Intervistiamo

Auteri: «Guai a sottovalutare la partita di domani» [VIDEO]

Mister Auteri ha incontrato la stampa alla vigilia della partita con la Paganese

Consueta conferenza stampa della vigilia di mister Auteri. I giallorossi domani attendono la Paganese.

<<Molti hanno recuperato. Bianchimano, Kanoute e Fischnaller non saranno della partita. Essendo giocatori dello stesso ruolo ci creano qualche problema. Per mercoledì potrebbero recuperare. Da valutare Figliomeni che ieri ha rimediato una botta in allenamento. Qualche problemino Celiento.  Pambianchi sta meglio. Sono venti giorni che non possiamo lavorare tutti insieme. De Risio ha giocato bene a Trapani e 90 minuti. Viene da un infortunio. Casoli è un professionista ed è pronto. Ha qualità. Non ha bisogno di adattamento. Ciccone e Giannone sono forti e stanno facendo bene. Hanno vissuto momenti di regressione, ma hanno la mia completa fiducia.

Le partite vanno giocate. Guai se pensassimo che domani basti poco per ottenere 3 punti di cui noi abbiamo bisogno. Servirà grande attenzione e dimostrare di essere maturi. La Paganese merita rispetto. È una gara che ha tante insidie. Il Catanzaro dovrà giocare al 1000%.  Abbiamo tutto da perdere. Avremo bisogno del nostro pubblico. Siamo alla settima partita ravvicinata e mercoledì ne avremo un’altra.

Nelle scorse due partite non c’è stata differenza tra primi e secondi tempi, nemmeno fisica, ma frutto della casualità. Siamo la squadra che nel 2019 ha giocato di più con questa continuità. Abbiamo fatto ruotare i calciatori. Non c’è tempo per recuperare.

La Juve Stabia ha conquistato 6 punti nei minuti di recupero per merito. Non hanno ancora vinto il campionato. E’ ancora tutto aperto. Stanno facendo una stagione da record. Se avranno lo stesso vantaggio fra 8 partite sarà diverso. Guai se pensassimo a mercoledì senza giocare domani al 100%.  Non è un momento in cui la classifica è decisiva.

Mi dispiace per l’eliminazione dalla Coppa Italia perché eravamo in emergenza>>.

Di seguito le parole del mister.

Autore

Ferdinando Capicotto

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