C1/B: la sintesi della 26ª giornata

Il Lanciano vince contro l’Acireale ed irrompe tra le big

IL PUNTO:
Colpo di scena. Nuovo valzer al vertice. Al Tupparello l’Acireale capitola
contro il Lanciano e consegna lo scettro del comando al Crotone, in virtù
della vittoria casalinga sulla Vis Pesaro, mentre la Viterbese viene bloccata
sul pari a San Benedetto del Tronto e retrocede in zona medaglia di bronzo.
In quarta posizione si attestano solitari i frentani, mentre al quinto il Catanzaro,
nonostante il pari a reti bianche Fermo. Segue a due lunghezze il Benevento,
bloccato tra le mura amiche dal Foggia e subito dietro la Sambenedettese. Balzo
in avanti al centro della graduatoria del Chieti, abile a imporsi nella la sfida
abruzzese contro il Teramo in scena all’Angelini. Invece in coda tornano
a gioire sia il Paternò, che conquista i tre punti davanti ai propri
tifosi ai danni del Martina, sia il Sora, che incamera il bottino pieno in riva
allo Ionio. Chiude il gruppo sempre il L’Aquila, sebbene strappi un punticino
nell’altro derby della domenica, disputato al Fadini di Giulianova.

Catanzaro, L’Aquila, Martina e Paternò una partita in meno.
Martina un punto di penalizzazione.


Acireale-Lanciano 0-2: Il Comunale di Vittoria porta sfortuna
agli isolani, che in trasferta forzata in provincia di Ragusa per la squalifica
del Tupparello perdono il primato. I frentani aprono le marcature al 56’:
Maggiolini riceve sulla corsia di sinistra, converge al centro, alza la testa
e lascia partire una potente conclusione incrociata a mezza altezza che si
insacca a un palmo dal palo opposto, imprendibile per il numero uno granata.
Secondo suggello degli abruzzesi al 92’ con un rasoterra al volo di
Amita che batte Cardinale, nelle vesti di portiere a causa della precedente
espulsione di Polito.
Migliori in campo: Russo (A), Cano (L).

Benevento-Foggia 0-0: Record della mediocrità
per gli stregoni, che collezionano il quattordicesimo pareggio stagionale,
stabilendo il primato della serie C1. Nel primo tempo il pubblico assiste
a una gara spettacolare, con due formazioni che si affrontano a viso aperto,
senza esclusione di colpi. I sanniti approfittano di una difesa rossonera
particolarmente vulnerabile e creano diverse opportunità favorevoli,
opportunità, che però, sprecano malamente. Sull’altro
versante i dauni non rimangono semplici spettatori e in alcune circostanze
costringono alle corde i campani. Nella ripresa i ritmi calano e le azioni
da gol sono meno numerose. E a pochi minuti dallo scadere i pugliesi sono
salvati fortuna, che accompagna sull’incrocio l’ultimo tentativo
giallorosso con Vanacore.
Migliori in campo: Tchangai (B), Catalano (F).

Chieti-Teramo 1-0: L’undici di Pagliari
sfrutta il confronto con i cugini biancorossi per riscattare lo stop di sette
giorni fa al Biondi di Lanciano. Il gol partita nasce da un invenzione di
Rajcic. Come codino Baggio smarcò Benarrivo con uno splendido pallonetto
nella gara contro la Nigeria nel mondiale americano del 1994, pallonetto da
cui scaturì l’atterramento del difensore azzurro che produsse
il penalty decisivo per passare il turno, così dal limite il centrocampista
neroverde illumina per Califano, pescandolo solo nel cuore dell’area;
questi, scattato sul filo dell’off-side, si presenta davanti al portiere
e lo beffa con un tocco di precisione.
Migliori in campo: Di Fabio (C), Quadrini (T).

Crotone-Vis Pesaro 3-0: Da autentici squali
i ragazzi di Gasperini approfittano del flop interno dell’Acireale e
lo scalzano dalla testa della classifica. I pitagorici rompono l’equilibrio
all’11’ con il solito Tarantino, al decimo centro stagionale,
che raccoglie una corta respinta della difesa biancorossa e dalla lunetta
esplode una bomba di controbalzo che si infila nel sette alla sinistra di
Criscuolo, che riesce solamente a toccare con la punta delle dita. Bis al
25’ grazie a Bertolini, strepitoso a correggere di testa in tuffo un
traversone dalla trequarti di destra di Tarantino. Definitivo tris al 30’
in virtù di una perfetta rasoiata in diagonale dalla destra di Beretta.
Migliori in campo: (C), (VP).

