CATANZARO – Piero Braglia è stato ieri presentato ufficialmente e lâoccasione è servita alla società per fare un punto sulla situazione. Il tecnico toscano è apparso poco cambiato rispetto a 20 anni prima, quando aveva lasciato Catanzaro da giocatore, dopo 5 ininterrotti anni di A (dallâ80 allâ85) ed un sesto in B: stesso caschetto di capelli, appena schizzato da qualche venatura bianca; stesso taglio atletico, appena appesantito da pochi chili; identico modo di parlar schietto, con battute brevi e fulminanti. âGioco a 3, come potrei farlo davanti, ma non badate ai numeri. Tendenzialmente, non voglio subire gol, perché non voglio perdere. Quel che voglio certamente, è una squadra arrabbiata.â Ad espressa domanda sul passato, così risponde: âSe il tempo lo potesse restituire, non vorrei nessuno dei miei vecchi compagni di squadra, perché il calcio è cambiato.â Sempre sbrigativo, riassume così la sua scelta di Catanzaro: âSono venuto perché questa piazza mâè rimasta nel cuore, perché câè Gianni Improta che mi ha chiamato, perché câè una società che mi ha fatto una grande impressione e che ci starà vicino. Se non fossi sincero, non mi sarei mosso da Chieti, dove mi trovavo bene, con un presidente e tifosi che mi hanno sempre apprezzato.â Sullâulteriore rafforzamento della rosa, sâè dimostrato altrettanto chiaro: âInnanzitutto, non mi pare corretto parlare di giocatori che devono andar via. Ho consegnato, piuttosto, un elenco per ruoli dei giocatori che desidererei. Degli attuali, conosco Ferrigno, Ambrosino, Ascoli, Folino, Ciardiello, Pastore e Moscelli. Comunque, con il solo Corona da innescare avanti, rischiamo di non vincere.â Ancora prima, il Presidente Claudio Parente, sui motivi della scelta di Braglia, aveva detto: âEâ apparso subito il più motivato. Poi, apprezza il calore della piazza e, negli ultimi anni, ha sempre lavorato bene.â Sullâingaggio di Corona, il presidente svela: âPer averlo, abbiamo compiuto domenica un blitz a Messina, perché avremmo rischiato di non poterlo più acquistare.â Sulle successive operazioni di mercato, il massimo dirigente così prosegue: âSia chiaro che, ora, non dobbiamo compiere gli errori di 2 anni addietro. Arriveranno altri giocatori, solo se riusciremo a dar via i nostri, che sono bravi. Non dimentichiamo che la nostra squadra ha raggiunto una finale playoff. Presto ci dedicheremo al settore giovanile. Abbiamo già predisposto una foresteria per oltre 30 giovani, con un campo a loro disposizione.â Sempre in linea con il Presidente, il direttore generale Gianni Improta sâè soffermato sulla nuova immagine del Catanzaro, mentre, sulla scelta di Braglia, ha aggiunto: âMâero inizialmente rivolto a Gianni Simonelli, non perché lo considerassi una prima scelta, ma solo un primo pensiero.â Insieme al vice presidente Massimo Poggi, Improta ha riferito: âCon lâingaggio di Corona, il Catanzaro ha offerto un primo importante saggio di come vuole crescere. Eâ stata unâoperazione importante, anche perché ci ha consentito di mantenere Toledo, un nostro grande capitale. Câè sul nostro talento un discorso aperto con il Chievo, società ideale perchè apprezza e valorizza i giovani.â Con tanta convinzione e trasporto, il direttore generale si è rivolto alla piazza: âOra, sono i tifosi che devono darci una risposta, a suon di abbonamenti. Attendo che anche gli imprenditori ci diano un forte segnale di condividere le nostre scelte ed il nostro progetto.â Il dirigente Poggi, in specie, ha espresso la propria fiducia nel ripescaggio e confermato âGuglielmoâ come sponsor, che offrirà ulteriori tipi di sostegno, come quello di ospitare la squadra, nelle proprie strutture alberghiere, dal 16 al 31 agosto. Poggi ha tenuto, poi, a ringraziare il nuovo socio, lâimprenditore Pino Mirante: âEâ salito sul nostro carro, il giorno dopo la sconfitta della finale. Eâ una prova evidente di come crede in noi. Lo abbiamo pregato di occuparsi specificatamente dellâorganizzazione dello stadio.â Il raduno, infine, è stato fissato per il 19 del mese in corso. Il 23, il 27 ed il 31 sono previste le prime uscite. Il secondo di Braglia è Isetto, mentre è stato confermato il resto dello staff tecnico. Il neogiallorosso Corona è ieri passato da Catanzaro, incontrandosi con Braglia ed i dirigenti.
Salvatore Blasco