Aspettando Wayne Shorter, ArmoniedArteFestival, propone due eventi in decentramento territoriale

Dopo lo straordinario successo riportato con l’esclusiva della Parsons Dance Companycui è stata tributata un autentica ovazione,ARMONIEDARTEFESTIVAL si prepara al suo prossimo evento con la storia (Wayne Shorter il 29 luglio ore 22 presso il Parco di Scolacium), con due altri appuntamenti in decentramento rispetto alla location principale del parco e che interesseranno il circondario, secondo le volontà della direzione artistica firmata da Chiara Giordano. Giovedi 25  alle ore 22,00 infatti andrà in scena a Stalettì presso Palazzo Arnone, una particolare versione de La Traviata, forse il più conosciuto fra i capolavori di Verdi, con al pianoforte dal Maestro Leonardo Quadrini e la presenza onorevole di Mariano Rigillo in qualità di voce recitante che ne narrerà la trama , mentre le pagine musicali più note e di snodo significativo dell’opera  saranno affidate  alle interpretazioni di Maria Dragoni (soprano), Francesco Malapena (baritono), Enrico Stinchelli (baritono), importanti voci della lirica italiana, accompagnati anche dagli interventi flautistici di Paolo Sergio Marra.

Sabato 27 sempre alle ore 22,00 invece ci si trasferirà  nel centro storico di Montauro, per una festa etnica  di canti e danze che oltre la Calabria riguarderanno anche la Campania e la Puglia in una logica di confronto antropologico in una comune identità meridionale . Ambedue i concerti in decentramento sono ad ingresso libero. Ma tornando al primo appuntamento in agenda – com’è arcinoto La Traviata fa parte della cosiddetta “trilogia popolare” verdiana – quella che andrà in scena per ARMONIEDARTEFESTIVAL in forma di concerto ne incarna comunque perfettamente il mito, si potrebbe dire, di una figura immortale di donna che ha attraversato indenne tutti i mezzi artistici (letteratura, musica, cinema, pittura, anche televisione) e che – come Margherita o come Violetta – ha sempre richiesto interpreti d’eccezione: dalla Bernhardt alla Duse, dalla Garbo alla Callas, fino alle recenti varianti con Julia Roberts e Nicole Kidman. Opera in tre atti, su libretto di Francesco Maria Piave, ispirata a “La dame aux camélias” di Alexandre Dumas figlio: le vicende della prostituta Marguerite Gautier, descritte da Dumas, si rifanno alla storia vera di Alphonsine (detta Marie) Duplessis, una ragazza conosciuta personalmente da Dumas e morta giovanissima. La Traviata si scontrò con la censura sia prima che dopo l’esordio: un tema scabroso unito ad un’ambientazione contemporanea, nessuna concessione consolatoria, nessuna illusione di allontanamento per la società borghese dell’epoca. Se ne voleva cambiare il titolo in Amore e morte, se ne voleva ambientare la vicenda almeno un secolo prima. Ma Verdi non si diede per vinto e la Traviata venne consacrata come uno dei capolavori dell’autore e una delle opere liriche più amate dal pubblico, immortalata, tra le altre cantanti, dall’appassionata interpretazione di Maria Callas per la regia di Luchino Visconti. Prosegue intanto a ritmo serrato la prevendita per il quartetto jazz di Shorter, altra presenza di straordinario prestigio internazionale nel cartellone di quest’anno. Per tutte le altre info www.armoniedarte.com

Autore

Salvatore Ferragina

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