Fermana-Catanzaro 0-0: Tra aquile e canarini
nessuno esce dalla propria gabbia. L’incontro è avvincente e
combattuto e non lesina emozioni. Forti di una caratura tecnica superiore,
i calabresi sono padroni del campo e costruiscono le azioni più pericolose,
ma i marchigiani, pur soffrendo, non demeritano e provano sovente a pungere
in contropiede. Al triplice fischio finale si contano due traverse, una per
parte. I giallorossi centrano il montante orizzontale al 30’ in seguito
a una gran botta dalla distanza di Corona, mentre la ciurma di Bruniera coglie
il legno al 60’ con una fiondata da fuori di Pacini.
Migliori in campo: Di Bari V. (F), Morello (C).

Giulianova-L’Aquila 1-1: Il derby abruzzese
tra la costa e l’entroterra termina con il più classico risultato
di parità. Accade tutto nella prima frazione di gioco, nell’arco
di soli sei minuti. Al 29’ i ragazzi allenati da Gentilini passano:
calcio di punizione tagliato di De Amicis dalla trequarti di sinistra, sponda
di testa di Ettori e al volo Chiavaro trafigge Puggioni da distanza ravvicinata.
Il pareggio dei giuliesi viene confezionato dagli undici metri da Giannone.
Il rigore era stato sanzionato dalla giacchetta nera Saveri di Viterbo per
un intervento irregolare di Venditti su Frati.
Migliori in campo: Giannone (G), De Palma (LA).

Paternò-Martina 1-0: Gli etnei ritrovano
la vittoria dopo sei turni in cui avevano raccolto solamente due punti. Per
il team di Pellegrino è il secondo risultato utile consecutivo. Non
accadeva dalla diciannovesima giornata. Il match-winner degli isolani risponde
al nome di Giuseppe Russo, che trova il gol a due minuti dallo scadere della
prima parte del match. L’azione: tiro dalla bandierina di Tombesi dal
fronte sinistro dell’attacco rossoazzurro, il numero undici prende l’ascensore
e con una precisa incornata devia il pallone alle spalle dell’estremo
difensore dei pugliesi. Per recuperare ci sarebbe ancora un tempo, ma i biancoazzurri
non lo sfruttano a dovere.
Migliori in campo: Di Deo (P), Mitri (M).

Sambenedettese-Viterbese 2-2: Nello scontro
tra il presente e il passato dell’era Gaucci la cura Vullo comincia
a sortire i primi effetti ricostituenti. Danno fuoco alle polveri i leoni
al 36’ in seguito zampata sottomisura di Santoruvo, al termine di una
serie di rimpalli. Temporaneamente pari al 46’ grazie a una deliziosa
punizione ad effetto di Borneo da 20 metri che aggira la barriera e si insacca
nell’angolino alto alla sinistra di Paoletti. I rossoblu raddoppiano
al 47’ ancora con Borneo, che stoppa di petto un crossa dal fondo di
Petterini e scarica in rete un sinistro basso e teso imprendibile per il portiere
gialloblu. Ma al 90’ Frau ristabilisce la parità dal dischetto.
Migliori in campo: Borno (S), Cingolani (V).

Taranto-Sora 0-2: Prosegue l’astinenza
dai successi degli ionici, unica formazione del torneo a non aver ancora conquistato
i tre punti nel girone di ritorno. Meritata, invece, l’affermazione
esterna dei ciociari. In vantaggio i laziali al 12’ per merito di Taccola,
che nel tentativo di ‘controcrossare’ al centro un calcio d’angolo
di Cimarelli dalla sinistra trova (e raramente termine è stato più
adatto) l’incrocio del palo opposto, con Di Bitonto impietrito. I bianconeri
chiudono virtualmente i conti al 75’ in virtù di un tiro dagli
undici metri trasformato da Billio e fischiato per uno strattone di Di Meo
su Di Domenico in elevazione.
Migliori in campo: Catinali (T), Battisti (S).

(datasport.it)

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Redazione

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