Bar Mangialavori

Catanzaro, non puoi più sbagliare

Scritto da Redazione
Dopo il ko laziale, l’importante test con il Lecce di Lerda per riconquistare la terza posizione

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Quello di domenica prossima sarà un test molto importante per il prosieguo dell’attuale campionato. Oltre al match di cartello che vedrà a confronto due squadre tra le più blasonate del torneo, si potrà fare un check up dell’attuale situazione delle Aquile che dopo le ultime flessioni dovute a più concause, potranno esplicitare il proprio potenziale unitamente al valore dei nuovi arrivati. Il Presidente Giuseppe Cosentino, due settimane addietro disse: ”Solo tra due, tre settimane potremo giudicare i nuovi arrivati e come si sono inseriti nell’organico. Bisogna aspettare, sarà un altro Catanzaro”. Ebbene ci siamo.

A dire il vero a Frosinone, risultato a parte, il Catanzaro ha disputato una gara a tratti buona. A tratti, è questo il punto. Paradossalmente, pur riuscendo ad arrivare a volte anche con disinvoltura nei pressi dell’area avversaria, i giallorossi hanno balbettato fin troppo, riuscendo anche a sprecare una favorevolissima occasione da rete quando ancora si viaggiava sul minimo svantaggio.

Non bisogna correre il rischio di crocifiggere eccessivamente certi elementi che danno semplicemente quello che valgono e che avendo determinate caratteristiche, devono essere messi nelle condizioni di esplicitarle al meglio. La condizione e la stazza fisica del reparto avanzato (e non solo) dei Ciociari ha fatto la differenza e hanno fatto la differenza anche le palle inattive che sono state sfruttate al massimo dagli uomini di Roberto Stellone.

La scorsa settimana avevamo intitolato “Attenzione Catanzaro!”, in relazione al fatto che pur non potendo guardare alla prima piazza della graduatoria, il Catanzaro non può non centrare una delle posizioni utili per la disputa dei playoff per varie ragioni: per ragioni economiche con riferimento alle perdita degli incassi e di tutti i proventi extra che ne deriverebbero (non dimentichiamo che la società si è dotato di un ufficio marketing) e per la rilevanza che tutto ciò avrebbe anche sotto l’aspetto mediatico. Dopo tutto, nei playoff, non si sa mai come va a finire (Carpi docet…).

Il Catanzaro dopo la sessione di mercato invernale, ha un organico all’altezza del compito, con un reparto avanzato che dopo l’arrivo di Madonia ha una risorsa in più. E’ naturale che i nuovi debbano trovare la condizione e aumentare il minutaggio, ma non si può più perdere tempo. Germinale, Russotto, Madonia e Fioretti. A Frosinone proprio il reparto avanzato ha balbettato più del consentito. Bisognerà darsi una regolata o cambiare alla svelta per consentire ai succitati di dare il meglio.

Il centrocampo con l’arrivo di Vacca e di Morosini (quest’ultimo purtroppo ancora ai box) è stato potenziato e l’ultimo arrivato, Di Chiara, ha fatto già vedere il proprio valore soprattutto in fase propositiva e dovrà perfezionare certi meccanismi in fase difensiva che vanno ancora rodati con i compagni di reparto. Insomma molta carne al fuoco per Mister Brevi, che deve iniziare a fare (se richiesto) scelte anche coraggiose. In questi casi i nomi o gli ingaggi non devono o possono contare! L’importante è il raggiungimento degli obiettivi.

La gara di andata al “Via del Mare” si disputò in altre condizioni, con due squadre che non possono essere paragonate a quelle attuali. Chi scrive ricorda ancora le facce dei colleghi giornalisti pugliesi che, seriamente impressionati dal gioco degli uomini di Brevi, incalzavano gli intervistati con affermazioni relative alla aspettative di promozione diretta del Catanzaro. Pochezza del Lecce di allora? Non credo. Il Catanzaro deve ritrovare la strada smarrita e soprattutto l’aspetto psicologico che riveste tanta importanza in questi frangenti. Mister Brevi dovrà lavorare molto anche su quest’ultimo aspetto. Il Lecce arriva al Nicola Ceravolo da favorito? Chi scrive non lo crede. Ricordiamo che tutte le big che si sono affacciate al Ceravolo, al massimo hanno portato via un punto (con allegato ausilio arbitrale).

Quindi, risalire in cattedra è un obbligo, un dovere verso i quattro/cinquemila che domenicalmente frequentano la struttura ahinoi eternamente incompiuta, certi che a partire da domenica prossima saranno più numerosi. Al “Matusa” ci sono stati importanti segnali di risveglio, contro il Lecce bisognerà ricominciare a vincere per dare un importante segnale a tutti e riconquistare le gerarchie che il Catanzaro merita.

Avanti Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

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