza Duomo? La nostra piazza? E a chi? E per quanto? Non si cede il controllo su una piazza pubblica così, senza annunci, senza neanche un comunicato di “viva soddisfazione”. Diteci che almeno non è tutto gratis, per cortesia. Diteci che qualcosa, chi oggi apre e chiude a proprio piacimento una piazza pubblica, ha pagato e che ne beneficeremo tutti

Diteci che non è la solita storia catanzarese e italiana (ma più catanzarese) di favori e ossequi. 

Fabrizio Scarfone

 @fabriscar

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