La Striscia

Catanzaro, il derby è ancora tuo

Scritto da Redazione

Tutto bene in campo per le Aquile, lascia perplessi la gestione dell’Ordine Pubblico

La giornata numero 28 della Serie B 2023-24 propone nel suo calendario l’evento più atteso: il Derby della Calabria. Un derby che mancava i B dal 22 ottobre 1989. Allo stadio San Vito Marulla scendono in campo Cosenza e Catanzaro, le due squadre  della regione che da almeno 30 anni vivono una rivalità accesa. Davanti a una folla entusiasta, si contano alla fine circa ventimila spettatori, con almeno 1500 ospiti sistemati nel settore loro riservato.

ATMOSFERA FRIZZANTINA

Il Catanzaro arriva al derby con un +12 rispetto ai rivali. Tre vittorie e tre pareggi sono i risultati conseguiti dai giallorossi nelle ultime sei partite.  Il Cosenza dopo lo stop interno con la Samp aveva conquistato un pari importante contro la capolista Parma al Tardini.
Era noto fin dall’inizio che il Catanzaro avrebbe affrontato un ambiente ostile. La sera prima della partita, l’albergo che ospitava la squadra catanzarese è stato preso d’assalto dai sostenitori del Cosenza. Cori e schiamazzi hanno disturbato il riposo della squadra catanzarese durante la notte. Successivamente, quando i calciatori del Catanzaro e lo staff si sono recati in campo per valutare le condizioni del terreno di gioco, hanno dovuto affrontare fischi e soprattutto cori offensivi e pesanti, con riferimenti anche alla madre di Iemmello, che sono stati inaccettabili. Anche i dirigenti del Catanzaro presenti in tribuna sono stati costretti a spostarsi nel settore ospiti a causa degli oggetti lanciati e degli sputi provenienti dai tifosi del Cosenza.
PRIMO TEMPO IN EQUILIBRO MA IEMMELLO RISPONDE AI CORI CON IL GOAL
La partita ha inizio con il Cosenza che cerca di sorprendere il Catanzaro. Un servizio di Calò per Tutino (che al decimo sarà sostituito per infortunio) è l’unico momento di interesse nei primi minuti. La risposta del Catanzaro non arriva attraverso occasioni da rete, ma piuttosto tramite il gioco. La formazione schierata da Vivarini è quasi sorprendente. Il duttile 4-4-2 vede Brighenti fra i titolari con Antonini relegato in panchina, la coppia Petriccione-Pompetti al centro del campo, e D’Andrea a destra per Sounas. La collocazione in campo di Situm confonde soprattutto Caserta. Il croato (ancora una volta in grande forma) si sposta spesso sul centro-destra diventando un centrocampista aggiunto, consentendo al Catanzaro di dominare il gioco con una facilità di palleggio che stordisce gli avversari. Una conclusione di Mazzocchi defilato sulla sinistra finisce in curva Bergamini. Al 26°, l’assistente di linea di Fabbri, Cipressa, cade e resta a terra dolorante; il suo infortunio si rivelerà serio, con la rottura del tendine rotuleo di entrambe le ginocchia. Viene sostituito dal quarto ufficiale Leonardo Mastrodomenico della sezione di Matera. La partita riprende con il classico palleggio del Catanzaro. Da destra, il Catanzaro entra con estrema facilità sfruttando la superiorità tecnica e l’intelligenza di Situm. Al 32°, proprio Iemmello castiga il Cosenza con un preciso destro da dentro l’area. L’azione vede D’Andrea e Situm dalla destra dialogare, con quest’ultimo che serve con precisione il bomber che segna la sua undicesima rete nel torneo. La corsa verso i suoi tifosi è un momento emozionante per tutti. Il ragazzo, oggetto di cori offensivi da parte dei tifosi cosentini (quello sulla mamma che è la cosa più cara al mondo è vergognoso) firma un gol che zittisce tutti e gela il San Vito. Il Cosenza è ora in balia dell’avversario ma reagisce, la conclusione di Mazzocchi è neutralizzata da Fulignati che devia in angolo, mentre quella di Forte non causa preoccupazioni.
RIPRESA CON COSENZA ALL’ASSALTO, MA CATANZARO SOLIDO

I primi venti minuti vedono il Cosenza giocare con intensità, creando un serio pericolo con Antonucci che colpisce il palo con un tiro che batte Fulignati, e con Marras che spara alto sulla respinta. Una rete di Calò, che sfrutta una respinta di Fulignati, viene annullata da Fabbri a causa di un evidente fallo di Mazzocchi sul portiere catanzarese disturbato in uscita.

I cambi effettuati da Vivarini includono l’ingresso di Brignola per D’Andrea, di Miranda per Brighenti, Biasci per il capitano Iemmello, Verna per Petriccione (che ha fornito un’altra prestazione di alto livello nonostante un’ammonizione ricevuta nei primi minuti), e Sounas per Vandeputte.

