Blocco tir: benzina finita, ora si teme per gli alimenti

Prosegue lo sciopero selvaggio degli autotrasportatori. Potrebbero esaurirsi le scorte di cibo nei supermercati

Prosegue la protesta degli autrasportatori che stanno presidiando con blocchi a macchia di leopardo le principali vie di comunicazione della Calabria (Salerno-Reggio Calabria, statale 106 e statale 18), oltre che gli imbarcaderi di Villa San Giovanni. Blocchi anche all’altezza di Settingiano sulla statale 280. La protesta, partita dalla Sicilia, si è estesa alla nostra regione negli ultimi giorni, causando problemi di traffico e di approvvigionamento. Il rifornimento di carburante è ormai impossibile: le scorte sono esaurite dopo che nella giornata di ieri lunghe code di auto si sono formate ai distributori. Timori anche per la difficoltà con cui negozi e supermercati potranno ricevere le scorte alimentari. I banchi, in particolare per il latte e l’ortofrutta, sono già vuoti.

E a questo proposito si leva il grido d’allarme di Confagricoltura e Coldiretti Calabria. Il presidente di Confagricoltura Statti sostiene che «il blocco avrà pesanti ripercussioni sulle aziende produttrici di latte che, oltre a non poter conferire il prodotto, saranno costrette comunque ad effettuare le ordinarie operazioni di mungitura e distruggere la produzione». Statti, che ha informato della situazione il prefetto di Catanzaro, comprende i motivi della protesta («l’azzeramento dei margini di redditività di alcuni settori produttivi dovuto al caro-prezzi»), ma si appella al «senso di responsabilità dei manifestanti affinché venga assicurata la libera circolazione delle cisterne di raccolta e di distribuzione del latte fresco». 

Sulla stessa falsariga anche l’appello del presidente della Coldiretti Calabria Molinaro, il quale parla palesemente di violazioni della libera circolazione delle merci e delle persone, attraverso blocchi che pregiudicano il trasporto e la distribuzione di beni essenziali. Secondo Molinaro, «la situazione diventa particolarmente critica per prodotti deperibili quali il latte crudo e ortofrutticoli freschi che rischiano irrimediabilmente il deterioramento». Da qui la necessità di un intervento dei prefetti affinché vigilino sul rispetto del codice della strada e sulle garanzie minime previste in caso di sciopero.

Red

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