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Aquile: ad Avellino per dimostrare di essere squadra

I giallorossi al “Partenio” non hanno mai vinto. Per Calabro in questi giorni il Catanzaro si è compattato

Match di cartello domani per il Catanzaro impegnato in quel di Avellino per la seconda volta in campionato. Il 21 ottobre, infatti, i giallorossi hanno pareggiato al “Partenio” contro la Casertana per 0-0. L’incontro con i biancoverdi dovrebbe essere, sulla carta, più complicato.

L’Avellino è una squadra costruita per dire la sua in questo Girone C a partire dalla scelta del mister: l’ex Piero Braglia, l’ultimo a conquistare la Serie B a Catanzaro. Sicuramente, se gli uomini di mister Calabro vorranno uscire dalla Campania con un risultato positivo dovranno metterci molta più grinta e determinazione rispetto a quell’atteggiamento passivo e remissivo visto con Ternana e Palermo. Di fronte Branduani e compagni avranno una delle tre compagini imbattute in questo avvio di campionato.

Mister Calabro, nelle parole della vigilia, ha dichiarato che questi giorni sono serviti ai giallorossi per compattarsi di più. Solo da squadra le Aquile si toglieranno delle soddisfazioni. Sarà, come sempre, il campo a stabilire se le parole del tecnico verranno convalidate dai fatti.

TREND DA INVERTIRE

Numeri alla mano, quello di domani, sarà un match molto complesso per il Catanzaro. I giallorossi, in trasferta, hanno sin qui pareggiato due volte (entrambe per 0-0); perso a Potenza e Terni rispettivamente per 2-1 e 5-1. Due gol fatti in 360 minuti, tutti su rigore a firma di Carlini. Troppo poco considerando anche gli attaccanti che i giallorossi hanno a disposizione (escludendo la prima partita dov’era arruolabile il solo Di Piazza, tra l’altro a mezzo servizio).

Ad Avellino, il Catanzaro non ha mai vinto. In quindici incontri di campionato, solo cinque pareggi e quattro reti segnate. Dagli anni 2000 in poi, le Aquile hanno sempre perso: 2-0 nel 2005-2006; 2-1 nel 2010-2011 e 2-0 nel 2012-2013, ultima volta nella quale le due squadre si sono incontrate in Campania.

Numeri che rappresentano un trend da invertire già da domani in un match che potrebbe rappresentare l’ultima chiamata per mister Calabro. Il calendario fitto di impegni non aiuta, ma il Catanzaro, nella persona del suo allenatore, deve trovare al più presto una quadratura ed un’identità alla squadra. A differenza degli anni passati, questa è una rosa di giocatori esperti che la categoria l’ha anche vinta.

PROBABILE FORMAZIONE

Gli unici assenti saranno Urso ed Evan’s. Di Piazza, già convocato con il Palermo, è sulla via del recupero. Ipotizzare una probabile formazione è compito non semplice anche perché, come confermato dallo stesso Calabro, se si gioca ogni tre giorni, si cambierà sempre qualcosa. Davanti a Branduani potrebbe essere riproposto il classico terzetto Martinelli, Fazio e Pinna. Potrebbe esserci staffetta Casoli – Garufo con Contessa a sinistra; in mezzo il dubbio riguarda capitan Corapi che ha rimediato una botta alla caviglia contro il Palermo.

Non è da escludere un centrocampo con Verna, Baldassin e Carlini a meno che il tecnico voglia riproporre un Altobelli ancora fuori dal gioco. In avanti c’è da considerare che Evacuo è partito titolare nelle ultime due partite. Spazio a Curiale e Di Massimo? L’altra ipotesi riguarda la possibilità di vedere Carlini alle spalle di un’unica punta.

L’Avellino e mister Braglia, dalla loro, hanno potuto preparare questa partita dal 29 ottobre, ovvero dal giorno dopo l’ultimo incontro disputato: un 2-2 beffa con la Turris in casa. Il tecnico degli irpini proporrà un 3-5-2. Davanti a Pane ci dovrebbero essere Silvestri, Miceli e Rocchi; Ciancio, Aloi, De Francesco, D’Angelo e ballottaggio tra Tito ed Adamo a centrocampo; davanti sarà squalificato Maniero, spazio a Santaniello e Fella.

Autore

Ferdinando Capicotto

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