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Cavese: allarme rosso

Scritto da Redazione

Metelliani ultimi in classifica a 12 punti dalla salvezza, ospiteranno le aquile in cerca di punti per avvicinare il podio del girone C

Dopo un girone il Catanzaro torna a sfidare la Cavese, come all’andata i campani occupano l’ultimo posto in classifica, posizione che persiste nonostante gli avvicendamenti sulla panchina. La stagione era iniziata con Giacomo Modica a dirigere la squadra, esonerato proprio prima della sfida del “Ceravolo” dove ad esordire alla guida dei metelliani era stato Vincenzo Maiuri che in 6 partite non è riuscito a portare a casa nessuna vittoria, ma solo tre pareggi e tre sconfitte.

Bottino modesto quello raccolto dal tecnico milanese, esonerato per lasciare il posto all’attuale allenatore Salvatore Campilongo, alla terza esperienza sulla panchina della Cavese. La prima risale al 2004, durata ben tre stagioni, poi tante altre esperienze anche in Serie B prima di ritornare, nel settembre 2019, di nuovo a Cava de’ Tirreni. Ora la terza parentesi iniziata da 10 partite che hanno portato alla classifica campana un magro bottino di 8 punti.

Sono 4 le sconfitte consecutive che avvicinano la Cavese al match contro la squadra di mister Calabro. La vittoria manca da più di un mese, l’ultima contro la Paganese il 7 di febbraio. La squadra di Campilongo oltre ad essere ultima nella classifica generale, lo è anche in quella delle reti messe a segno. Solo 17 i goal segnati in 26 partite, dato impietoso che inquadra, probabilmente, il più grande rebus da risolvere per Campilongo.

Le aquile reduci da un turno estremamente positivo, non solo per la vittoria casalinga contro la Virtus Francavilla ma anche per i risultati dai campi delle squadre che lottano i piani alti del girone C, arriveranno al “Simonetta Lamberti” per provare a fare punti per tentare di accorciare il gap dal Bari in vista dello scontro diretto del prossimo fine settimana.

L’ANALISI TECNICO-TATTICA

La Cavese sembra un avversario perfetto per il Catanzaro, nonostante i giallorossi più volte si siano trovati in difficoltà contro difese chiuse quest’anno. Campilongo si ritrova con una rosa in cui le prospettive dei giovani non sembrano troppo rosee, mentre invece l’apporto degli elementi più anziani fatica a mantenere la linea di galleggiamento. Così, oltre che col Covid, si spiega la pessima classifica dei campani, ultimi nel girone C con trentasei gol subiti e appena diciassette segnati, per distacco il peggior attacco del campionato.

La Cavese arriva alla partita di mercoledì dopo una serie di quattro sconfitte, condizionate dalle assenze ma da alcuni problemi cronici che potrebbero rendere più agevole la serata dei ragazzi di Calabro. Nonostante l’atteggiamento reattivo, col baricentro basso e il tentativo di sfiatare ogni linea di passaggio, la squadra di Campilongo non sembra avere qualità difensiva a sufficienza per resistere tanto tempo nella propria area: una marcatura sbagliata di qualche centimetro, un rinvio poco preciso, un contrasto molle. Sono diversi i modi in cui la Cavese dimostra di essere alle volte una squadra poco competitiva.

Indicativa in questo senso la sconfitta con il Monopoli, in una partita giocata per larga parte in superiorità numerica. Certo, i campani avevano cinque assenti per il Covid, ma non hanno saputo proporre nulla in attacco. Soprattutto, hanno lasciato via libera all’1-0 finale dei gabbiani a cinque minuti dal termine, in  un’azione nata a centrocampo in cui il difensore Senese si è girato ingenuamente di spalle e il centrocampista Pompetti è caduto per terra dopo un contrasto come un sacco di patate.

La partita di domani dovrebbe consentire al Catanzaro di piantare le tende sulla trequarti avversaria. La poca efficacia in area dovrebbe favorire Curiale, il suo partner d’attacco (Evacuo una difesa così potrebbe azzannarla ad occhi chiusi) e gli inserimenti dei centrocampisti dalla seconda linea.

Dovrebbero essere assenti per infortunio gli acquisti di gennaio, giunti in Campania per portare esperienza: il terzino Andrea De Vito, scuola Milan e originario della provincia di Catanzaro, l’altro terzino Lancini e il centrocampista argentino Scoppa. In avanti occhio alla fisicità di Gerardi, altro acquisto di gennaio sulle cui spalle si reggono molti degli attacchi di Campilongo.

Impadronirsi subito della partita sarà decisivo per passare un pomeriggio tranquillo e preservare energie nervose in vista del match col Bari.

Samuele Cardamone e Emanuele Mongiardo

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