Catanzaro News Le pagelle

Catanzaro-Catania 1-1: le pagelle

Scritto da Emanuele Panza

Prestazione insufficiente per la maggior parte degli interpreti. In netta difficoltà i centrocampisti

BRANDUANI: Non può niente sulla perla di Russini che si infila nel sette, ma è sua la responsabilità sull’errato piazzamento della barriera, errore che ripete anche nella ripresa. Non brilla in fase di impostazione, troppi palloni imprecisi o restituiti agli avversari. VOTO 5,5

SCOGNAMILLO: Rimedia l’ennesima ammonizione dopo soli otto minuti di gioco condizionandone la prestazione. La punizione del vantaggio etneo nasce da uno dei suoi interventi fuori tempo. VOTO 5

FAZIO: Apparso in difficoltà rispetto al suo solito. Di sicuro non manca l’impegno, ma sono troppi i falli commessi e sbaglia diverse volte i tempi delle uscite. VOTO 5,5

MARTINELLI: È l’uomo del pacchetto arretrato che soffre di meno. Solido in fase difensiva, meno incisivo in impostazione dove non riesce a rendersi pericoloso con i suoi soliti lanci in profondità. VOTO 6

PORCINO: Non viene coinvolto nella manovra dai compagni per gran parte della gara. I pochi palloni che tocca non vengono sfruttati a dovere, a volte a causa di una scelta sbagliata, a volte a causa di errori tecnici al momento del cross. VOTO 5

VERNA: In netta difficoltà, come tutti i suoi compagni di reparto. Estremamente lento in fase di impostazione, viene sovrastato dagli avversari sulle seconde palle. Nella ripresa aumenta il ritmo ma appare stanco e compie diversi errori. VOTO 5

RISOLO: Probabilmente la sua peggiore apparizione in giallorosso. Posto al centro della mediana per prendere le redini del gioco, fa tutt’altro. Sempre nascosto dietro gli avversari, raramente si propone per costruire una trama e finisce per sparire dal campo. VOTO 4,5

CARLINI: L’unico in grado di accendere la luce, anche se a sprazzi. Rispetto alle ultime uscite, il suo raggio d’azione è ridotto in modo da andare a cucire il gioco nella zona centrale del campo, compito che gli riesce grazie alle sue doti tecniche, anche se con il passare dei minuti avverte la stanchezza e viene meno in termini di lucidità. Realizza in maniera impeccabile il pareggio dal dischetto. VOTO 6,25

BEARZOTTI: La sua presenza sulla fascia destra c’è, ma non è qualitativamente alta. Troppi gli errori nella trasmissione del pallone, altrettanti quando si tratta di crossare. È  particolarmente coinvolto nelle azioni, ma non riesce ad incidere positivamente. VOTO 5

BOMBAGI: Più propositivo rispetto alle altre gare, ma poco concreto. Gioca troppo lontano dalla porta avversaria per poter impensierire la difesa dei siciliani. Al momento sembra far fatica ad inserirsi negli schemi del tecnico. VOTO 5,25

VAZQUEZ: Ennesima prestazione generosa dell’attaccante argentino. Si sacrifica per la squadra, corre incessantemente ed è fondamentale nel lavoro di sponda. Inevitabilmente paga questo lavoro in termini di pericolosità sotto porta. VOTO 6

VANDEPUTTE: In ripresa se si considera la prestazione gravemente insufficiente di Palermo. Entra con lo spirito giusto nel secondo tempo e si rende protagonista con qualche percussione interessante sulla fascia sinistra. VOTO 6,25

CIANCI: Poco più di venti minuti a partita sono troppo pochi per colui che ha il compito di buttarla dentro. La sua condizione fisica al momento non gli permette di impattare al meglio le gare e ciò lo si nota dai numerosi falli che commette poichè spesso fuori tempo. Il gioco confusionario ed impreciso completa un quadro che lo porta a non essere mai pericoloso. VOTO 5,5

WELBECK: Subentra nella seconda frazione ed il suo spezzone di gara è più che sufficiente. Bene in fase di interdizione, recupera diversi palloni ed è anche preciso nella trasmissione del pallone. VOTO 6,25

CURIALE: SENZA VOTO

TENTARDINI: SENZA VOTO

MISTER CALABRO: Il suo è un Catanzaro confusionario, impacciato ed affaticato. Indipendentemente da quelle che sono le varie figure che compongono una squadra, uno staff e la società intera, le idee di gioco con cui un gruppo scende in campo provengono sempre dalla mente del tecnico. Al momento ciò che la squadra sta dimostrando sul rettangolo di gioco riflette in tutto e per tutto lo stato di confusione che vive il mister. I giallorossi non sono mai riusciti a prendere realmente le redini del gioco, hanno maledettamente sofferto nella zona centrale del campo, dove gli etnei sono apparsi molto più pimpanti nella conquista delle seconde palle, ed hanno prodotto ben poche azioni pericolose, la maggior parte delle quali nate da soluzioni individuali o fortunose. Ciò che divide questo Catanzaro da quello dello scorso anno è l’incapacità di alzare il ritmo, regalando così almeno un tempo agli avversari, oltre all’assenza di una vera e propria quadratura per quanto riguarda gli interpreti del centrocampo. Se l’anno scorso il tecnico pugliese riuscì a trovare la soluzione sfruttando le capacità di Carlini, Corapi e Di Massimo, al momento stanno venendo meno queste componenti ed il risultato di ciò è una manovra confusionaria fine a se stessa. Serve una reazione forte da parte di tutti, a partire dalla gara di Avellino, match che lo scorso anno rappresentò un vero e proprio punto di svolta per il Catanzaro. Anche stavolta il “Partenio” sarà crocevia per la stagione dei giallorossi. VOTO 4,5

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Emanuele Panza

9 Commenti

  • Il Catania ci ha concesso poco spazio con un pressing asfissiante e una condizione atletica superiore, ecco le difficolta’ a impostare in generale . Le soluzioni sono Welbeck a centrocampo che puo’ coesistere benissimo con Verna, anzi potrebbe essere uno stimolo in piu’ per quest’ultimo , e vedrei Carlini in un secondo tempo vista la piu’ non giovane eta’ e Tentardini al posto di un timido e impreciso Porcino . Naturalmente con l’ingresso di Bombagi e il recupero di Cinelli e Rolando . Calabro deve avere il coraggio di cambiare per dare piu’ qualita’ all’assetto tattico della squadra . Quando torneremo a rivincere tutti ritroveranno consapevolezza e tranquillita’ mentale che e’ quella che manca in questo momento nel quale tutto diventa difficile .

  • Fazio è un punto fermo della difesa, ma ieri ha sbagliato più di qualche intervento, evidenziando il nervosismo che coinvolge l’intera squadra. Inoltre nella ripresa ha commesso un fallo rischioso e inutile qualche metro fuori dall’area e che avrebbe potuto costarci molto caro.

  • Bisogna ammettere allora che il centrocampo è più debole dell’anno scorso. E per chi ne capisce, si sapeva, che senza un VERO regista, Corapi, e un grande tuttofare come Di Massimo con eccellente dribbling e anche bei gol, avremmo avuto, se non degnamente sostituiti, delle gravi ripercussioni sul gioco. NON SONO STATI DEGNAMENTE sostituiti e quindi ne subiamo le conseguenze.

  • Basta. Lasciateli giocare, cambiare in corsa serve solo a gettare soldi. Calabro, ancora imbattuto dalla scorsa primavera, è lo stesso dell’anno scorso. Diamogli fiducia.

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