CATANZARO-ALBINOLEFFE 1-3: LA CRONACA

I giallorossi sconfitti dagli orobici e ormai condannati alla serie C.

CATANZARO – Catanzaro – Albinoleffe edizione 2004-2005 = Catanzaro – Albinoleffe edizione 2005-2006. Purtroppo è così, la stessa partita nell’arco di due anni ha segnato inesorabilmente la sorte del nostro Catanzaro. Così come nella scorsa annata quella contro gli orobici rappresentava per i giallorossi una sorta di ultima spiaggia, una partita da non sbagliare assolutissimamente che ammetteva un solo risultato per alimentare le già residue speranze di agganciare lo spareggio salvezza. Ed invece l’ennesima prestazione incolore degli uomini di Giordano e un errore incredibile del signor Cassarà, che ha letteralmente “ucciso” le Aquile dopo soli 17’, ha permesso a Regonesi e compagni, così come nella partita dello scorso anno, di infliggere una pesante umiliazione a tutto il pubblico del Ceravolo, condannando inesorabilmente i giallorossi alla serie C e aprendo difatti la prima stazione della Via Crucis di Corona e compagni a cui i tifosi catanzaresi saranno costretti ad assistere fino alla fine di questo campionato.

LE FORMAZIONI

Giordano a sorpresa opta per un centrocampo speculare a quello visto contro l’Arezzo, con tre centrali come Miceli, De Simone e Giannone (spostato in posizione leggermente avanzata) e sulle corsie laterali Vanin e De Sousa in appoggio a Corona. Per il resto confermata la retroguardia a 4 provata in settimana con Urbano e De Angelis sugli esterni e con la collaudata coppia di centrali Ceccarelli-Lekè. Dall’altra parte il navigato Mondonico lascia fuori Nello Russo e si schiera con un attacco a due formato da Salgado e da Joelson.

LA CRONACA

In un campo allentato dalla forte pioggia parte bene il Catanzaro, che si fa subito vedere dalle parti di Coser con una punizione rasoterra di Giannone che trova pronto il portiere bergamasco, bravo a non farsi ingannare dal terreno scivoloso. Al 17’ arriva l’episodio che decide il match: fallo brutto, non lo neghiamo, di Lekè su Salgado, meritevole di un giallo. Ma il signor Cassarà, dopo il rigore solare non concesso alle Aquile a Torino (forse perché erano trascorsi solo pochi minuti dall’inizio), decide per l’assurdo rosso (e qui eravamo al 17’…mah), lasciando il Catanzaro in dieci. Giordano opta per la difesa a tre, con De Angelis, Ceccarelli e Urbano. I giallorossi da questo momento non riescono più ad attaccare con la stessa lucidità in avanti, affidandosi ai continui lanci lunghi a sfruttare le torri di Corona, comunque ben imbrigliato dal duo Minelli-Teani. Ma il centravanti di Cinisi dimostra ancora una volta di essere l’anima, il simbolo, l’unico raggio di luce di questo Catanzaro, andando a siglare di forza con uno splendido colpo di testa il gol dell’illusorio vantaggio giallorosso, sfruttando al meglio un cross di De Simone. Partita che poi si sviluppa a centrocampo, con l’Albinoleffe che spinge per cercare il pari, non impensierendo più di tanto Belardi. Il portiere ex Reggina è comunque costretto a capitolare proprio allo scadere su un tiro a dir il vero non certo irresistibile di un Salgado completamente ristabilito dopo “l’intervento così…cattivo” di Lekè. Ecco quindi il replay della partita con l’Arezzo, con il Catanzaro che rientra col morale sotto i tacchi negli spogliatoi.

Al rientro Mondonico pesca il jolly, gettando nella mischia l’artiglieria pesante: fuori Salgado, ma dentro Iacopino e Nello Russo che uniti a Joelson fanno tre punte. La difesa giallorossa si trova così in una difficoltà davvero imbarazzante e subisce continuamente l’iniziativa degli orobici che, dopo aver chiuso le Aquile nella propria metà campo e aver sfiorato più volte il gol del meritato vantaggio, lo trovano grazie una sventola dal limite di Berlinghieri che non lascia scampo a Belardi. Giordano inserisce così Mattioli e Venturelli per De Sousa e Vanin. Il giovane scuola Lecce regala alla manovra giallorossa quantomeno un po’ più di vitalità: al 56’ offre sui piedi di Corona un pallone che và solo spinto in porta, con il corazziere di Cinisi che però ha un’esitazione che fa sfumare l’azione, 3 minuti dopo costringe Coser al miracolo con un tiro da fuori.
Al 62’ l’Albinoleffe triplica con Iacopino che batte Belardi con un tiro al volo dopo un ottimo cross di Colombo. La partita finisce qui, con una gran parte dei tifosi giallorossi che abbandona lo stadio con ben mezz’ora d’anticipo. E sinceramente non si sono persi niente di speciale…

Pier Santo Gallo

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Pier Santo Gallo

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