CATANZARO-CREMONESE 1-1: LA CRONACA

Non bastano ai giallorossi le ottime prove dei nuovi acquisti e le tante occasioni avute per vincere: contro i grigiorossi è solo 1-1.

CATANZARO – Anche stavolta Guerini deve rimandare l’appuntamento con la vittoria. Il suo Catanzaro infatti non va oltre l’1-1 contro la mediocre Cremonese, dopo una partita iniziata male ma che poi ha raddrizzato e dominato, non riuscendo però a scardinare il fortino dell’undici di Dellacasa.
Peccato, perché una vittoria avrebbe certamente portato più serenità e un tantino di entusiasmo all’ambiente. Il tutto sommato alla sconfitta della Ternana contro l’Abinoleffe avrebbe significato -8 dagli umbri e discorso play-out riaperto. Ma invece così non è stato e il già sottile filo della speranza di salvezza delle Aquile si è veramente ridotto al minimo.
Tornando alla partita, osservati speciali erano i nuovi acquisti, giunti a Catanzaro negli ultimi giorni: un giudizio su di loro? Sinceramente ci sono piaciuti i vari Greco, molto estroso e bravo tecnicamente (un po’ quello che mancava alle Aquile), Ferrigno, solita grinta e cuore in campo, rispetto ad altri suoi più illustri colleghi che negli ultimi mesi hanno calcato l’erba del “Ceravolo”; bene anche Vanin e Giannone, con quest’ultimo che, entrato a partita in corso, ha dato il suo onesto contributo alla causa giallorossa, mostrando di avere ampi margini di miglioramento, De Sousa, anch’egli entrato a partita in corso è entrato subito nel vivo del match, sfiorando un paio di volte il gol che avrebbe fatto esplodere il “Ceravolo”. Non ci sentiamo di esprime un giudizio su Cordone, entrato troppo tardi, e quindi sono stati veramente pochi gli elementi per giudicarlo.

IL MATCH. Guerini deve fare a meno proprio a pochi minuti dall’inizio dell’”Imperatore” Venturelli, colpito da un febbrone da “cavallo” che lo ha costretto a posticipare il suo esordio ufficiale in maglia giallorossa. Tribuna per i nuovi acquisti Urbano e Nelinho, per quest’ultimo si attende ancora il transfert dalla federazione paraguayana. Dall’altra parte Dellacasa opta per un abbottonato 4-5-1, con il solo Carparelli a fare da boa in attacco, appoggiato sulle fasce da Tabbiani a destra e il pimpante Job a sinistra. Il match inizia con più di un quarto d’ora di ritardo poiché gli ospiti (che hanno svolto il ritiro pre-partita nella vicina Soverato) sono rimasti intasati nel traffico nel tratto di Roccelletta di Borgia, dove è avvenuto un delitto.
Si parte e subito gli ospiti che trovano il vantaggio. Passaggio filtrante per Carparelli, Di Cesare “cicca” la scivolata e il “pelato” bomber gigiorosso fredda Anania in uscita. 9 minuti: Catanzaro-Cremonese 0-1. Dura solo pochi minuti lo scoramento delle Aquile, che iniziano dal 15’ circa della prima frazione un vero assedio alla porta difesa da Bianchi. Al 18’ un volenteroso Ferrigno ci prova dal limite, ma il suo tiro non ha fortuna. Al 23’ batti e ribatti in area di rigore ospite, con il pallone che arriva a Miceli che trova una conclusione potente ma centrale, che Bianchi para a terra. Clamorosa poi l’occasione capitata sui piedi dell’ex centrocampista del Catania al 26’: Corona parte sulla destra, “uccella” tre difensori lombardi e da pochi passi gli serve un gol sul piatto d’argento, ma il piattone del numero 17 giallorosso viene respinto da un difensore a terra. Ancora Re Giorgio nel finale ci prova con uno dei suoi celebri tiri al volo, ma la sua conclusione (da posizione alquanto angolata) finisce sui tabelloni pubblicitari. Il fischio del signor Mazzoleni è una liberazione per Carparelli e compagni, che finalmente riescono ad uscire indenni dalla furia delle Aquile.
Al rientro dagli spogliatoi, Guerini getta in trincea l’ultimo acquisto Giannone, richiamando in panchina Miceli. Ma il Catanzaro non è affatto demoralizzato dal fatto che proprio il pallone non vuole entrare e riprende quello che aveva cominciato dopo il gol di Carparelli. Il pareggio non può che arrivare. Al 49’ punizione battuta a sorpresa da Gissi dalla 3/4 che trova del tutto impreparata la difesa lombarda, che lascia solo Corona davanti a Bianchi. Rossini in ritardo tocca Corona in area: rigore netto e ed espulsione inevitabile per il numero 3 grigiorosso. Dal dischetto si presenta lo stesso bomber di Cinisi che batte senza problemi Bianchi e fa 9 centri in campionato. Ma non c’è tempo per festeggiare: palla a centro e via alla ricerca della fondamentale vittoria. Dellacasa ora si copre, esce Job ed entra il difensore Di Bari, unico acquisto sino ad ora della formazione lombarda in questo calciomercato di riparazione. Dall’altra parte Guerini tira fuori l’artiglieria pesante, cercando di sfruttare la superiorità numerica: fuori Vanin dentro il suo grande amico e connazionale De Sousa. I giallorossi sfruttano al meglio le corsie laterali e producono una gran mole di gioco, affacciandosi più volte dalle parti di Bianchi. Ci provano Corona, ma il suo tiro da fuori è centrale, Cordone su invito dello stesso bomber giallorosso, ma il suo colpo di testa si spegne a pochi centimetri dal palo. Poi si fa vedere De Suosa, con un colpo di testa che viene miracolosamente salvato sulla linea da Iorio e con un tiro debole dal limite che viene bloccato da Bianchi. Break degli ospiti con una fuga di Carparelli che viene conclusa dallo stesso attaccante grigiorosso con un tiro alto. Annullato un gol a Gissi (instancabile in mezzo al campo, anche lui tra i migliori) per fuorigioco, ancora De Sousa nel finale, ma il suo tiro si perde pochi centimetri sopra la traversa. Dopo tre minuti di recupero ecco il fischio finale di Mazzoleni che sancisce il pari, risultato nettamente ingiusto (come ha affermato anche Dellacasa negli spogliatoi) che ha premiato troppo la Cremonese e ha penalizzato troppo le Aquile.

Pier Santo Gallo

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Pier Santo Gallo

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