Dopo l’iniziale pressione del Cosenza, il Catanzaro ritrova la sua organizzazione di gioco e, con il suo consolidato tiki-taka, mette in difficoltà Venturi che viene ammonito due volte. Sugli spalti i cori dei tifosi catanzaresi che hanno cantato per 90 minuti sovrastano quelli di fede cosentina. Con i giallorossi in superiorità numerica, la partita è praticamente chiusa. Ambrosino (prestazione sontuosa) si dimostra decisivo e, dalla destra, fornisce un assist perfetto per Biasci che segna il 2-0, silenziando lo stadio. Il risultato avrebbe potuto essere più ampio se Biasci non avesse sbagliato il rigore assegnato per un fallo di mano di Camporese. L’attaccante, con otto gol all’attivo, vede respingere il suo tiro da Micai e poi spara alto sulla respinta, ma il risultato non cambia. Il triplice fischio sancisce la vittoria del Catanzaro, con i giocatori del Catanzaro che durante il cerchio sono aggrediti dai dirigenti e calciatori cosentini che non gradiscono l’esultanza. Fa nulla, si corre allora verso il settori ospiti a festeggiare fra cori di gioia e sventolio di bandiere giallorosse per l’ennesima soddisfazione conquistata in terra bruzia.

DEFLUSSO CON INCIDENTI

Una frettolosa operazione di deflusso e un’aggressione con torce, lanci di pietre e bombe carta nel parcheggio del settore ospiti hanno scatenato una carica esagerata delle Forze dell’Ordine, che hanno fermato i tifosi catanzaresi scesi dai mezzi per rincorrere i tifosi cosentini, creando i primi momenti di scompiglio. Ma già prima qualcosa di anomalo era accaduto e, considerando il derby calabrese è considerato dall’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive il sesto più pericoloso d’Italia, ha dell’assurdo la mancata prevenzione di situazioni pericolose. L’aver concesso ai tifosi  del Catanzaro giunti in auto di andare via prima del termine del match e per giunta senza alcuna scorta, infilandosi nel traffico di Cosenza non è stata certa una grande decisione. Per fortuna come ci testimoniano le persone compreso i nostri redattori, nulla è accaduto in quel frangente.

Sembrava che la situazione si fosse risolta, ma mentre la carovana di minivan e pullman si metteva in movimento in Via Marconi, ancora bloccata dal traffico in alcuni punti, sono state lanciate pietre e bombe carta verso i mezzi catanzaresi in partenza dalla città. I tifosi catanzaresi scesi dai pullman hanno reagito inseguendo gli autori dell’aggressione, ma sono stati caricati e inseguiti dalle Forze dell’Ordine fino a un ristorante McDonald’s, dove si sono scontrati con i tifosi cosentini. Questo scontro fisico ha causato alcuni feriti e alcuni fermi giudiziari.

Tali episodi sono chiaramente condannabili e potrebbero essere evitati, magari bonificando la zona prima e liberando la strada dalla congestione, così da consentire alla carovana catanzarese di procedere senza incidenti.

QUINTO POSTO E POSIZIONE DI CLASSIFICA SEMPRE PIU’ INTERESSANTE

Il Catanzaro si posiziona al quinto posto in classifica, trovandosi pienamente in lotta per i play-off e a soli -5 punti dalla promozione diretta. Il derby rappresenta la prima vittoria in trasferta a Cosenza in Serie B per il Catanzaro, e per la prima volta nella sua storia, la squadra si aggiudica sia l’incontro di andata che quello di ritorno in cadetteria. Un altro primato da sottolineare è che Vivarini diventa il primo allenatore nella storia del club a vincere sei partite esterne in Serie B.

Dopo l’entusiasmo del derby, che ha continuato ad animare la città anche al ritorno della squadra, è ora di concentrarsi sul proseguimento del campionato senza accontentarsi. Il Catanzaro, con il suo gioco brillante e l’unione tra tifoseria, città, squadra e proprietà, ha tutte le carte in regola per regalare ancora molte soddisfazioni a un popolo che ha sofferto per anni, ma che è sempre stato presente e appassionato.

foto uscatanzaro1929.com

Redazione 24

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4 Commenti

  • Gli unici che possono rovinarci la festa sono i fischiatori seriali alla essereononessere. Lo dissi in tempi non sospetti che saremmo tornati grandi. Forza USCatanzaro1929 a vita 💛❤️

  • Ma nin puoi tornare nella rua tana? Eri lì da settembre 2022. Da allora abbiamo stravinto un campionato e stiamo illuminando la serie B.xrrca di non rompere i strabicoli e stai zitto

    • Che cavolo hai fatto e ritornato dal letargo adesso dobbiamo leggere le sue cretinate Buona Notte e Forza CZ 🧡❤️🧡❤️🦅🦅

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