Rassegna stampa

Catanzaro, ecco Braglia

Presentato al pubblico il nuovo tecnico giallorosso
da Gazzetta del Sud

CATANZARO – Passato e futuro (prossimo) del Catanzaro. Ecco, si potrebbe dire, l’identificazione in Piero Braglia nelle due diverse fasi. Da giocatore prima (e per ben sei campionati, di cui i primi cinque giocati nel Catanzaro dei sui anni migliori in serie A) e da allenatore, ufficialmente dall’altro ieri quando ha messo nero sul bianco del contratto biennale. Più o meno uguale la fisionomia pur se sono trascorsi 19 anni da quando ha lasciato il Catanzaro dei Nicolini, Mattolini, Palanca, Sabadini oltre che dei Mazzone, Burgnich, Pace e anche dell’indigeno Sasà Leotta che ieri ha presenziato alla presentazione dell’ex allievo. La presentazione si è sviluppata in tre fasi. La prima con, davanti ai cronisti, il presidente del sodalizio giallorosso, Parente, e il dg Improta in attesa dell’arrivo dell’amministratore delegato. Poggi: la seconda con lo stesso Poggi (impegnato a Copanello nel prolungamento dell’accordo con lo sponsor «Guglielmo Caffè») e Braglia; l’ultima con il neo tecnico giallorosso e i tifosi, già in attesa fuori e dentro la sede sociale. Il dott. Parente ha spiegato perché è stato scelto Braglia: «Al di là delle capacità tecniche – ha detto – al di là di ciò che ha dimostrato come allenatore, ci hanno convinto le sue motivazioni. E, poi, Braglia conosce bene l’ambiente». «Pensiamo – ha aggiunto Improta – di aver operato la scelta giusta, mentre tutto il resto sta evolvendo secondo un preciso programma. E che la società voglia fare le cose sul serio lo ha dimostrato con l’acquisto di Corona». Corona, come ci aveva preannunciato personalmente, ieri sera è… transitato dalla città e, quindi, dalla sede sociale per mettere nero sul bianco del contratto. È stato, quindi, comunicato che la società sul piano organizzativo ha conferito al nuovo socio Pino Mirante (l’imprenditore che si è presentato in Società il giorno successivo alla finale playoff persa offrendosi per un contributo economico alla Società) l’incarico per la gestione dei servizi allo stadio. Comunicato, altresì, che la stessa società ha acquisito una foresteria per ospitare alcuni giovani delle squadre minori nel quadro del rilancio del settore giovanile che avrà anche un campo di gioco a disposizione. Per altro verso è stato reso noto che sono stati confermati il preparatore atletico, Sergio Musa, e quello dei portieri Della Porta. Braglia guiderà la squadra collaborato dal signor Isetto, suo «vice» di fiducia. Il toscanaccio di Grosseto, solitamente dal fare spavaldo, ha tradito un pizzico di emozione, quando si è trovato davanti ai cronisti. Ha cominciato raccontando i primi contatti avuti con Improta e Logiudice, per poi chiarire il perché ha lasciato la tranquillità di Chieti per la piazza «bollente» giallorossa. «Ho sentito – ha detto – qualcosa dentro, sul presupposto dei sei anni trascorsi a Catanzaro da calciatore. Mi è piaciuto, inoltre, il programma della società la cui consistenza serve ad aiutarti nel lavoro e anche a vincere. E che il sottoscritto abbia voglia di vincere non ci sono dubbi per cui se dovessi farlo con il Catanzaro toccherei il cielo con un dito». «Alla base della mia decisione – ha aggiunto – c’è la voglia e l’entusiasmo di ritornare in una città che mi ha dato tanto. Ora, dopo i primi contatti con la società, con i tifosi, sono più che mai convinto che ho a disposizione una grossa occasione anche sul piano professionale». Incalzato dalle domande il neo tecnico giallorosso ha fatto delle precisazioni. Il nuovo Catanzaro – organico permettendo – adotterà lo stesso modulo del Chieti; cioè il 3-4-3. D’accordo con la società apporterà ritocchi alla squadra dello scorso anno dopo che cederà alcune pedine sul presupposto che, oggi come oggi, ci sono a disposizione i giocatori che hanno disputato la finale play off con l’aggiunta dei rientri di Zappella e Giglio, nonché con il… fiore all’occhiello, Corona: «A me – ha detto il neo tecnico – piace vedere giocare al calcio sulla premessa dei pochi gol da incassare». Quanto a Toledo ha precisato: «Gradirei averlo a disposizione, ma mi adeguerò alla esigenza della società». E sul colored un annuncio: lo ha richiesto il Chievo, la squadra che ha prelevato dal Catanzaro Kamarà. Il raduno a San Vito sullo Jonio, con spostamenti giornalieri sul campo della vicina Chiaravalle, è fissato per il prossimo 20 luglio. Tre giorni dopo la prima partitella in famiglia; quindi due amichevoli con avversari da trovare il 27 e il 31 luglio. Il ritiro a S. Vito si protrarrà sino al 14 agosto. Due giorni dopo la comitiva sarà ospitata dallo sponsor Guglielmo nell’omonimo villaggio e tra una partita di Coppa Italia e l’altra sino al 31 agosto.

Vito Macrina

Autore

God

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